Parallelamente alla mia passione per i viaggi è cresciuta anche la passione per la lettura e in particolar modo proprio per la letteratura di viaggio.
Dati forse i miei studi in Scienze Politiche, il tipo di letteratura di viaggio che più mi piace è quella che mi trascina sì in mondi lontani ma che oltre a farlo tramite le bellezze paesaggistiche lo fa anche ripercorrendo la storia, la politica e la cultura millenaria dei popoli e delle nazioni.
Questo post nasce per parlarvi dei miei libri preferiti a tema viaggio, ma non solo. Non tutti i libri che mi hanno fatto viaggiare comodamente seduta dal mio divano infatti sono in realtà libri di viaggio. Sarà che mi basta poco per mettere le ali al cervelletto e partire per mondi lontani?
Per l’idea di questo post e di questo hashtag ringrazio Agnese, Martina e il loro gruppo su Facebook che mi ha ispirato un sacco di letture nuove che ho appuntato sulla mia agenda 🙂
Bando alle ciance e partiamo!
Ecco cosa trovate nella mia libreria alla sezione “letteratura di viaggio”:
1. Gabriel García Márquez
Come appunto ho detto poco sopra, non tutti i libri che mi fanno viaggiare rientrano nelle classica definizione di “letteratura di viaggio” e Marquez è proprio uno di questi autori il cui intento non era certo trattare di viaggi nel vero senso della parola. Anche perché i suoi libri in realtà parlano di quella che per lui è casa, cioè il sud America.
Il libro più famoso e che amo dell’autore premio Nobel colombiano è “Cent’anni di solitudine”.
Perché questo libro mi ha fatto viaggiare tanto? “Cent’anni di solitudine” è ambientato in un immaginario (o forse no?) paesino latino americano: Macondo. Un piccolo paese sperduto, solitario, polveroso, povero, che cresce e si sviluppa davanti ai nostri occhi in un vortice di storie e dettagli che non ci lascia più, palcoscenico di vite incredibili che si intrecciano tra di loro dove non mancano più o meno velati riferimenti storici e politici. Impossibile per me leggere le pagine di questo libro senza pensare ai piccoli paesini attraversati a Cuba e alle sue persone. E sicuramente non sono l’unica che lo ha letto rivedendo nel libro atmosfere simili a quelle vissute nei viaggi in America Latina.
“Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito.”
2. Tiziano Terzani
Scelta banale? Quale viaggiatore amante della letteratura non ha letto almeno un libro di Tiziano Terzani?
Mi sono avvicinata all’autore quando ho iniziato ad essere sempre più affascinata dall’Asia e il primo libro dello scrittore toscano che ho letto è stato “Un indovino mi disse”. Il romanzo è ambientato nel 1993, anno in cui secondo un indovino Tiziano sarebbe rimasto coinvolto in un incidente aereo. Terzani trova il lato positivo del cattivo presagio decidendo, per non sfidare la sorte, di trascorrere tutto l’anno viaggiando in Asia (dove lavorava come corrispondente per un giornale) solamente via terra e via mare.
“Appena si decide di farne a meno, ci si accorge di come gli aerei ci impongono la loro limitata percezione dell’esistenza; di come, essendo una comoda scorciatoia di distanze, finiscono per scorciare tutto: anche la comprensione del mondo.”
E’ un viaggio a stretto contatto con le popolazioni, con i miti, le leggende, il soprannaturale, gli usi e le tradizioni ancora ben radicate e quelle già intaccate dalla prorompente modernità che già incalzava in paesi come la Thailandia.
Se siete amanti dell’Asia è difficile non amare questo libro e viaggiare con la mente attraverso di esso.
Altro libro di Terzani che mi è piaciuto molto è “In Asia”. Ancora più datato del precedente, il libro esamina e racconta la situazione politica e economica dei principali paesi asiatici. Se non siete appassionati di storia questo libro vi risulterà sicuramente più lento e noioso di “Un indovino mi disse”, quindi affrontatelo solo se ben convinti 🙂
“Non c’era niente di fisico che togliesse il fiato: non un monumento, non un tempio o un palazzo che potesse impressionare in modo particolare. Il fascino commovente di Kengtung stava nella sua atmosfera, nella sua pace, in quell’antico incedere senza affanni della vita.”
3. Ryszard Kapuściński
Non famoso al grande pubblico probabilmente, anche io ho scoperto il famoso giornalista e reporter polacco da non molto ed ho letto tre tra i suoi numerosi libri: “Cristo con il fucile in spalla”, “Imperium” e “In viaggio con Erodoto”.
Data proprio la sua veste di reporter, come “In Asia” di Terzani, questi libri mi hanno fatto viaggiare grazie al potere della storia e dei suoi grandi – e piccoli – personaggi.
Il primo libro ci fa scoprire il mondo tramite la storia e l’evoluzione dei movimenti rivoluzionari a cavallo tra la fine degli anni sessanta e settanta. Il titolo nello specifico richiama la figura di un sacerdote colombiano che, in sottana e con il fucile in spalla, andò a combattere in un reparto partigiano in Colombia dove morì. Il libro ci trasporta con la mente dalla Palestina, al Guatemala, ad Haiti e fino in Mozambico attraverso articoli e reportage che partendo da eventi significativi per la storia riescono a ricostruire un popolo intero. Un libro forte e crudo che ci mette di fronte a tutta la bassezza di cui l’uomo è capace.
“Il palestinese ha bisogno di esprimersi, di prendere a tutti i costi una posizione, altrimenti sta male.”
In “Imperium” invece viaggiamo insieme al giornalista attraverso la sconfinata Russia in tre momenti diversi e ben definiti: nella prima parte (1939-1967) Kapuscinski ricorda i suoi primi contatti con l’impero che risalgono all’infanzia; nella seconda parte (1989-1991) vengono descritti gli anni di declino dell’Impero attraverso numerosi viaggi al limite (tra cui la Transiberiana) vissuti in prima persona dall’autore. La terza parte invece è costituita principalmente da riflessioni sul post Unione Sovietica.
“Erano convinti che la storia si schierasse automaticamente dalla parte delle cause più nobili. Molti di loro hanno pagato quella fede con la vita.”
Sono rimasta veramente affascinata dai racconti di questo grande reporter, tanto che dopo essermi messa in pari con altre letture sicuramente acquisterò altri suoi libri.
La letteratura di viaggio che tanto mi affascina non finisce sicuramente qui, questo è solo il podio. Vi ho già parlato dei libri che mi hanno fatto viaggiare in Marocco, a Praga, in Giordania, a Parigi e nei Balcani.
Continuerò ad aggiornarvi prossimamente sulle mie letture di viaggio preferite. E i vostri libri di viaggio preferiti quali sono?
[…] e reporter polacco. Se ancora non lo conoscete, iniziate… ve lo avevo già consigliato qui. In questo libro l’autore ci racconta dei suoi anni in giro per il mondo come corrispondente […]
[…] c’è una cosa che amo fare non è solo leggere, in particolare letteratura di viaggio, ma anche curiosare in ogni libreria o biblioteca che incontro nel mio […]
[…] un po’ da sempre nei miei sogni, qualche anno di più qualche anno di meno, grazie anche ai libri di Tiziano Terzani. E me li immagino ipoteticamente da visitare in uno stesso viaggio. Mi immagino i templi, le […]
Grazie mille Sara per aver partecipato a #exploreading!
Di Màrquez ho letto solo “L’amore ai tempi del colera” e ho provato sentimenti contrastanti verso questo libro, anche se credo sia stato scritto in maniera magistrale. Ci credi che “Un indovino mi disse”, invece, non mi ha entusiasmato? Io sono una che ha bisogno di trame, di cose che succedono, e lì non succede mai niente. Ci vuole un animo un po’ romantico per leggere libri fatti (praticamente solo) di riflessioni e impressioni, io probabilmente non ne sono attrezzata 🙂 Però darò sicuramente un’altra chance a Terzani (che rimane un idolo!!)
Ma come!?!? Posso capire il problema si, non si tratta di veri e propri romanzi, non ci sono storie nel vero senso della parola. Però devi riprovarci!! 🙂
Se puoi leggi qualcosa di Paul Theroux, secondo me il più grande, almeno fra i viventi.
Grazie del consiglio! Vado a dare una sbirciatina ai suoi libri, non lo conosco. Tanto fra pochi giorni prevedo un bell’ordine Amazon 😉
Anche io sono del gruppo fan Terzani; anche se in realtà, ne sto leggendo uno da circa 3 anni, quindi non tutti i suoi libri scorrono e mi appassionano. Ma sono follemente innamorata di: “Un indovino mi disse” e di “Un altro giro di giostra”. Il suo modo di scrivere, le cose che dice, le sensazioni che trasmette..riescono a tenermi incollata perfino ai numeri di pagina.
Ahaha quale stai leggendo? Lo sai che “Un altro giro di giostra” non l’ho mai letto?! So che merita quindi devo rimediare alla svelta…
Si..io l’ho adorato..è meraviglioso!! La mia bestia nera, invece, si chiama “La porta proibita”, è interessantissimo giuro, solo che non mi va giù
Siii, l’ho letto e mi è piaciuto anche quello 😉
Terzani mi piace moltissimo, ho letto un paio di libri e ne ho altri pronti in libreria 🙂
Márquez è nella lista di quelli da leggere, ma ancora non ho iniziato nulla, Kapuściński lo avevo sentito nominare, ma ahimè non ho mai letto nemmeno una riga! Grazie per queste idee! 😀
Grazie a voi per l’iniziativa! Sto scoprendo un sacco di libri da recuperare. Cercherò anche di essere più attiva sul gruppo appena trovo il tempo 🙂
Adoro Terzani
Mi sa che siamo in molti 🙂
Terzani era fantastico, mi sarebbe piaciuto tanto conoscerlo di persona 🙂
Davvero, ci penso sempre anche io! Me lo sarei anche sposato volentieri…che avventura una vita con lui! 🙂