Chefchaouen, la città blu del Marocco

Chef…chefcho…chefcha…chefchun…chefchon…ok, tranquilli non siete gli unici che trovano difficoltà nel pronunciare e nel ricordarsi il nome di quella splendida città blu del Marocco che spesso vedete in foto.

CHEFCHAOUEN. Ecco, così.

Questa è stata forse la meta più sognata e idealizzata di tutto il mio viaggio in Marocco.

città blu Marocco

Nell’estremo nord del Marocco, sulle montagne del Rif, sorge un piccolo paesino che non riempie solo la bocca quando si cerca di pronunciare il suo nome ma che riempie anche gli occhi dell’uomo più disilluso e meno romantico che ci sia.

Altro che 50, qui sono centinaia le sfumature di blu, celeste e turchese che si possono ammirare sulle pareti delle case, sulle finestre, sui vasi, sulle rifiniture, sui tavolini e le sedie fuori dai locali. Ovunque.

chefchaouen la perla blu del Marocco

perché chefchaouen è blu

E anche voi, un po’ come avatar, finirete per tingervi leggermente di azzurro appoggiandovi alle porte e ai muri per scattarvi qualche foto.

Potremmo quasi essere in Grecia se a passeggiare nella medina non ci fossero donne velate e uomini vestiti con il tipico djellaba dal cappuccio a punta. Cosa vedere a Chefchaouen se non ogni porticina con i suoi unici dettagli, ogni angolo e vicoletto che nascondono sorprese e cortili curati.

Perché la città blu del Marocco è blu

Se Chefchaouen non vi fa pensare al Marocco ma piuttosto all’Andalusia il suo perché c’è. Fin dalla fine del 1400, infatti, il paese ha ospitato profughi musulmani ed ebrei arrivati da Granada e che inevitabilmente hanno influenzato con la loro cultura la città blu del Marocco. A loro si deve l’impianto urbano e l’architettura generale del paese.

Pensate inoltre che Chefchaouen è rimasta “chiusa” ai cristiani fino al 1920, anno in cui la storia della città blu del Marocco si intreccia di nuovo con quella spagnola e la sua occupazione durata fino al 1956.

strade città blu Marocco

chefchaouen quanti giorni nella città blu del marocco

Ma perché Chefchoauen è blu? Il tipico colore azzurro della città risale solo agli anni ’30 del secolo scorso. Il colore blu in quegli anni rimpiazza il vecchio colore verde di ispirazione musulmana.

Come immaginabile ci sono diverse teorie sul perché Chefchaouen è blu e sembra non esserci una risposta sicura al 100%. Le due teorie più accreditate però sembrano essere quelle per cui la scelta venne fatta dagli ebrei ispirandosi al colore convenzionale del paradiso oppure, molto meno affascinante, quella per cui il colore blu allontanerebbe zanzare e mosche.

Come arrivare alla città blu del Marocco

La città blu del Marocco è lontana un po’ da tutto. Forse si è scelta proprio questo posto consapevolmente, per proteggersi e perché potesse rappresentare un vero e proprio traguardo, una meta agognata e sudata, non una città come le altre alla portata di tutti. Anche se, non illudetevi, ormai è molto turistica.

Chefchaouen - Marocco città blu gatto

Al momento di organizzare un viaggio in Marocco, vi ritroverete immersi con la faccia sulla cartina rendendovi conto che arrivare a Chefchaouen è cosa un po’ lunga…ma non impossibile.

Vediamo quindi come arrivare a Chefchaouen con i mezzi pubblici, se non disponete della libertà di un’auto a noleggio.

Le città più grandi e più vicine per raggiungere la perla blu sono Tangeri e Fez ed è proprio da quest’ultima che io sono partita (dopo un’esperienza in famiglia grazie a Couchsurfing) con un autobus CTM che ha impiegato circa 4 ore per raggiungere la destinazione finale.

Sono più o meno 200 i chilometri che separano Fez dalla città blu del Marocco e se quindi avete a disposizione un’auto a noleggio impiegherete un’oretta in meno, considerando anche che in autobus si fa una sosta obbligatoria di circa 15 minuti e qualche fermata intermedia.

Per raggiungere Chefchaouen da Tangeri con l’autobus CTM, invece, impiegherete poco meno di 3 ore. Sul sito CTM trovate anche tutte le altre tratte per raggiungere la città blu del Marocco da luoghi più lontani.

Se non siete soli e quindi avete modo di condividere la bella spesa, potete arrivare a Chefchaouen da città come Fez, Tangeri o Tetouan anche prendendo un grand taxi.

Attenzione: gli autobus ci sono all’incirca un paio di volte al giorno ma cercate di comprare il biglietto almeno un giorno prima, o comunque appena potete perché i posti disponibili finiscono presto.

Arrivare da Marrakech a Chefchaouen senza soste intermedie invece è impensabile.

bambini Chefchaouen

Quanti giorni trascorrere nella città blu del Marocco

Una delle domande più gettonate è: quanti giorni trascorrere a Chefchaouen? Dopo che avete letto quanto si impiega di media ad arrivare a Chefchaouen dovreste desistere dall’idea di fare tutto in un giorno solo. Al limite, se proprio non ce la fate a resistere, potete farlo se partite presto presto in auto. Ma è un po’ da pazzi!

Raggiungere invece la città blu con i mezzi pubblici, visitarla e ripartire in un giorno è quasi impossibile.

Chefchaouen è piccolina, è vero, ma visti anche gli orari dei mezzi, trascorrerci una giornata intera e quindi almeno una notte è l’ideale.

Per non parlare del fatto che alla sera la perla blu del Marocco si svuota e l’atmosfera che si respira è tutta un’altra.

come arrivare a chefchaouen

Curiosità su Chefchaouen

Le montagne del Rif, se non lo sapete, sono famose per la grande produzione di kif e del suo più famoso derivato che è l’hashish. Nonostante questo, anche nella perla blu, come in tutto il Marocco la coltivazione e il consumo di hashish sono vietati ma a Chefchaouen la sua produzione e il suo utilizzo sono ormai più che tollerati.

Un semplice esempio: arrivata nella piazza principale la mattina verso le 9 per la colazione in uno dei bar, mi sono ritrovata senza rendermene conto gomito a gomito con decine di uomini di tutte le età che ai tavolini si fumavano in tutta tranquillità le loro canne.

Chefchauone, la città blu Marocco

Non appena arrivati in paese, mentre vi state guardando un po’ intorno giusto per prendere confidenza con il posto e ritrovare il vostro senso dell’orientamento, qualche ragazzotto potrebbe avvicinarsi per proporvi in un italiano maccheronico del buon fumo da acquistare.

I più curiosi e sconsiderati possono addirittura chiedere di essere accompagnati a vedere le piantagioni non troppo distanti dal paese. Spesso anche i proprietari dei vari riad e ostelli del paese vi sapranno dare indicazioni e aiuto per buttarvi in questa avventura.

Ricordatevi comunque che il tutto è illegale, quindi traete le vostre conclusioni: io non ci ho neanche pensato minimamente, con tutto quello che c’è da vedere nella città blu del Marocco.