Per il secondo anno di fila torno con questo post, dedicato alle letture dell’ultimo anno per dare qualche spunto… che non fa mai male.
Se nel 2018 sono riuscita a leggere 17 libri… e quest’anno uguale! Direi che per i miei standard è andata più che bene; l’anno scorso imputavo il numero ai tanti autobus presi a Londra durante i mesi come ragazza alla pari, e invece nel 2019 nonostante il lavoro e lo studio ho raggiunto esattamente la stessa cifra. Sono contenta, anche se ovviamente il numero non fa la qualità… soprattutto nel mio caso, dato che ho la memoria corta e dopo aver chiuso un libro spesso me lo sono quasi dimenticato!
Veniamo allora quali sono questi libri letti nel 2019.
1. La mia Londra di Simonetta Agnello Hornby
La prima lettura l’ho dedicata alla città che mi ha accolta per qualche mese e nella quale sono stata, per ora, 4 volte. Simonetta Agnello Hornby è un’avvocatessa siciliana che in Inghilterra si è sposata e a Londra ha vissuto moltissimi anni, esercitando appunto la sua professione. In questo libro Simonetta ci racconta bene il suo senso di spaesamento una volta arrivata nella metropoli dal profondo sud dell’Italia. Nel libro Simonetta ci racconta delle tappe fondamentali della sua vita a Londra, traendo spunto dai fatti personali per mostrarci la città sotto molti punti di vista; l’autrice dedica ogni capitolo ad un aspetto particolare della capitale inglese: la cucina e i ristoranti, i parchi, i quartieri meno conosciuti, gli usi e i costumi, i musei. È proprio grazie a questa lettura se ho visitato, e sono rimasta molto colpita, dal quartiere afro-caraibico di Brixton.
2. Indimenticabile India di Serena Puosi
Serena è una collega blogger, toscana come me, che gestisce ormai da molti anni il blog Mercoledì tutta la settimana. Dal suo viaggio in India è nato questo piccolo libro, con tanto di fotografie, dove Serena ci racconta il suo itinerario in questa terra magica e mistica. Suggestioni, pensieri, riflessioni, l’impatto forte e imprevedibile che questo enorme paese può suscitare. Ancora non sono riuscita a visitare l’India, ma quando mi deciderò a farlo sicuramente riprenderò in mano questo libro con calma per avere ispirazioni sull’itinerario e iniziare a viaggiare con la mente.
Un romanzo ambientato in Sudafrica, un paese di cui conosco ben poco e che questo libro mi ha fatto scoprire un po’ di più. Un professore universitario che vive in città, Cape Town, si trasferisce suo malgrado in campagna dalla figlia, che da sola cerca di mandare avanti una fattoria e una vita modesta. Incomprensioni, difficoltà, l’incontro di due mondi e due generazioni diverse e un dramma che sconvolge tutti allo stesso modo. Sullo sfondo filtra la realtà sudafricana del dopo apartheid; le tensioni, i pericoli, la criminalità, i sospetti, il pregiudizio.
4. Emmaus di Alessandro Baricco
Il primo, e unico, libro di questo grande scrittore che sono riuscita a leggere è proprio questo… ed è stato del tutto casuale. Un libro molto particolare, molto introspettivo, che fa riflettere. Quattro giovanissimi amici cattolici e borghesi, da sempre chiusi nel loro piccolo mondo e nelle loro inespugnabili credenze, che vengono travolti dal mondo crudo e reale, davanti al quale sono costretti ad aprire gli occhi e… vedere.
5. Le piccole memorie di José Saramago
In questo libro l’autore portoghese ci porta con sé nella sua infanzia e adolescenza, dal paese natio di Azinhaga, nel Ribatejo, fino a Lisbona. Ci racconta dei suoi nonni, della sua famiglia, delle avventure con i cuginetti, dei vicini di casa e della scuola. Sicuramente una bella occasione per immergersi in un mondo che non c’è più, ma confesso che ho fatto molta fatica a portare a termine la lettura. Per i miei gusti, è un libro un po’ troppo descrittivo e lento.
6. In viaggio con Erodoto di Ryszard Kapuściński
Era davvero tanto tempo che volevo leggere un altro libro di questo grande scritto e reporter polacco. Se ancora non lo conoscete, iniziate… ve lo avevo già consigliato qui. In questo libro l’autore ci racconta dei suoi anni in giro per il mondo come corrispondente estero: India, Cina, Sudan, Congo, Etiopia, Algeria, Senegal, Iran. Racconti di vita intervallati da quelli di Erodoto, un reporter ante litteram al quale lo accomuna “la curiosità del mondo, il desiderio di esserci, di vedere ogni cosa ad ogni costo e sperimentare tutto di persona”. Un libro avvincente che ci trascina attraverso culture e storie; in più mi ha fatto conoscere un personaggio e un mondo di cui non conosco niente: Erodoto, la Grecia classica e la Persia.
7. La prova del miele di Salwa Al-Neimi
Ecco un altro libro che ho finito a fatica per la sua lentezza. Si tratta della storia di una donna araba, musulmana e colta, cresciuta a Damasco e trasferitasi a Parigi dove lavora nella biblioteca dell’università. È la storia di questa donna che vuole vivere la sua vita sessuale in maniera libera ed emancipare le donne arabe da questo punto di vista. Nei suoi studi e nella sua vita quotidiana la protagonista cerca di ribaltare i luoghi comuni sul rapporto tra sesso e Islam, e ci mostra come in realtà nella cultura araba il piacere sessuale non sia un peccato.
8. La menzogna dell’identità di Kwame Anthony Appiah
Un saggio sociologico per niente pesante, che ho divorato. In questo libro l’autore, cresciuto in Ghana, con passaporto britannico e residente negli Stati Uniti, si domanda cosa sia l’identità. Nel testo l’autore analizza e decostruisce le classiche etichette con cui siamo abituati a pensarci e che ci plasmano dalla nascita: sesso, nazionalità, cultura, classe sociale, religione. Il mondo è molto più complesso di come tendiamo a vederlo. Un libro per imparare, riflettere e migliorarsi.
9. Le 10 mappe che spiegano il mondo di Tim Marshall
Era un sacco di tempo che vedevo questo libro sugli scaffali, ma poi non mi decidevo mai ad acquistarlo perché costava troppo. Alla fine quest’estate l’ho comprato e non me ne sono pentita. In questo saggio l’autore spiega come la geografia abbia influenzato e continui ad influenzare le sorti del mondo, raccontandoci la storia e le dinamiche di alcune delle più grandi e conflittuali regioni del mondo: Russia, Cina, Stati Uniti, Europa occidentale, Africa, Medio Oriente, India e Pakistan, Corea e Giappone, America Latina
e Artide.
10. Dio, calcio e milizia di Diego Mariottini
Ho scoperto un po’ per caso questo libro sul Kindle, mentre cercavo qualche lettura per prepararmi al viaggio a Belgrado. In questo libro viene ripercorsa la storia di Željko Ražnatović Arkan, uno dei più feroci criminali del ventesimo secolo e figura di spicco della guerra dei Balcani, e il suo rapporto con il calcio e le tifoserie. Il calcio, infatti, verrà sfruttato da Arkan per infiammare gli animi dei serbi ed utilizzarli come miccia per lo scoppio della guerra che ha distrutto l’ex Jugoslavia negli anni ’90. Fra i tifosi delle maggiori squadre di Belgrado verranno reclutati coloro che diventeranno spietati assassini e criminali.
11. M. Il figlio del secolo di Antonio Scurati
Il libro dell’anno, direi. Premio Strega 2019, questo volume da 827 pagine che pensavo di finire in circa 2 mesi, me lo sono divorato in tre settimane. Il libro tratta con lo stile di un romanzo l’ascesa di Mussolini e le vicende che caratterizzarono politicamente l’Italia dal 1919 al 1925. L’autore ci racconta non solo la vita del duce, ma anche quella di tutti gli altri personaggi che ruotano intorno alla vita politica di quegli anni, consegnandoci il ritratto di un paese e di una società intera. Il libro è destinato ad essere il primo di una trilogia.
12. A guide to the Serbian Mentality di Momo Kapor
Questo libro l’ho acquistato proprio a Belgrado, dopo essere stata attratta immediatamente dalla sua copertina. Solo dopo ho scoperto qualcosa in più sull’autore e la sua importanza nella storia e cultura serba. In questo libro, suddiviso in molti capitoli, l’autore ci racconta attraverso storie personali ed aneddoti, molti aspetti della cultura serba: la cucina, i modi di fare, le città, le donne, il Natale, le tradizioni di famiglia. Il tutto senza farsi mancare un po’ di sano humor. Purtroppo credo che il libro non esista in lingua italiana; io l’ho trovato in inglese.
13. My not so perfect life di Sophie Kinsella
Un consiglio destinato quasi esclusivamente al pubblico femminile direi. Ero a corto di libri e ho notato questo nella mia libreria di casa, evidentemente un acquisto di mia sorella passato inosservato per tanto tempo. Sophie Kinsella è l’autrice della fortunata serie “shopaholic” – I love Shopping, nella versione italiana. Questo libro non rientra nella serie ma è veramente divertente e leggero. La protagonista è una giovane ragazza che viene dalla provincia e cerca di cavarsela nel competitivo mondo del lavoro di Londra. Io mi sono fatta diverse risate e mi sono un po’ rivista in questa giovane imbranata 🙂
14. L’oceano di mezzo di Federico Rampini
Negli ultimi anni ho letto diversi libri del giornalista, in particolare quelli dedicati alla Cina. Questo libro è molto diverso dalle sue altre produzioni; il libro ha un impronta molto più personale e leggera. I suoi numerosi spostamenti e trasferimenti da una parte all’altra del mondo, sono il pretesto per raccontarci storie, tradizioni, personaggi e culture diverse dalla nostra.
15. La guerra dei nostri nonni di Aldo Cazzullo
Ecco, un altro libro che non avrei mai comprato ma che ho letto perché ho trovato in casa e non avevo nient’altro da leggere. Un po’ pesante, sicuramente non una lettura leggera, ma dalla quale ho comunque imparato cose interessanti. L’autore ci parla approfonditamente di eroi sconosciuti, gente comune, che ha vissuto e combattuto la prima guerra mondiale. In particolare, un capitolo che mi ha colpito è quello dedicato a coloro che soffrivano di quello che oggi chiameremmo “disturbo da stress post-traumatico” e che venivano internati in manicomio.
16. Una storia di amore e di tenebra di Amos Oz
L’autore israeliano, scomparso da non molto tempo, in questo libro ci racconta della sua infanzia e adolescenza vissuta a Gerusalemme. I suoi racconti mi hanno trascinato in un mondo affascinante fatto di studiosi, scrittori e filosofi che condividevano le stesse strade e si incrociavano ogni giorno. Un periodo di grande dolore, come la guerra arabo-israeliana del 1948, ma anche di grande speranza per la nascita di un nuovo stato che avrebbe dato legittimità e protezione ad un popolo che non si è mai sentito veramente “a casa”. Una vita familiare difficile, grandi sofferenze, ma anche giochi, studi e la vita comunitaria nel kibbutz. Si tratta di uno dei libri su Israele letti prima del mio viaggio fra Israele e Palestina ad inizio 2020.
Questo libro ha bisogno di presentazioni? Il romanzo distopico per eccellenza, il libro dal quale nasce l’espressione “Grande Fratello”. L’ho letto in lingua originale, non è facilissimo visti i termini un po’ desueti – è stato scritto nel 1948 – e il mondo immaginario in cui è ambientato, dove i nuovi termini coniati sono molti. Forse mi aspettavo un pochino di più, ma sicuramente un must da non perdere.
E voi, avete fatto qualche bella scoperta letteraria che mi volete suggerire in questo 2019?
[…] inizio anno ero in pieno mood “Israele” perché stavo organizzando il mio fantastico viaggio in Terra Santa e per questo le ultime letture del 2019 e le prime del 2020 sono dedicate a questa parte di mondo. […]
“Vergogna” è uno dei miei libri preferiti in assoluto, così crudo e spietato da far riflettere. Anche a me è piaciuta l’autobiografia di Amos Oz e tra i libri di Kapuscinski quello che hai citato è il mio preferito. Ho segnato alcuni titoli, ti farò sapere 🙂
Grande Giulia, mi fa piacere 😉
Oh, mamma, non ne ho letto nemmeno uno! E dire che in questo 2019 ci ho dato dentro (come al solito!) con la lettura! Eppure, nessuno presente nella tua lista. Ed è, questa, per me, un’ottima notizia: ora ho una nuova serie di titoli su cui documentarmi e poi da leggere! Buon anno nuovo, Sara!
Puoi stare tranquilla 😀 Alla fine ci sono ben pochi titoli nuovi che ti sei persa! Buon anno anche a te
Ciao Sara,
volevo ringraziarti come si deve anche qui per aver citato anche il mio Indimenticabile India e per averlo letto!
Un abbraccio e ti auguro di visitare presto questo sterminato subcontinente che mi ha stregato!
Grazie Serena, figurati! Anzi, ti faccio i miei complimenti 🙂
Ammetto che non ne conoscevo neanche uno, grazie mille dei consigli!
Io quest’anno mi sono data alla detective story perché sto scrivendo la tesi sul primo Sherlock cinese, quindi ti consiglio la raccolta di racconti di Cheng Xiaoqing (l’autore su cui faccio la tesi) e i romanzi di Qiu Xiaolong che sono molto belli!
Che argomento interessante! Bello, non lo conoscevo 🙂