Cosa vuol dire fare la ragazza alla pari in Inghilterra? O l’au pair? Quali sono i compiti? C’è un compenso? Come cerco offerte di lavoro per ragazze alla pari? Cosa aspettarmi? Come fare dopo la Brexit?
Prima di prendere in considerazione seriamente questa opportunità erano tantissime le domande che mi giravano in mente perché non mi ero mai informata abbastanza ma conoscevo questa possibilità solo per sentito dire da un paio di amiche che lo avevano fatto o lo stavano facendo. Sapevo che fare la ragazza alla pari significava prendersi cura dei bambini abitando con una famiglia, ma nulla di più.
Forse anche molte di voi che mi stanno leggendo ne sanno così poco, per questo mi fa piacere poter scrivere questa breve guida basata sulla mia esperienza su cosa significa essere ragazza alla pari, in particolare a Londra.
A me l’idea è venuta perché avevo voglia di vivere a Londra per un breve periodo senza dovermi occupare degli affitti esorbitanti o di venire sfruttata come cameriera o cose del genere. Ed inoltre avevo voglia di affrontare un’altra esperienza un po’ più a lungo termine come avevo già fatto utilizzando Workaway in Irlanda.
- 1. Cosa significa fare la ragazza alla pari a Londra?
- 2. Mansioni di una ragazza alla pari
- 3. Paghetta per una ragazza alla pari
- 4. Vitto e alloggio per una ragazza alla pari
- 5. Cercare offerte come ragazza alla pari
- 6. Quale famiglia per un’esperienza come au pair a Londra
- 7. Consigli per lavorare come ragazza alla pari
- 8. Fare l’au pair dopo la Brexit
Cosa significa fare la ragazza alla pari a Londra?
Intanto fare l’au pair significa prima di tutto fare un’esperienza di scambio culturale, non si può parlare di lavoro. In questa ottica la ragazza impara dalla cultura della famiglia ospitante (come già mi era successo grazia a Couchsurfing in Marocco) e viceversa la famiglia ospitante può imparare qualcosa dalla ragazza. Solitamente l’aspetto più importante per le ragazze alla pari che cercano un’esperienza del genere all’estero è quella di poter approfondire e praticare la lingua straniera. Spesso infatti le ragazze alla pari (ah, anche ragazzi eh!) frequentano nelle ore libere un corso di lingua.
Oltre allo scambio culturale, l’au pair entra a far parte della famiglia essenzialmente come aiuto nella cura dei bambini. Solitamente a queste mansioni sono accompagnate mansioni leggere di aiuto in casa.
Il tutto in cambio di vitto, alloggio e una piccolo stipendio settimanale.
Ma analizziamo vari punti nello specifico per poter affrontare un’esperienza come ragazza alla pari ben informati.
Mansioni di una ragazza alla pari
Bambini
Nella famiglia ospitante ci saranno necessariamente dei bambini, di qualsiasi età, a volta anche ragazzini impegnati con la scuola quasi tutto il giorno oppure così piccoli che non vanno ancora all’asilo.
Ogni esperienza come au pair è totalmente diversa perché le condizioni e le esigenze delle famiglie possono essere diversissime. Nel mio caso mi devo prendere cura di una bambina di poco più di 2 anni che non va all’asilo, quindi è con me tutto il giorno, e poi andare a riprendere quella di quasi 5 anni alla scuola materna alle 3:15 del pomeriggio.
I genitori poi stanno a casa 2/3 giorni a settimana e in quei giorni rivediamo in base ai loro impegni i miei orari in modo da avere del tempo libero (oltre a tutti a tutti i sabati e le domeniche libere) per esplorare la città anche nei suoi quartieri meno conosciuti.
Molte altre ragazze che ho conosciuto invece per esempio lavoravano la mattina presto per un’oretta preparando la colazione e accompagnando i bambini a scuola e poi andando a riprenderli nel pomeriggio e rimanendo con loro fino all’ora di cena o addirittura mettendoli anche a letto.
Insomma, i vostri orari cambiano molto a seconda della famiglia con la quale lavorerete. L’importante è che questo aspetto, così come tutti gli altri in realtà, venga specificato nella maniera più precisa possibile prima della vostra partenza in modo da potervi organizzare con il vostro tempo libero e assicurarvi di non fare troppe ore. Ah, chiarite con la famiglia che le ore in cui i bambini dormono non sono ore libere! Ore libere si intende quelle in cui voi potete fare esattamente quello che volete, compreso uscire di casa.
Il massimo delle ore lavorate per una ragazza alla pari in Inghilterra è di 30 settimanali. A questo link trovate un prospetto con le varie ore per gli altri paesi.
Occuparvi dei bambini può comportare di tutto: attività in casa, andare al parco, play date a casa di altri bambini, attività nella biblioteca più vicina, sport, preparare i pasti per loro.
Casa
Anche i lavori di casa che dovete fare devono essere specificati e dovrebbero rientrare solamente nell’ambito della cura di ciò che riguarda i bambini. Per esempio, se vi chiedessero di stirare dovreste occuparvi solo dei vestiti dei bambini oppure di cambiare solo i loro letti e non quello dei genitori.
Da questo punto di vista io sono stata molto fortunata: devo solo mantenere in ordine la casa (il salotto dove i bambini giocano e la cucina), passare l’aspirapolvere nelle zone comuni quando lo ritengo necessario, caricare e scaricare la lavastoviglie quando capita e ritirare e piegare i panni quando sono asciutti.
La ragazza alla pari non è una donna delle pulizie, quindi assicuratevi che i vostri siano davvero light houseworks e che non vi sfruttino per non pagare una domestica.
Paghetta per una ragazza alla pari
Così come le ore lavorate anche il piccolo stipendio settimanale che riceverete differisce di paese in paese, per fare la ragazza alla pari in Inghilterra dovrebbe essere di almeno 80 sterline. Qui vi lascio un altro link dove controllare lo “stipendio” minimo in diversi paesi.
Per esperienza, io prendo 90 sterline a settimana per fare l’au pair a Londra, qui vi consiglio di non accettare meno di 110 se vi è possibile. Londra non è proprio una meta economica come ben sapete e se volete godervi la città senza troppi pensieri avrete bisogno di soldi ed inoltre fate in modo che siano ben proporzionati alle ore che fate. Se vi chiedono di fare 40 ore per 80 sterline, anche no! Conosco persone che ne prendono 150 per fare meno di 30 ore, quindi muovetevi per tempo e non accontentatevi della prima famiglia disponibile che vi offre il minimo.
A volte le famiglie pagano anche l’abbonamento per i trasporti.
Se pensate di trasferirvi a Londra per un periodo piuttosto lungo, potrete avere la necessità di farvi spedire bagagli e valigie proprio come è successo a me. Ad Aprile improvvisamente arrivò un gran caldo e il mio guardaroba invernale doveva essere sostituito al più presto. Per fortuna che oggi è tutto molto più semplice ed economico e quindi potete anche partire inizialmente più leggeri e poi pensare successivamente a cosa farvi spedire da casa. Così come per il rientro; potete spedire direttamente in Italia il grosso e portare con voi in aereo solo quanto consentito dalle varie compagnie.
Vitto e alloggio per una ragazza alla pari
Oltre alla vostra paghetta settimanale, come ragazza alla pari avete diritto in modo totalmente gratuito al vitto e all’alloggio. Ciò significa una camera tutta per voi (in un annuncio ho letto che la camera era da dividere con i bambini, roba da pazzi direi!) e la completa libertà di prendere quello che volete dal frigo.
Sulla libertà o meno che avete sul cibo vi posso fare un esempio con quello che è successo a me. La famiglia mi ha fatto capire che fare una spesa completamente diversa per me costerebbe troppo e che preferiscono aggiungere una porzione a quello che fanno loro.
Dato che a me non piace cucinare, che dopo una giornata passata con le bambine non ho proprio voglia di mettermi a pensare a cosa fare da cena, che non ci sono quasi mai quando loro vanno a fare la spesa e che in più i loro pasti mi piacciono, ho deciso che mi faccio andare bene le cose loro e che loro mi comprano quelle due o tre cose in più che a volte richiedo.
In generale però troverete famiglie che sono molto disponibili nel comprarvi quello che volete. Comunque anche di questo aspetto parlatene prima, in particolare se siete vegetariani, seguite una dieta in particolare o avete intolleranze varie.
Cercare offerte come ragazza alla pari
Il sito principale per cercare offerte come ragazza alla pari in Inghilterra, ma non solo, è AuPairWorld.
Per usufruire di tutte le opzioni di questo sito dovete registrarvi e completare il vostro profilo, poi potrete cercare le famiglie settando tutti i filtri che vi interessano: città, periodo di disponibilità, numero di bambini, disponibile a fare lavori di casa, ecc.
Una volta trovata la famiglia di vostro interesse inviate un messaggio e aspettate la loro risposta.
Se vi piacete lo scambio di messaggi dovrà portare ad una o più chiamate, magari video chiamate, per conoscervi meglio. Non esitate a fare tutte le domande possibili e a cercare di chiarire ogni dubbio sul vostro ruolo, gli orari, le regole della casa, ecc.
Una volta trovato il match giusto la famiglia predisporrà una sorta di “contratto”, che vi farà firmare, dove sono riepilogate tutte le condizioni per la vostra permanenza.
Personalmente su questo sito non sono riuscita a trovare la famiglia giusta, ho avuto invece molti più riscontri, e più rapidi, postando una mia presentazione sul gruppo Facebook Au Pair Jobs in London.
Un’altra via per cercare lavoro come au pair è quella di iscriversi ad una delle tante vere e proprie agenzie alle quali le famiglie si rivolgono, pagando, per fare una selezione. A volte però, visto che hanno un costo, agenzie e famiglie richiedono una significativa esperienza con i bambini dimostrabile, magari con lettere di referenze e attestati di primo soccorso.
Per chi invece fosse in cerca di un’esperienza come ragazza alla pari negli Stati Uniti vi avviso che qui la procedura è molto diversa. L’au pair necessita di un visto apposito che viene rilasciato con l’intermediazione di agenzie ufficiali riconosciute dal governo alle quali dovrete rivolgervi.
Quale famiglia per un’esperienza come au pair a Londra
Questo paragrafo lo inserisco perché avrei dovuto pensarci meglio io al momento della mia scelta e così, con il senno di poi, mi sono ritrovata a pensare ad alcuni aspetti ai quali avrei dovuto fare più attenzione.
Prima di scegliere una famiglia vi dovrete porre la domanda: perché voglio fare l’au pair? In base alla risposta a questa domanda cambierà la tipologia di famiglia che più farà al vostro caso.
- Voglio frequentare un corso di lingua: in questo caso dovrete cercare una famiglia con dei bambini che vanno a scuola in modo da avere la mattina libera per frequentare un corso.
- Voglio praticare la lingua: se volete mettere alla prova il vostro inglese, affinare il vostro orecchio e migliorare la fluidità sarà meglio che troviate una famiglia native English speaker.
- Voglio vivermi Londra (o qualsiasi altra città): in questo caso il requisito più importante della vostra famiglia sarà la zona in cui vive. Se volete sentirvi parte della metropoli e muovervi agevolmente a qualunque ora con i mezzi inutile dirvi che dovrete cercare possibilmente in zona 1-2 e vicino ad una delle fermate della metro.
- Voglio acquisire esperienza nella cura dei bambini: qui allora dovrete semplicemente scegliere una famiglia con bambini che rientrano maggiormente nelle vostre preferenze, come numero e come età.
Questa è la vista dallo Sky Garden, i giardini pensili di Londra
Consigli per lavorare come ragazza alla pari
Lungi da me essere un’esperta in materia, ma avendo comunque 3 mesi alle spalle di esperienza come ragazza alla pari a Londra e avendo diverse amiche che lo sono come me in questo momento o lo hanno fatto in passato, mi sento di darvi qualche consiglio perché possiate iniziare con la ricerca in modo più consapevole:
- iniziate a cercare la famiglia con sufficiente anticipo rispetto alla vostra presunta data di partenza, avrete così modo di fare più colloqui, affinare le vostre domande, ripensare ai vostri dubbi e permettervi di avere un piccolo margine per contrattare lo “stipendio” se ad una famiglia piacete in particolare modo;
- scegliete una famiglia con bambini di un’età con cui vi sentite più a vostro agio, molti non si sentirebbero in grado con dei neonati per esempio. Ma non fasciatevi neanche troppo la testa, la mia piccola di casa quando sono arrivata aveva 2 anni e 2 mesi, all’inizio ero preoccupata e invece si è rivelato più semplice del previsto e devo dire che la più grande di quasi 5 anni è sicuramente più impegnativa;
- per quanto siate entusiaste ritengo che per un’esperienza del genere si debba essere persone che si adattano facilmente; ricordatevi che vivrete con una famiglia di sconosciuti, con abitudini e ritmi diversi da quelli ai quali siete abituati e nei quali dovrete piano piano entrare;
- confrontatevi di tanto in tanto con la famiglia su come sta andando la convivenza. Io l’ho fatto dopo circa un paio di mesi (avrei dovuto farlo prima) e le cose da quel momento sono migliorate per entrambe le parti;
- siate flessibili e pretendetelo anche dall’altra parte. Con il tempo si diventa parte di una famiglia e rispettare delle regole rigide diventa un po’ complicato. Se ogni tanto vi chiedono qualche piccolo aiuto per qualcosa che non rientra nelle vostre mansioni ci può stare, così come voi potete chiedere che vi vengano incontro con altre vostre necessità;
- se aiuti extra diventano un’abitudine non va bene e a quel punto chiaritelo; o ve li pagano in più o spiegate che non è corretto e non vi va di fare determinate cose che non rientravano nel vostro contratto. Per esempio fare da babysitter alla sera dovrebbe essere pagato extra.
Fare l’au pair dopo la Brexit
Cosa succede per chi vuole partire adesso dopo la Brexit? Le soluzioni per i giovani europei purtroppo sono molto limitate. Al momento infatti i possibili visti per fare l’au pair in Gran Bretagna non prevedono soluzioni legali per i cittadini italiani. Esiste attualmente infatti anche una petizione per richiedere una soluzione per i cittadini europei che vogliono recarsi legalmente a Londra, e non solo, per fare un’esperienza come au pair.
Vi ricordo che comunque l’ingresso nel Regno Unito è per noi italiani esente da visto e permette di rimanere nel paese per un massimo di 6 mesi, anche per turismo.
Mi sembra di avervi detto tutto quello che fosse nelle mie conoscenze riguardo all’argomento au pair. Spero che questo post vi sia stato utile per chiarire i vostri dubbi su come diventare ragazza alla pari e se avete altre domande sono felice di rispondervi nei commenti 🙂
[…] con le mani suddividendola in parti uguali per tutti. Un’abitudine che ho ritrovato vivendo a Londra come au pair con una famiglia […]
Cara Sara ti ringrazio per tutte le notizie utili che troviamo sul tuo blog, ti scrivo perchè vorrei avere qualche notizia circa la possibilità di lavorare e studiare contemporaneamente. Ho terminato un corso di inglese madrelingua in Italia (A1) vorrei ora procedere per ottenere il livello B2 (indispensabile per la frequenza dell’ Università Scienze Gastronomiche in Piemonte). Ho pensato sarebbe bene poter frequentare in Inghilterra così da mettere in pratica ciò che ho appreso e migliorare in minor tempo la lingua. Che tu sappia, nelle tue esperienze ed incontri, hai avuto notizie di scuole per stranieri che permettano questa soluzione. In Italia ho letto parecchie agenzie/scuole, ma non so orientarmi, per questo vorrei sapere se fosse possibile avere un contatto diretto in Regno Unito con scuole che pratichino corsi per stranieri. Non necessariamente a Londra, anzi forse meglio cittadine più a dimensione d’uomo. Grazie Buona Giornata
Ciao Tamiris, non posso darti indicazioni precise non avendone mai frequentate io di scuole di questo genere. Però posso dirti che in Inghilterra ne trovi moltissime. Prima di tutto però mi informerei attraverso i canali ufficiali circa le modalità di ingresso e soggiorno in Inghilterra post brexit. Poi scegli una città che preferisci; guarda un po’ di foto, leggi blog dove si parla di queste città e scegli quella che più ti ispira. A quel punto controlla le scuole sul territorio e vedi gli orari di frequenza dei corsi. Solo dopo secondo me puoi decidere che tipo di lavoro fare e che possa tornare bene con gli orari della scuola. Ti dico però, che appunto con il discorso brexit non è più facile come una volta avere i permessi per lavorare in Uk, tantomeno per fare la ragazzi alla pari – come spiegato nel post. Quindi prima di tutto sincerati delle norme. Altrimenti, visto che per motivi di studio non credo ci siano problemi, puoi decidere per un corso full immersion per esempio di un mese e per un mese non lavorare; magari poi una volta sul posto un’altra soluzione la trovi. Spero di esserti stata un pochino di aiuto. Ciao
Ciao Sara, ma è necessaria la convivenza con la famiglia? vorrei fare l’esperienza di andar via con il mio ragazzo e quindi di vivere assieme a lui in una seconda casa, secondo te è possibile? grazie mille in anticipo
Ciao, scusa il ritardo. Per fare la ragazza alla pari, si intende quasi sempre anche la convivenza. Però puoi dare comunque uno sguardo ai siti e ai gruppi che ho menzionato e vedere se qualche annuncio corrisponde alle tue esigenze. Altrimenti ci saranno sicuramente altri canali per cercare come semplice babysitter; a quel punto è un lavoro come un altro che non prevede la convivenza. In bocca al lupo!
Leggendo questo post mi sa che se avessi voluto fare l’au pair avrei avuto qualche difficoltà, quanto meno a causa di una serie di restrizioni alimentari che caratterizzano la mia vita 🙂
Credo che avresti trovato il modo di far funzionare la cosa, ogni famiglia si organizza diversamente. Anzi, a Londra sicuramente sono più organizzati per le intolleranze alimentari e cose di questo genere, avresti trovato un compromesso con la famiglia; magari loro ti davano qualcosina in più e ti facevi la spesa da sola 🙂
[…] scintillanti dei grattacieli della city che sembra non dormire mai; poi, durante i miei mesi come ragazza alla pari sono salita più volte al bar del Citizen M Hotel. Questa volta invece Londra ho voluto vederla di […]
[…] stata 4 volte a Londra, di cui una in cui ci ho vissuto per quattro mesi lavorando come ragazza alla pari. Durante questi soggiorni mi sono divertita a girare più che potevo e a scoprire a Londra posti da […]
Ciao Sara,
visto che conosci famiglie nel Regno Unito che pagano di più per meno di 30 ore, me le puoi indicare? Come posso contattarti privatamente? Hai una mia e-mail?
Sinceramente non le conosco personalmente, conoscevo le ragazze che ci lavoravano…ma adesso non ho più i loro contatti mi dispiace. Comunque continua a cercare tramite i canali che ho indicato, vedrai che lì trovi 🙂
[…] bene; l’anno scorso imputavo il numero ai numerosi autobus presi a Londra durante i mesi come ragazza alla pari, e invece nel 2019 nonostante il lavoro e lo studio ho raggiunto quasi lo stesso numero. Sono […]
[…] tempo dovevo trascorrere ad occuparmi delle bambine. Per questo, consiglio sempre a chi volesse fare la ragazza alla pari di fare tante domande e chiarire tutto con la famiglia prima della […]
Ciao Sara!!! Ho letto la tua esperienza alla pari ed anch’io come te ho colto l’opportunità più o meno per gli stessi motivo. Alle spalle ho già due esperienze alla pari, sono stata in Francia e ora mi ritrovo in Inghilterra, per conoscere un nuove paese. Dal momento che ancora devo capire come funzionano le cose qui, e te magari già sai qualcosa, secondo te come au pair posso richiedere in NIN?
Ciao 🙂 Direi proprio di sì, di solita si deve fare prima di cercare un lavoro… quindi perché no. Ti consiglio di leggere questo post, anche se è un po’ datato https://saraesploratrice.it/trasferirsi-a-londra-guida-pratica/
[…] i miei 4 mesi a Londra nel 2018 non potevo non iniziare a seguire questo account Instagram. Qui infatti potete trovare gli […]
Sul sito au pair world come mai non c’è l’inghilterra come opzione di ricerca?
C’e Regno Unito
Ciao mi sono iscritta a au pair world e ho trovato una famiglia interessate a me in Irlanda .. ora come bisogna fare? Devo chiedere numero di telefono ?
Ciao! C’e modo di parlare per messaggio prima. Scrivetevi e confrontatevi sulle vostre esigenze, poi verrà anche il momento delle telefonate se pensate sia il caso di approfondire la conoscenza…
ciao! grazie per questi consigli, li ho apprezzati molto. volevo chiederti, bisogna essere per forza maggiorenni? vorrei farlo l’estate prossima, quando avrò quasi diciotto anni.
Ciao Ludovica! Purtroppo le indicazioni ufficiali, che puoi trovare su aupairworld, dicono che si deve essere maggiorenni. Non so se poi si possono trovare soluzioni alternative, magari con altri tipi di esperienze e contratti…
Sono una ragazza di 18 anni mi adatto facilmente e mi piacciono i bambini, mi piacerebbe un confronto con famiglie inglese, esperienza di scambio culturale,
-Periodo di disponibilità 15 giugno 30 settembre
Ciao Alessia, io ho dato solo qualche consiglio ma non sono un’agenzia 🙂 Devi iscriverti al sito di Au Pair World o a qualche gruppo Facebook dedicato per cercare opportunità 🙂 In bocca al lupo!
[…] così ha tutto un altro sapore – l’ho fatto anche per quattro mesi quando sono stata ragazza alla pari a Londra presso una famiglia […]
[…] Il quartiere di Brixton a Londra non è rientrato nei miei piani fino all’ultima visita della città. Non conoscevo per niente questa zona e non mi era mai venuto in mente di visitarla nemmeno durante i quattro mesi passati in città come au pair. […]
[…] Ho visitato alcuni di questi musei anche più volte durante i miei vari soggiorni a Londra, ultimo quello in cui ho vissuto in città per quattro mesi facendo la ragazza alla pari. […]
[…] ad Edimburgo dove mi sono dovuta finanziare solamente con i (pochi) soldi che mi vengono dati come au pair a Londra. Anche per quanto riguarda il cibo sono dovuta quindi stare attenta cercando di mangiare spendendo […]
[…] La capitale scozzese è perfetta per un weekend lungo e io infatti l’ho visitata per Pasqua quando mi trovavo a fare la ragazza alla pari a Londra. […]
[…] Se siete alla ricerca di modi per alternativi viaggiare low cost, a lungo termine e a contatto con i locali potrebbero interessarvi i miei post su Couchsurfing o su come fare la ragazza alla pari. […]
[…] In questo periodo in cui a casa sto ritrovando una mia routine dopo un anno un po’ pazzerello e cerco lavoro, la mia mente fa presto a scivolare ai 4 mesi che ho vissuto a Londra come au pair. […]
[…] Io ne sono rimasta totalmente affascinata e m dispiace averlo scoperto così tardi durante la mia esperienza a Londra. Voi conoscevate già Hampstead?.fca_eoi_form{ margin: auto; } .fca_eoi_form p { width: auto; } […]
[…] per un lungo periodo come può essere stato in sud America o durante l’ultima esperienza come au pair a Londra. Non manca sicuramente la scelta per mangiare italiano a Londra, qui infatti, come noto, è […]