mangiare in marocco

Viaggiare è sempre un’ottima scusa per non stare a dieta. È sempre bello e interessante provare i piatti tipici dei luoghi che si visitano, e quasi sempre non mi deludono mai.

Nel mio viaggio in Marocco di 10 giorni sono ingrassata forse due chili, perché mi sono piaciuti tantissimo i diversi piatti che la cucina marocchina ha da offrire.

Per non parlare dell’entusiasmo che mi ha riservato la famiglia marocchina che mi ha ospitato a Fes con Couchsurfing: fin dalla colazione, in casa era una vera festa di cibo. La mamma cucina benissimo, aiutata dagli altri componenti della famiglia, e già il primo pasto della giornata era bello sostanzioso e gustoso.

L’ospitalità di questo popolo mi ha travolta e dire di no è stato veramente difficile.

Profumi, spezie, sapori, tanta verdura e carne, pesce sulle coste, combinati in un mix non solo buono da gustare ma anche piacevole per gli occhi.

Vediamo allora quali sono i piatti e le ricette marocchine da non perdersi.

cucina marocchina piatti tipici

Cucina marocchina: piatti tipici da assaggiare

Cous cous

Non potevo che iniziare da qui: il piatto nazionale della cucina marocchina.

Il cous cous viene preparato in casa dalle famiglie lavorando il frumento macinato fine o grosso, a seconda dei gusti. Per cucinare il cous cous nella maniera tradizionale servono appositi utensili: la Kedra, cioè la pentola in terracotta dove viene preparato il brodo, e la Kaskas, la parte superiore dove viene messa a cuocere la semola.

Il tutto è poi accompagnato da carne (agnello, pollo o manzo) e un bel mix di verdure, ceci e gran varietà di spezie (Ras el Hanout).

Tajine

L’altro piatto tipico della cucina marocchina, che ho mangiato più del primo, è la tajine.

Si tratta sempre di una portata principale e il termine fa riferimento al nome del recipiente in terracotta a forma di cono con il quale viene cucinato.

In questo recipiente carne e verdure vengono cotte a fuoco basso lentamente. Le varianti che la tajine può assumere sono molte, io ne ho assaggiate diverse nel mio viaggio e mi sono piaciute tutte: c’è la versione a base di pollo con limone e olive, quella con agnello, prugne e mandorle, un’altra con con polpette di agnello in salsa di pomodoro e tante altre che probabilmente ho mangiato senza farmi troppe domande.

Non so se possiamo proprio farla rientrare fra le varianti della tajine, ma il nome le assomiglia: sto parlando della tanja. Si tratta di un piatto sempre a base di carne, con la particolarità di essere cotto nel forno a legna che scalda gli hammam!

piatti tipici marocchini

Harira

A metà settembre in Marocco faceva molto caldo e la zuppa proprio non mi sono sentita di assaggiarla, ma l’harira è proprio la zuppa tipica marocchina.

Si tratta di un bel piatto sostanzioso a base di pomodori, cipolle, legumi, erbe aromatiche e le immancabili spezie che la rendono anche leggermente piccante. Anche qui le varianti con le quali i marocchini si sbizzarriscono sono diverse, anche in base alle differenti zone del paese.

Katban

Si tratta essenzialmente di spiedini di carne tipici dello street food. Il luogo ideale dove assaggiare questo piatto della cucina marocchina è nel caos serale di Piazza Jemaa El Fna, che rientra al primo posto tra i luoghi da vedere a Marrakech.

Le mosche che svolazzano sui tranci di carne, a volte ancora cruda, potrebbero far preoccupare i meno coraggiosi, ma io vi dico di arrendervi lo stesso ai sapori e agli odori di questo mercato serale pieno di vita e di colori. Non ve ne pentirete!

ricette marocchine street food

Baghrir

Credo che questo tipico piatto della colazione marocchina sia stato il responsabile del 50% del mio aumento di peso in occasione di questo viaggio.

In particolar modo ho iniziato le mie giornate con delle ricche mangiate di Baghrir quando sono stata ospite della famiglia a Fes. Ogni mattina la tavola era imbandita con succo di arancia, marmellata, burro e miele da spalmare su queste Baghrir. Ma cosa sono? Essenzialmente sono delle crêpes bucherellate e molto soffici. Dettaglio importante da non sottovalutare è che…una tira l’altra!

dolci marocchini: baghrir

Dolci marocchini

Se vogliamo possiamo considerare i baghrir stessi dei dolci, altrimenti fra i più famosi dolci marocchini troviamo:

  • la pastilla: una tortina dolce-salata di pasta sfoglia ripiena di carne e alternata con strati croccanti di mandorle tostate e tritate, zucchero e cannella. Molto particolare!
  • gli shebbakia: strisce di pasta ricoperte di miele e semi di sesamo. Dolcissimi!
cucina marocchina: dolci datteri
Datteri appena colti dall’albero

Tè alla menta

Mai avrei pensato di bere del tè bollente con 30°, tanto meno in pieno pomeriggio in mezzo al deserto dell’Erg Chebbi. Eppure il tè alla menta marocchino ha qualcosa di davvero speciale che ti assuefa. Sarà per i chili di zucchero con cui viene servito? Forse. Oppure per il metodo tutto tradizionale con cui è versato!? I veri marocchini lo versano dall’alto, dai 40 centimetri di distanza dal bicchierino in su.

La sua preparazione e la sua degustazione è un rito a tutti gli effetti nella cultura marocchina.

cucina marocchina: tè alla menta

Una delle caratteristiche del popolo marocchino – oltre l’insistenza degli uomini e dei venditori – è una grande accoglienza. Anche a tavola vi faranno sempre sentire dei re e delle regine, senza lesinare mai sulle porzioni. In particolar modo quando parliamo di piatti completi come il cous cous e la tajine: diverse volte ho avuto difficoltà a finire il mio piatto! Mi ricordo bene della tajine mangiata la sera prima dell’escursione nel deserto; appena vidi il piatto pensai che mi avrebbero raggiunto almeno altre 2 o 3 persone!

E quanto mi hanno fatto mangiare in famiglia a Fes! Se avete modo vi consiglio vivamente di consumare un pasto con delle persone del luogo. Mangiare in Marocco è una vera e propria esperienza, un viaggio nel viaggio, un rito. Per non parlare del fatto che in casa si mangia con le mani pescando tutti dallo stesso piatto. Qualcuno storce il naso quando racconto questa cosa, ma in realtà mangiare così ha tutto un altro sapore – l’ho fatto anche per quattro mesi quando sono stata ragazza alla pari a Londra presso una famiglia pachistana.

Letteralmente da leccarsi le dita!