libri su new york

Mi piace leggere, mi piace viaggiare, per me è ormai d’obbligo leggere alcuni libri sulla meta successiva per entrare nel mood giusto prima della partenza. Ecco dunque alcuni libri ambientati a New York che ho letto prima della partenza di quest’estate 2023.

Libri ambientati a New York

Follie di Brooklyn di Paul Auster

Paul Auster è un famoso e premiato scrittore di New York che a questa città ha dedicato diversi libri – uno dei più famosi è la Trilogia di New York (una serie di detective stories) e l’ultimo 4321.

Follie di Brooklyn, uscito nel 2014, è la storia di personaggi sopra le righe e avventure fuori dall’ordinario che coinvolgono in prima persona Nathan Glass, ex assicuratore in pensione che dopo aver superato il cancro decide di tornare dopo tanti anni a Brooklyn e dedicarsi alla scrittura di un libro dal titolo “Libro della follia umana”: un condensato di brevi storie bizzarre e ridicole accadute nella sua vita.

I progetti di Nathan presto vengono però messi a soqquadro dall’incontro inaspettato con suo nipote Tom che ha recentemente e sorprendentemente stravolto la sua vita: da brillante accademico ad archivista nella libreria del bizzarro ed ex carcerato Harry. A sconvolgere ulteriormente le vite dei protagonisti arrivano una bambina di 11 anni, un viaggio in auto, una giovane artista e figure losche. Un concentrato di stravaganze che travolgeranno Nathan e il suo originale progetto di vita che troverà, alla fine, un’interessante punto di svolta all’alba dell’11 settembre.

Leggete questo libro su New York se avete voglia di passeggiare tra le strade di Brooklyn prima ancora di metterci piede. Dalle parole di Auster emerge chiaramente l’atmosfera del quartiere, il carattere delle persone locali, l’immaginario che già abbiamo delle sue casette brownstones.

Cosa (non) amare. Confessioni di un giovane scrittore timidamente pervertito di Johnatan Ames

Una “specie di storia” della vita dell’autore, così assurda e stravagante che non si capisce dove finisca la realtà e inizi la fantasia – se effettivamente quest’ultima da qualche parte inizia. Si tratta di una serie di articoli apparsi sul New York Press, scritti in prima persona dall’autore: un insicuro eccentrico pervertito ebreo del New Jersey. Dalla vergogna infantile per il “pene piccolo”, ai primi amori adolescenziali con le relative delusioni, all’insicurezza data da una calvizie giovanile, ai problemi con le droghe, l’alcool, la depressione e il sesso.

Un libro surreale dove un eccentrico protagonista incontra personaggi altrettanto particolari; un romanzo condito da humor nero, battute taglienti, sconce e politicamente scorrette. Uno stile che mi ha ricordato molto quello di Woody Allen, dati anche i riferimenti alla cultura ebraica e a quell’ansia sociale che contraddistingue entrambi i personaggi.

Avventure ai limiti del reale fra New Jersey e New York, un incontro con le anime notturne e vagabonde di questi luoghi.

Trust di Hernan Diaz

Un libro dentro un libro, dentro un libro!? Il romanzo ha una struttura molto particolare che si articola in quattro libri diversi tutti ambientati nella New York di primo ‘900, principalmente nel mondo dell’alta finanza.

libri ambientati a new york


Nel primo romanzo i protagonisti sono una coppia molto riservata e conosciuta in città: lui un mago della borsa, introverso e schivo, lei silenziosa, intelligente, con una storia di “pazzia” in famiglia che toccherà lei stessa in prima persona. Nel secondo libro, il ricco finanziere Andrew Bevel ci racconta la sua storia in prima persona: i suoi giochi spregiudicati in borsa e il matrimonio con la mite e docile Mildred morta giovane di cancro. Solo nel terzo romanzo capiremo esattamente come mai le storie dei primi due libri si assomiglino così tanto, cosa c’è realmente sotto.

Quattro testi molto diversi tra loro che giocano a confonderci le idee, un puzzle da ricostruire, una figura femminile affascinante alla quale restituire voce e dignità. Un tuffo nella New York di inizio secolo scorso, tra i ruggenti e fastosi anni ’20 e la grande depressione del 1929.

Lamento di Portnoy di Philip Roth

Philip Roth è stato uno dei più grandi scrittori statunitensi contemporanei, vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa per Pastorale Americana nel 1998 (bellissimo! Leggetelo).

Lamento di Portnoy è uscito nel 1969 e tenere a mente questo particolare è importante; il romanzo è particolarmente sfacciato, dissacrante e volgare, chissà cosa ne pensarono più di 50 anni fa alla sua uscita!

Il romanzo è un lungo, sconclusionato, flusso di coscienza di un giovane trentenne ebreo nativo del New Jersey che ricopre una carica pubblica nel comune di New York. L’oggetto principale delle invettive e del risentimento di Alex è la sua famiglia; un padre non brillante e una madre onnipresente, dai metodi educativi alquanto discutibili. Il protagonista è in lotta con tutti: con la sua religione, con la sua educazione, con la sua famiglia e le aspettative che questa ha riposto su di lui. Chi è Alex? Stretto dalle convenzioni sociali, dalle regole assurde e dai sensi di colpa che ogni brava famiglia ebrea che si rispetti ci tiene a trasmettere. Una sequela di avventure assurde al limite del ridicolo, Alex è schiavo della masturbazione fin da piccolo e si siede di fronte all’analista per chiedere di essere “liberato” finalmente dal ricoprire nella vita il ruolo di protagonista in una barzelletta ebraica; essere liberato da quei desideri che ripugnano alla “mia coscienza e da una coscienza che ripugna ai miei desideri”.

Brick for stone di Alessandro Barbero

Sì, Alessandro Barbero, lo storico, ha scritto un romanzo ambientato a New York: nello specifico nella grande mela del 2001, nella città alle soglie dell’11 Settembre, dell’evento che avrebbe cambiato la storia non solo degli Stati Uniti ma di tutto il mondo.

La trama è originale e interessante, una spy story sui generis: un agente della CIA un po’ particolare viene demansionato e lasciato libero di intraprendere le sue indagini poco convenzionali. Harvey mette su una squadra atipica fatta di ex soldati sovietici, un professore specializzato in scritte oscene sui muri e… Bobby Fischer, l’ex geniale campione di scacchi! Harvey è convinto che qualcuno stia preparando un attentato al World Trade Center e la strana squadra si mette all’inseguimento di indizi e sospettati che presto si riveleranno totalmente sbagliati.

Se la trama, come accennavo, è in effetti interessante e godibile, purtroppo ho trovato i dialoghi e i personaggi molto banali e stereotipati.

Altri libri ambientati a New York

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