Nonostante un lavoro che mi risucchia le energie e l’80% del mio tempo, sorprendentemente sono riuscita a leggere di più dell’anno precedente.
Ho sempre i miei generi preferiti – saggi e letteratura di viaggio – ma forse nel 2021 ho spaziato un po’ di più.
Ecco i 28 libri che ho letto nel 2021 e che potrebbero rivelarsi interessanti – o da evitare – anche per voi.
1. Firdaus di Nawal al Saadawi
Questo libro narra della storia vera di Firdaus, donna egiziana condannata a morte nei primi anni ’80 per aver ucciso un uomo.
Ma Firdaus non è un’assassina; il libro è un pugno nello stomaco che ci trasporta negli abissi delle violenze, delle disparità e delle ingiustizie che Firdaus ha subito incessantemente fin da piccola, anche dalla sua stessa famiglia. Entrata in un vortice di abusi dai quali non riusciva a liberarsi, Firdaus trova un breve riscatto e una breve indipendenza come prostituta di lusso; ma non è certo questo l’ambiente che la libererà dalla violenza degli uomini. Vittima dell’ennesimo sopruso Firdaus uccide un uomo e viene così condannata a morte. Firdaus non rinnega niente, non chiede perdono e non si pente.
2. La zattera di pietra di Jose Saramago
Credo sia la terza volta che cerco di leggere un libro di Saramago; sono riuscita a finirlo, ma non sapete lo sforzo. Io e Saramago non ci capiamo. Trovo la sua scrittura sempre estremamente pesante e lenta. Ma chi sono io per giudicare uno degli autori più importanti al mondo? Magari la trama a voi ispira e scoprirete un romanzo interessante; cosa che in effetti è, in sé per sé.
In questo libro inspiegabilmente la penisola iberica si stacca dall’Europa e 5 personaggi si ritrovano a viaggiare insieme mentre quella che ormai è diventata un’isola vaga per l’Atlantico. I protagonisti sono accomunati dal vedere in alcuni episodi – sciocchi ma particolari – delle loro vite, il motivo scatenante della separazione della penisola dal continente.
3. Una storia americana di Francesco Costa
Il vicedirettore del Post è diventato una mia ossessione negli ultimi anni: da uno dei miei podcast preferiti – da Costa a Costa -, al suo primo libro “Questa è l’America”, all’ultimo podcast sull’attualità – Morning – che mi accompagna ogni mattina.
In questo libro, uscito poco dopo l’elezione di Joe Biden, Francesco Costa ci racconta della vita privata e lavorativa del presidente e della vice presidente, Kamala Harris, degli Stati Uniti. Vite personali che si intrecciano alla storia e alla società statunitense. La morale? “Il potere non cambia le persone: le rivela per quello che sono.”
4. Rinascita Americana di Giovanna Pancheri
Continuando sul filone dell’attualità e degli Usa, Giovanna Pancheri – vice caporedattrice di Sky tg24 – ci porta in viaggio negli Stati Uniti, quelli più veri, quelli più profondi ed emblematici di tutte le contraddizioni e dei problemi della società.
Nel libro si indaga la nazione a cui Trump ha parlato; storie di persone, di comunità, città e periferie spopolate e dimenticate. La deindustrializzazione del Midwest e della Rust Belt, l’immigrazione dal Messico, l’ambientalismo, il suprematismo bianco. Sogni e speranze disattese.
5. Non ci sono problemi, solo soluzioni di Virgile Stanislas Martin
Libro che si legge in due ore e mezza, ma che restituisce ottimi spunti di riflessione e consigli da applicare ogni giorno. Da tenere sempre a portata di mano, da sfogliare quando ci perdiamo e abbiamo bisogno di un consiglio.
Qual è l’origine dei nostri problemi e del nostro atteggiamento nei loro confronti? Consigli pratici e aneddoti per lavorare su noi stessi e stare meglio.
6. Pastorale americana di Philip Roth
Un classico della letteratura americana. Una vita tranquilla ed esemplare: popolare al liceo, campione negli sport, sposato con Miss New Jersey, imprenditore di successo. Finché la vita vera, l’America vera, la guerra in Vietnam non entrano in casa a stravolgere tutte le sue certezze. Una figlia che nel modo più crudo e doloroso mette il protagonista davanti alle ipocrisie della sua vita e del sogno americano tanto rincorso.
7. La cotogna di Istanbul di Paolo Rumiz
Ennesimo libro che leggo del giornalista triestino, grande viaggiatore. Questo romanzo altro non è che una storia di amore in forma di poesia.
Ho comprato questo libro per essere trasportata nuovamente nelle atmosfere balcaniche, per rivedermi a passeggio a Sarajevo; e direi che Rumiz è riuscito a farmi vividamente rivedere me stessa per quelle strade.
In questo romanzo tutto è malinconia e nostalgia: di una donna, di una terra, di libertà e di una ballata che è una profezia.
8. Le divoratrici di Lara Williams
Divorata e divoratrice allo stesso tempo; giovane e alla ricerca di se stessa, alle prese con chi pensa di essere realmente e le aspettative degli altri. Un’amicizia viscerale e pericolosa, amore e odio verso se stessi e il proprio corpo, uomini tossici, paure, traumi e debolezze, ma anche consapevolezze all’alba dei 30 anni.
Brillante e profondo allo stesso tempo.
9. La banalità del male di Hannah Arendt
Altro classico che prima o poi nella vita va letto. Interessante e per tutti dal punto di vista storico e dei fatti, di difficile lettura per tutti quegli aspetti legali e di diritto che contraddistinguono un processo.
Il libro racconta la storia del processo Eichmann – criminale di guerra nazista – a Gerusalemme. Nel libro si trovano le controversie legali e politiche, le questioni morali e filosofiche che hanno caratterizzato il processo. Ma anche storia e vicende della deportazione degli ebrei.
“Il guaio del caso Eichmann era che di uomini come lui ce n’erano tanti e che questi tanti non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora,
terribilmente normali.”
Chi è Eichmann? Un uomo banale e piccolo, un mediocre bucorate che eseguiva ordini senza pensare.
10. Ebano di Ryszard Kapuscinski
Kapuscinski, per me, è sempre una garanzia. Un viaggio lungo più di trent’anni attraverso l’Africa: un collage di volti, tradizioni, religioni, culture, rivoluzioni, tragedie, dittature; il lungo percorso della decolonizzazione con tutte le sue difficoltà. Un mix di storie e Storia; avventure di viaggio nel caldo torrido, nelle malattie, nella povertà, fra clan e tribù infinite.
“Un giorno a Varsavia, parlai dell’Africa a dei bambini. A un certo punto un ragazzino si alzò e chiese: “Hai visto molti cannibali?”. Non sapeva che quando un africano torna a Kariakoo dall’Europa e parla di Londra, di Parigi e di altre città abitate dagli mzungu, anche un piccolo africano della stessa età si alza e chiede: “Hai visto molti cannibali?”
Mi mancava un po’ leggere di Israele e Palestina, ogni tanto la mente torna a quel viaggio.
Due padri – israeliano uno, palestinese l’altro – uniti dalla tragedia: la perdita di un figlio in una guerra che sembra senza fine. La storia di due vite spezzate, la quotidianità, le difficoltà, la lotta per la pace in un
ambiente ostile che rema contro i suoi stessi fratelli.
12. Orientalismo di Edward W. Said
Non è stato facile leggere questo saggio, impregnato com’è di nozioni e termini specialistici, ma per quello che sono riuscita a cogliere ho trovato spunti di riflessioni sicuramente interessanti e per me nuovi.
Saggio del 1978 che indaga le storture e le contraddizioni di quella disciplina (“orientalismo”, appunto) che studia l’Oriente. Nella tradizione l’Oriente è visto come creazione dell’Occidente, che nella contrapposizione con esso rafforza la sua identità, giustificando l’influenza e il controllo nei territori colonizzati e non solo. Un’immagine immobile e stereotipata dalla quale gli “orientali” stessi, ancora oggi, faticano a sfuggire.
“Si può dividere la realtà umana, che sembra in effetti di per sé divisa, in
culture, eredità storiche, tradizioni sistemi sociali e perfino razze diverse,
e salvare la propria umanità dalle conseguenze?”
13. Il Mediterraneo di Fernand Braudel
Il titolo dice già tutto: un affresco della storia, delle civiltà, delle tradizioni, delle culture che hanno caratterizzato e caratterizzano tuttora i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. L’impero romano e la sua inestimabile eredità; la rivalità tra Islam e Cristianesimo; la famiglia e il ruolo delle migrazioni; il ruolo di Venezia nei secoli. E molto altro.
Pensavo di trovare un libro un po’ pesante, in realtà scorre benissimo – secondo me – anche per chi non è appassionato di saggistica.
14. Sparta e Atene. Autoritarismo e democrazia di Eva Cantarella
Ecco che ad Agosto, poco prima di partire per Rodi, inizia la mia fissa con l’antica Grecia e i miti.
Scorrevole e di facile lettura anche per chi, come me, non sa quasi niente dell’argomento. Quanto alla rappresentazione di Atene e Sparta, viste da sempre come due mondi agli antipodi, corrisponde a realtà? Le istituzioni politiche e sociali che contraddistinguono le due poleis; i miti di fondazione e gli eroi; la sfera privata e familiare; il ruolo delle donne; i modelli educativi.
Fra mito e realtà.
15. Le ateniesi di Alessandro Barbero
Siamo nel 411 a.C., anno del debutto a teatro della commedia Lisistrata di Aristofane. Il racconto della prima messa in scena fa da sfondo a una terribile notte vissuta da due giovani contadine ateniesi. Rappresentazione e realtà si fondono: la guerra tra Atene e Sparta; il timore e allo stesso tempo il fascino della tirannide; i malumori e l’arroganza dell’aristocrazia; il malcontento del popolo; il ruolo delle donne.
16. L’alchimista di Paulo Coelho
Un classicone per sognatori. Questo famosissimo romanzo racconta della storia di un pastore andaluso che intraprende un viaggio verso le piramidi d’Egitto.
Una metafora fantastica e magica per raccontarci la forza dei sogni e il coraggio che serve per inseguirli e compiere il proprio destino. La ricerca del protagonista, che è l’eterna ricerca di ogni uomo, di qualcosa che in fondo non possiamo che trovare dentro noi stessi.
17. La canzone di Achille di Madaline Miller
Divorato in tre giorni: un’avventura, un vortice di emozioni che mi ha
risucchiato totalmente fino a commuovermi. In parte, sicuramente, dovuto al fatto che non conoscevo niente della vicenda.
Sicuramente prendendosi le sue libertà, Miller – in quello che è un caso letterario degli ultimi anni – racconta la storia di amicizia e amore tra
Patroclo e Achille; dall’infanzia alla giovinezza bruciata nella guerra di Troia.
18. La voce delle Sirene. I Greci e l’arte della persuasione di Laura Pepe
Il potere della parola: l’arte della persuasione e della retorica. Partendo da Omero, dai miti e dagli eroi, l’autrice si concentra poi sull’Atene del V secolo e sul valore che la società del tempo dava alla parola. Personalità importanti, sofisti e retori, l’arte del saper usare bene le parole attraverso vicende e aneddoti che rivelano le potenzialità del “logos”, che insieme
seduce e convince, talvolta inganna.
Scorrevole e di facile lettura per tutti.
Secondo romanzo dell’autrice de La canzone di Achille; pensavo di rimanerne catturata allo stesso modo, ma non è successo. Niente a che fare con le qualità del romanzo in sé, semplicemente la storia non mi ha preso abbastanza.
L’autrice ci racconta della vita – senza età – della maga Circe. L’immagine che ci viene restituita è lontana da quella a cui siamo soliti accostarla. Qui viene fuori il lato più umano della figlia di Elios, quello più sensibile al fascino dei mortali. Una vita in esilio interrotta da sporadici quanto significativi incontri e forti passioni, non ultima quella per Ulisse.
20. L’amore è un dio. Il sesso e la polis di Eva Cantarella
L’amore ai tempi dei miti e nell’antica Grecia. Mitologia classica, leggende e storie vere si intrecciano per raccontarci cos’erano l’amore, le relazioni e
la famiglia per i greci.
Eros, Medea, Elena, Antigone, Edipo, Ulisse e Penelope e molto altri ci mostrano temi, concezioni e valori dell’epoca, ma spesso ancora attuali.
L’amore omosessuale, la passione, le relazioni extraconiugali, la verginità, il ruolo della donna.
“…per i greci l’amore era un dio di nome Eros. Un dio armato, che con il proprio arco scoccava frecce spesso mortali. Chi ne veniva colpito non aveva scampo: si innamorava.”
21. Iliade di Omero
Me lo avessero imposto ai tempi delle superiori, forse avrei maledetto il professore; oggi, senza una cultura classica alle spalle, sento il bisogno di conoscere certe cose, che tutti sembrano sapere già. Per fortuna non è stata una lettura pesante come credevo che potesse essere; esisteranno varie versioni sicuramente, quella in prosa che ho letto io – edizione Feltrinelli – è di facile lettura.
Il famoso poema epico racconta la guerra di Troia (da “Ilio” – altro nome della città in greco antico). Il libro narra il periodo finale – anche se non arriva al celeberrimo “cavallo di Troia” e alla presa della città – del decimo e ultimo anno di guerra.
In che impresa mi sono cimentata! Questo sì che è stato complicato da finire di leggere.
Quel gran viaggiatore di Erodoto (484 a.C. – 425 a.C.) – uno dei padri della storiografia – ci racconta le guerre persiane, le vicende e il contesto che portarono al loro scoppio. Forse mi è rimasto qualche nome, qualche aneddoto e curiosità, e nozioni generiche sulle battaglie principali che hanno visto contrapporsi greci e “barbari”. Ma stare dietro a tutti i nomi dei personaggi, dei popoli e degli spostamenti vari… beh, un po’ troppo!
Incontrata per la prima volta ne “Le Ateniesi” di Barbero, in una cartoleria ho scovato questo libricino usato (“Le commedie delle donne”) che riunisce tre commedie di Aristofane e non potevo non comprarlo.
La Lisistrata, come molte altre opere greche, affronta argomenti sempre molto attuali nei quali ancora oggi ci possiamo rivedere. Ai tempi della guerra tra Atene e Sparta, le donne – capeggiate appunto da Lisistrata – indicono uno sciopero del sesso per dissuadere gli uomini dal proseguire la guerra.
Questa edizione in particolare l’ho trovata di facile lettura.
24. Crepacuore di Selvaggia Lucarelli
Cercando un libro meno impegnativo – dopo essermi tuffata nella mitologia e nella storia greca – ho scelto l’ultimo romanzo di Selvaggia Lucarelli: il sottotitolo “storia di una dipendenza affettiva” mi incuriosiva e sentivo che potesse essere un tema a me vicino.
L’ho trovato purtroppo un po’ sbrigativo e superficiale nell’indagare questo fenomeno, ma comunque può esser un buon punto di partenza. A qualcuno farà finalmente aprire gli occhi sulla propria relazione; altri noteranno tratti di dipendenza in se stessi o nel loro ex o attuale partner; altri capiranno quante volte l’hanno scampata grossa!
25. Cos’è la felicità di Daisaku Ikeda
Pressoché introvabile, questo libricino riunisce dialoghi e discorsi tenuti dall’attuale presidente della Soka Gakkai – scuola laica buddista che diffonde il Buddismo Nichiren.
Anche se una certa familiarità con termini e concetti buddisti aiuta molto, non importa essere buddisti per leggere e imparare da questo libro. Questo libricino infatti ci pone di fronte a questioni comuni a tutti gli esseri umani: la felicità, la compassione, la sofferenza, la morte. E le risposte e le riflessioni che ne scaturiscono sono di sicuro interesse e insegnamento per tutti.
“Qual è la vera felicità da perseguire nella vita?”
26. Eleanor Oliphant sta benissimo di Gail Honeymoon
Caso editoriale internazionale fra il 2017 e il 2018, da tre anni aspettavo che il prezzo scendesse un minino per acquistarlo; definito un “capolavoro”, il romanzo ha totalmente disatteso le mie aspettative! Carino, scorrevole, qualche riflessione e spunto interessante; ma con tutte le lodi e le critiche superlative che avevo sentito/letto mi aspettavo davvero una pietra miliare della letteratura.
A tratti sembrava un teen drama; ho fatto molta fatica ad empatizzare con la protagonista, che a momenti trovavo solo stupida.
Eleanor è una trentenne molto sola, che vive in un mondo tutto suo e che nasconde un trauma infantile molto doloroso. Solo nell’ultima parte del libro inizia a riconoscere che proprio “benissimo” non sta e decide di lavorare su se stessa.
27. Lettere d’amore a Montmartre di Nicolas Barreau
Un regalo di compleanno azzeccato. Un romanzo leggero che fa sognare, nonostante le premesse – una compagna e madre appena morta. Vie e luoghi, citazioni di libri e film, che mi hanno riportata a Parigi attraverso le parole e le lettere di un uomo distrutto che piano piano torna a vivere. Un mistero, l’amore e un lento ritorno alla normalità in un viaggio guidato da qualcosa di magico e quasi soprannaturale.
28. La nausea di Jean-Paul Sartre
Opera fondamentale della corrente esistenzialista francese, La Nausea è un romanzo filosofico uscito nel 1938. Ero incuriosita da questo libro dopo averne sentito parlare e dopo aver iniziato a “studiare” un po’ di filosofia nell’ultimo anno; mi aspettavo un libro pesante e poco comprensibile, per le mie capacità, invece mi ha stupito. Per niente facile certo, ma forse per la scrittura caratterizzata da periodi brevi e un ritmo incalzante – nonostante spesso possa apparire inconcludente – il libro mi ha trascinato e sono riuscita a leggerlo con molto piacere.
Antonio Roquetin, il protagonista del romanzo, è un uomo inquieto che indaga l’esistenza e le contraddizioni della società in cui vive. Mi verrebbe da dire che si tratta di un uomo profondamente – troppo – consapevole della sua esistenza, dei suoi movimenti, degli oggetti che lo circondato, tutto è “di troppo”. Schiacciato e sopraffatto in ogni istante dalla realtà che lo circonda. Da qui la sua sensazione di Nausea.
“È dunque questa, la Nausea […] Ed ora lo so: io esisto – il mondo esiste – ed io so che il mondo esiste. Ecco tutto. Ma mi è indifferente.”
Ecco i 28 libri che sono riuscita a leggere in questo 2021. Quali sono state le vostre letture preferite del 2021?