luoghi interesse gerusalemme: cupola della roccia

Prima di mettere piede io stessa nella città vecchia di Gerusalemme, ero stata avvisata: “vedrai che sarà una delle città più belle che tu abbia mai visto!”.

E avevano ragione. Straordinari luoghi di interesse a parte, quello che cattura di questa città è la sua atmosfera. Da Gerusalemme si viene rapiti senza una spiegazione precisa, semplicemente capisci subito che ti devi arrendere al suo travolgente fascino senza tempo. La città vecchia di Gerusalemme, in particolare, ti cattura in un turbinio di emozioni e sensazioni che ti fanno vagare senza meta. Gerusalemme ti mette alla prova con la sua commovente e prorompente spiritualità.

Senza sosta, senza itinerario, si potrebbe camminare per la piccola città vecchia di Gerusalemme per una giornata intera. E scoprire al suo interno mondi così diversi e così radicati, ma al tempo stesso così vicini. Basta svoltare un angolo per ritrovarsi dalle vie ordinate ed eleganti del quartiere ebraico, a quelle caotiche del quartiere musulmano. Sinagoghe, moschee e chiese cristiane, nel raggio di poche centinaia di metri.

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D’altronde Gerusalemme è città santa per tutte e tre le maggiori religioni monoteiste: Islam, Cristianesimo ed Ebraismo. E i maggiori luoghi di interesse di Gerusalemme sono appunto quelli dal grande significato religioso.

Dunque, cosa visitare a Gerusalemme? Ecco un’ideale lista dei maggiori luoghi di interesse della città vecchia di Gerusalemme, e non solo.

Gerusalemme: luoghi di interesse

Come già vi ho raccontato nel mio diario di viaggio in Israele, Gerusalemme è un città complessa. Di conseguenza, è una città piena di cose da vedere; scegliere cosa vedere a Gerusalemme in 3 giorni non è stato facile, soprattutto se come me perderete la cognizione del tempo a girovagare per i souk e le stradine della città vecchia.

Vista la breve esperienza, non ho la pretesa di conoscere il meglio e l’indispensabile da visitare a Gerusalemme; ma ovviamente ci sono dei must imperdibili da inserire nel vostro itinerario.

Cosa vedere nella città vecchia di Gerusalemme

Muro del Pianto

Il sito più sacro al mondo per gli ebrei non può mancare nella lista di cosa vedere a Gerusalemme. Il Kotel, o Muro Occidentale, è ciò che rimane del secondo Tempio distrutto nel 70 d.C. dai romani. Oggi, la parte esterna del muro che sorregge il Monte del Tempio, è suddivisa in un’ala femminile ed una più grande maschile, dove gli ebrei pregano con ipnotici movimenti del capo e inseriscono le loro preghiere nelle piccole fessure che si aprono nel muro. Per cosa pregano qui gli ebrei? Essenzialmente i fedeli chiedono a Dio la riunione di tutti gli ebrei in Terra Santa, la costruzione del Terzo Tempio e l’arrivo del Messia.

Anche i turisti possono entrare ed avvicinarsi al muro, l’importante è ricordare di vestirsi in modo adeguato: le donne devono avere spalle e braccia coperte fino al gomito e le gambe fino al ginocchio, mentre gli uomini devono indossare la kippah. Se non ce l’avete ve ne verrà fornita una all’ingresso.

Particolarmente suggestivo deve essere visitare il Muro del Pianto il venerdì sera in occasione dello Shabbat, quando tantissimi fedeli si riuniscono qui in preghiera per l’inizio del giorno di riposo.

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Monte del Tempio

L’immagine iconica di Gerusalemme, quella da cartolina, che tutti hanno in mente, è scattata proprio qui. Al lato del Muro del Pianto vedrete un lungo ponte in legno – unico ingresso possibile per i non musulmani – che conduce alla cosiddetta Spianata della Moschee. Qui si trovano due degli edifici più sacri dell’Islam: la Cupola della Roccia e la Moschea Al Aqsa – all’interno delle quali appunto possono entrare solamente i musulmani. Allo stesso tempo, il Monte del Tempio – dal 1967 controllato dai palestinesi – rappresenta uno dei luoghi più contesi e dibattuti in Israele perché considerato sacro anche dagli ebrei. Per esempio, la Cupola della Roccia sorge sulla lastra di pietra sulla quale Abramo stava per sacrificare Isacco, ma è anche il luogo dal quale Maometto sarebbe salito in cielo.

Per capire il ruolo cruciale che questo luogo ha per la storia di Israele, basti pensare che bastò una passeggiata sulla spianata da parte di Sharon – allora capo dell’opposizione e dei conservatori israeliani – per scatenare nel 2000 la seconda Intifada che per anni trascinò nel terrore la popolazione.

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Via Dolorosa

La Via Dolorosa ripercorre il cammino che Gesù fece con la croce in spalla fino al Calvario, dove venne crocifisso e morì. Il percorso inizia oggi presso il Lion’s Gate e tocca 10 stazioni – che rappresentano momenti significativi della Via Crucis – abbastanza ben segnalate; vi servirà comunque una mappa per poter capire bene la direzione. L’ultima stazione altro non è che la Basilica del Santo Sepolcro, all’interno della quale si trovano le ultime 5 stazioni.

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Basilica del Santo Sepolcro

La Basilica del Santo Sepolcro, l’ultima tappa della Via Dolorosa, sorge sul luogo identificato come Golgota – o Calvario – cioè dove secondo le scritture Gesù venne crocifisso, morì e risorse. Mi sono ritrovata all’ingresso della Basilica seguendo un percorso casuale, che non conoscevo, ma che vi consiglio: entrate all’interno del Monastero Etiope nei pressi della nona stazione, scendendo delle scale al suo interno uscirete nella piazza antistante all’entrata della Basilica.

La Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme è probabilmente il luogo più spirituale e potente che visiterete in città. Un luogo capace di commuovere anche i più ferventi atei, in un mix di incredulità – di fronte alla cieca devozione dei tanti pellegrini – e di stupore – davanti alla bellezza di affreschi e dettagli.

All’entrata vedrete subito la Pietra dell’Unzione – il luogo in cui il corpo di Gesù venne preparato per la sepoltura – salite poi le scale per la Cappella del Calvario e di nuovo scendete per visitare la Cappella di Adamo, di Sant’Elena e dei Crociati; infine, l’ultima stazione, la Tomba del Santo Sepolcro. Una piccola cappella al centro della chiesa che noterete dalla fila di pellegrini e turisti che pazientemente attendono il proprio turno per entrare nel minuscolo spazio interno per qualche secondo.

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Hurva Square e il quartiere ebraico

Questa piazza è il cuore del quartiere ebraico. Qui vedrete decine di bambini con la kippah correre e giocare dopo l’uscita da scuola, famiglie a passeggio, giovani che consumano un pasto veloce nei vari locali circostanti e fedeli che entrano ed escono dalla grande sinagoga – inaugurata così come la vediamo oggi nel 2010 – che domina la piazza.

Da qui avventuratevi nelle strade circostanti per entrare nel cuore dello shopping del quartiere; troverete un labirinto di eleganti strade al coperto dove gallerie d’arte si alternano a gioiellerie e souvenir di ogni sorta.

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Fuori dalla città vecchia

Monte Sion

Appena fuori dalla città vecchia di Gerusalemme, a sud, oltre la Porta di Sion, si trova questa sorta di villaggio – che mi è sembrato quasi finto per l’atmosfera sospesa che vi ho respirato – dove, a breve distanza l’uno dall’altro – sono racchiusi alcuni tra i luoghi religiosi più conosciuti della città. Per la precisione qui si trovano la Tomba di Re David – eretta dai crociati due millenni dopo la morte del Re – il Cenacolo, cioè la sala in cui tradizionalmente si tenne l’ultima cena e la Basilica e Abbazia della Dormizione – luogo in cui sarebbe morta la Vergine Maria.

È giusto sapere che l’autenticità di questi luoghi, in particolare dei primi due, è molto improbabile.

Da queste parti, fuori dalla Porta di Sion, sotto la strada principale dove sfrecciano le auto, troverete un cimitero abbastanza anonimo: qui si trova la tomba di Oskar Schindler; il Giusto fra le Nazioni la cui storia è stata raccontata dal famoso film di Steven Spielberg. Ricordatevi che il cimitero è aperto solo la mattina.

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Monte degli Ulivi

Ormai fuori dalla città vecchia di Gerusalemme, il Monte degli Ulivi è uno dei luoghi più famosi dai quali ammirare un panorama mozzafiato. Secondo le scritture è qui che il Messia ritornerà nel giorno del giudizio e Dio farà risorgere i morti. Per questo ai vostri piedi noterete un grandissimo cimitero, dove gli ebrei ancora oggi, dai tempi dei tempi, fanno a gara per essere sepolti.

Sul Monte degli Ulivi si trovano vari siti religiosi degni di nota. Alla fine della discesa che costeggia il cimitero, sulla sinistra, troverete per esempio il famoso orto dei Getsemani; il luogo dove Gesù, dopo una notte di preghiere con i suoi discepoli, venne arrestato.

Il Monte del Ulivi può essere raggiunto con una lunga camminata dal centro, oppure con un bus; io ho preso il bus n°275 dalla Porta di Erode.

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Mercato Mahane Yehuda

Sapete già che se c’è una cosa che amo fare quando sono in giro è quella di visitare i mercati del posto. Anche se uno dei più belli rimane quello di Arequipa in Perù, se siete a Gerusalemme non potete perdervi il Yehuda Market; vivace di giorno quanto di sera. Infatti, accanto ai banchi del mercato che vendono frutta, verdure, spezie, pane e dolci tipici, si trovano anche numerosi locali e ristoranti che di sera – al ritmo di musica – accolgono decine di giovani pronti a fare festa. L’offerta culinaria è davvero ampia e sulla via del ritorno verso l’ostello, potrete comprarvi anche un bel cornetto per la mattina seguente.

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Mea She’arim

Se riuscirò, dedicherò un post a parte a questo quartiere fuori dalla città vecchia di Gerusalemme, ma intanto vi accenno qualcosa. Mea She’arim è il quartiere ultra-ortodosso della città, abitato esclusivamente da questa comunità di ebrei (abito scuro, cappello nero e ricciolini). Si tratta di una delle esperienze più interessanti che ho fatto durante questo viaggio, ma un consiglio spassionato che vi do è quello di visitare questo quartiere con una guida. Il quartiere in sé non ha niente di particolare o bello da vedere, ma acquista valore se lo si visita con una persona che vi racconta della comunità e del loro particolare stile di vita. Inoltre gli abitanti del quartiere non sono entusiasti dei turisti in visita, quindi meglio passeggiare per queste vie accompagnati da qualcuno che conosce bene la realtà e parla la lingua per evitare episodi spiacevoli. Qui è come camminare in un altro mondo, con le sue regole ben precise da rispettare: le coppie non possono baciarsi in pubblico o tenersi per mano, e durante lo Shabbat è vietato farsi vedere con uno smartphone in mano.

Da questa visita guidata, organizzata dall’ostello in cui ho dormito, ho imparato davvero tante curiosità e aneddoti su qualcosa di cui non sapevo assolutamente niente.

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Yad Vashem

“Un posto e un nome”, è questo il significato del nome del Museo dell’Olocausto di Gerusalemme. Un’esposizione potente e commovente che ripercorre la storia dell’antisemitismo in Europa e della Shoah; della fuga verso la Terra Promessa, del trauma della sopravvivenza e delle speranze di una vita migliore. Attraverso pannelli esplicativi, oggettistica, arredamento e capi di abbigliamento originali, documenti, fotografie e video… il museo ripercorre la vita di persone e famiglie normali che d’un tratto hanno visto le loro vite stravolte e trasformate nell’incubo peggiore.

Oltre al complesso principale non perdetevi gli altri edifici separati, in particolare il Monumento Commemorativo ai Bambini.

Per arrivare al Yad Vashem prendete la JLR, cioè la metropolitana leggera, e scendete alla fermata Mt. Hertzl. Una volta scesi, attraversate la strada e continuate a camminare sulla sinistra; vi basterà una passeggiata di circa 15 minuti in salita, oppure potete prendere una navetta gratuita che troverete lungo il cammino.

Se state organizzando un viaggio a Gerusalemme i luoghi di interesse da vedere non si esauriscono certo qui; ho tralasciato per esempio la visita di tantissime chiese e sinagoghe che si trovano all’interno della città vecchia di Gerusalemme. Ci vorrebbe molto più tempo! Ma questa lista, secondo me, è ottimo inizio per conoscere una delle città più magiche e affascinanti al mondo.