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Il mio itinerario per vistare Napoli in 3 giorni

Erano anni che desideravo visitare questa città italiana, ma vista la lontananza da casa – e i prezzi dei treni sempre troppo cari – non avevo mai trovato l’occasione giusta.

Finalmente però un Lunedì festivo – il 1° Novembre – mi ha permesso di sfruttare 3 giorni per visitare Napoli.

napoli in 3 giorni

Per quanto nella mia testa avessi sempre immaginato che Napoli mi sarebbe piaciuta, non avevo un’idea esatta di cosa mi aspettasse.

Una volta arrivata, messo piede fuori dalla stazione centrale, essere colpita forte, come uno pugno nello stomaco, da questa città è stato inevitabile. Troppo esagerato parlare di “shock culturale”? Sicuramente, per me, atmosfere e sensazioni che solo in luoghi lontani – fuori dall’Europa – ero riuscita a provare. Un senso di straniamento e fascinazione unico.

Ma veniamo alla pratica: ecco il mio itinerario per visitare Napoli in 3 giorni.

Cosa vedere a Napoli in 3 giorni: giorno 1

Il primo giorno della mia scoperta di Napoli è iniziato piuttosto tardi, cioè verso mezzogiorno. Ma questo è quello che sono riuscita a fare – tralasciando che la prima sosta è stata una pizza all’Antica Pizzeria Da Michele (ma quella del cibo è una storia a parte che vi racconterò in un altro post).

Via dei Tribunali

Una delle vie più conosciute del centro storico di Napoli lungo la quale trovare famose pizzerie, friggitorie, pasticcerie, ma anche botteghe di artigianato locale e piccole sorprese nascoste come un’opera di Banksy in Piazza Girolomini.

banksy napoli in 3 giorni

Duomo

Nei dintorni di Via dei Tribunali una sosta la merita sicuramente il Duomo di Napoli, risalente alla fine del ‘200. È proprio all’interno di questa Cattedrale che tre volte all’anno si ripete il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro.

L’ingresso alla Cattedrale è gratuito mentre è a pagamento quella al battistero.

Murales San Gennaro

Poco distante dal Duomo, affianco alla chiesa di San Domenico Maggiore – precisamente nel quartiere Forcella – si trova una delle opere di street art più famose di tutta la città ed assolutamente da non perdere se visiti Napoli in 3 giorni: il San Gennaro di Jorit.

Via San Gregorio Armeno

Tornando su Via dei Tribunali – all’altezza di Piazza San Gaetano – troverete una stradina stretta attorniata da decine e decine di negozi e botteghe che vendono quasi esclusivamente presepi e statuette. Si tratta di una via famosissima – super affollata nel weekend – che ogni Natale avete visto in qualche servizio al tg dove gli artigiani più famosi vengono intervistati riguardo a quali personaggi dell’attualità abbiano deciso di dedicare una statuetta.

Napoli Sotterranea

Fra i luoghi da vedere a Napoli più famosi c’è il percorso alla scoperta del sottosuolo della città. Un vero e proprio “viaggio nella storia lungo ben 2400 anni, dall’epoca greca a quella moderna, a 40 mt di profondità tra cunicoli e cisterne”. L’ingresso si trova in Piazza San Gaetano 68; mi raccomando, non fate come me che sbagliate ingresso e visitate un’altra cosa: la Neapolis Sotterrata, cioè gli scavi archeologici di San Lorenzo Maggiore al nr. 316 di P.zza San Gaetano. Questo è il sito web del percorso più conosciuto e più completo.

Spaccanapoli

Spaccanapoli è una strada che in realtà è formalmente suddivisa in più vie (Via Benedetto Croce, Via San Biagio dei Librai, ecc.) che però si snodano consecutivamente una dietro l’altra e costituiscono un’unica linea dritta che “spacca” in due il centro storico di Napoli.

Complesso Monumentale di Santa Chiara

Fra le varie cose da vedere nei dintorni di Via dei Tribunali e Spaccanapoli – come la Chiesa del Gesù Nuovo -, sicuramente il complesso di Santa Chiara è tra le tappe imperdibili. All’interno del complesso si trovano una Basilica, un Museo, una piccola biblioteca, degli scavi archeologici, ma soprattutto un bellissimo e scenografico chiostro maiolicato.

chiostro santa chiara napoli
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Cappella San Severo

Tra i must da visitare a Napoli in tre giorni c’è questo luogo sacro custode del famoso Cristo Velato scolpito da Giuseppe Sammartino nel 1753. La statua è celebre per il realismo incredibile del sudario che copre il Cristo morto. Purtroppo io, in realtà, non sono riuscita a visitarla perché i biglietti erano già terminati per tutto il weekend; vi consiglio dunque di acquistare i biglietti prima online.

Via Toledo

Camminando e camminando arriviamo ad un’altra celebre via di Napoli: via Toledo. Shopping e cibo qui vanno a braccetto. Non dimenticatevi di attraversare Galleria Umberto I e di scendere alla fermata della metro Toledo. Si tratta della più famosa stazione della metro napoletana: basta vedere una foto per capire come mai!

Se avete tempo fate comunque un giro sulla Linea 1: sono numerose le “fermate dell’arte” che vedono installazioni d’effetto di artisti italiani e stranieri.

toledo napoli

Maschio Angioino

Camminando in direzione del lungomare troverete Castel Nuovo. Voluto da Carlo I d’Angiò nella seconda metà del 1200, nei secoli questo castello è stato residenza reale e fortezza, ma anche importante luogo di cultura, riferimento per artisti e letterati. Oggi invece è sede del Museo Civico della città.

Piazza del Plebiscito

Ormai al calar del sole siamo arrivati nella piazza più famosa della città. La piazza è circondata da importanti edifici: la Basilica di San Francesco di Paola – affiancata da un lungo colonnato -, il Palazzo Reale e il Teatro San Carlo.

Castel dell’Ovo

Continuando il mio itinerario a Napoli, arriviamo sul Lungomare Partenope, precisamente sull’Isolotto di Megaride; qui si trova Castel dell’Ovo: il castello più antico della città. Oggi il castello è sede della Direzione Regionale per i Beni culturali della Regione Campania.

lungomare napoli in tre giorni

Sul lungomare si conclude questa prima intensa giornata a Napoli. Se arrivate alla mattina, guadagnando così almeno 3 ore rispetto a me, riuscirete probabilmente anche a fare quelle tappe che io non ho fatto: Napoli Sotterranea – quella giusta – e la visita al Cristo Velato.

Cosa vedere a Napoli in 3 giorni: giorno 2

Mercato della Pignasecca

La seconda giornata dei mie 3 giorni a Napoli è iniziata con un’esperienza che quando sono in giro cerco sempre di regalarmi: una visita al mercato cittadino.

Il mercato della Pignasecca si snoda per il dedalo di viuzze che caratterizzano questa zona della città: vicino a Piazza della Carità e a Via Toledo. Qui, fra urla e panni stesi, sono presenti banchi che espongono merce di ogni tipo: pesce, frutta, verdura, ma anche cianfrusaglie di vario tipo e vestiti. Visitare un mercato è secondo me sempre un ottimo modo per avere un’idea della vera anima di un luogo e delle sue persone.

mercato pignasecca napoli

Quartieri Spagnoli

Sicuramente sul podio delle mie cose preferite da visitare a Napoli. I quartieri spagnoli – sorti nel XVI secolo per accogliere le guarnigioni militari spagnole – sono stati a lungo associati solo a degrado e criminalità. Oggi hanno in parte riscattato la loro immagine e sono una delle mete imperdibili per i turisti che visitano Napoli.

In particolare ci sono due vie da percorrere: Via Portacarrese a Montecalvario – soprannominata Vico Totò per la quantità di murales dedicati all’attore – e Via Emanuele De Deo, dove è presente un grande murales dedicato a Maradona con sottostante un vero e proprio santuario dedicato al calciatore.

vico totò napoli da vedere
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Se vi organizzate bene, al contrario di me, nei Quartieri Spagnoli dovete fermarvi a mangiare alla Trattoria Nennella: cibo tipico, prezzi bassi e divertimento assicurato.

Lungomare

Approfittando di quella che almeno inizialmente era una giornata di sole, ci siamo diretti verso il lungomare. Qui abbiamo percorso il lungomare Partenope e il più famoso Lungomare Caracciolo. Con una splendida vista sul Vesuvio, il lungomare di Napoli è letteralmente preso d’assalto nel weekend da persone del posto e turisti.

Il luogo ideale per gustarsi un pranzo vista mare in uno dei famosi locali che qui hanno sede: io ho mangiato la pizza da Sorbillo.

Posillipo

Il lungomare rappresenta anche un ottimo punto di partenza per visitare zone famose a qualche km dal centro, come per esempio Posillipo. Noi infatti abbiamo preso l’autobus nr. 140; ma anche il C21 percorre queste tratte.

La collina di Posillipo è un luogo privilegiato per ammirare la vista sul Golfo e sul Vesuvio; due delle location principali sono Viale Francesco Petrarca e la terrazza di fronte alla Chiesa di Sant’Antonio. Posillipo nasce come un quartiere di pescatori, ma negli anni è diventata una delle zone più eleganti della città. Oltre ai panorami, qui potete visitare il Parco Virgiliano, la Tomba di Virgilio e quella di Leopardi.

napoli in 3 giorni: posillipo

Cosa vedere a Napoli in 3 giorni: giorno 3

Anche l’ultimo dei 3 giorni a Napoli è stato bello intenso e pieno; sono riuscita a sfruttare ogni momento fino a sera visto che il treno di ritorno era alle 20.

Rione Sanità

Insieme ai Quartieri Spagnoli, il Rione Sanità rientra in assoluto tra i luoghi che più ho apprezzato della città. Fino a pochissimi anni fa il rione – luogo di nascita di Totò – è rimasto isolato dalla città; luogo di malavita e di criminalità, oggi piano piano si fa strada tra le preferenze dei turisti ed è al centro di un importante riqualificazione.

Tra le cose da vedere al Rione Sanità:

  • Casa natale di Totò (Via Santa Maria Antesaecula 109)
  • Via Montesilvano (Vicolo Cultura)
  • Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso
  • Palazzo dello Spagnolo
  • Pasticceria Poppella (assaggiare i Fiocchi di neve)
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Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso

Fra le varie cose da vedere a Napoli nel Rione Sanità una menzione speciale la meritano le Catacombe. Prima di tutto perché la visita e il recupero di questi luoghi è dovuto ad un’associazione di giovani – La Paranza – che ogni giorno, con l’aiuto del parroco del luogo, porta avanti una riqualifica di tutto il rione; portare turisti, ma anche napoletani stessi, a visitare di nuovo questo quartiere a lungo tempo abbandonato. è l’obiettivo principale dei ragazzi. L’associazione, con i proventi anche delle visite, conduce progetti a scopo benefico in particolare per i bambini del quartiere.

La visita alle Catacombe di Napoli è un viaggio nella storia più antica della città, ma soprattutto la scoperta di storie, aneddoti, curiosità, un po’ macabre ma di sicuro fascino. Sapete cos’è il rito della scolatura? E come mai si dice “becchino”, o ancora meglio, “schiattamuorto”?

Per visitare le Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso vi consiglio di prenotare la vostra visita sul sito ufficiale; altrimenti è possibile anche recarsi sul posto il giorno stesso, ma non sarete sicuri al 100% che troverete disponibilità nell’orario che più vi aggrada.

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Vomero

La seconda e ultima tappa dei miei tre giorni a Napoli è stato uno dei quartieri più eleganti della città: il Vomero. Sviluppatosi verso la fine dell’Ottocento, il Vomero venne da subito concepito come un quartiere residenziale destinato alle classi alto-borghesi. Passeggiare per le vie principali del quartiere, fra boutique di lusso ed eleganti bar e ristoranti, è come essere trasportati – nel giro di 10 minuti in metro – in una città completamente diversa rispetto a quella che si vede nel centro storico.

Salendo verso la parte più alta del colle potete visitare Castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino. Se non siete interessati a visitare i complessi all’interno, un giro quassù lo merita comunque per vedere l’imponenza degli edifici dall’esterno e per godere di un bellissimo panorama dall’alto su tutta Napoli fino al mare.

Un modo alternativo per arrivare al Vomero è quello di prendere la funicolare e scendere alla fermata Montesanto.

vomero napoli in 3 giorni

Dove dormire a Napoli

Se cercate una soluzione economica mi sento di consigliarvi l’albergo in cui ho soggiornato io: B&B Sweet Sleep. L’hotel si trova a 5 minuti a piedi dalla stazione centrale di Garbaldi; quindi è comodo se arrivate in treno e se pensate di spostarvi in metro durante la vostra permanenza – cosa che succederà sicuramente.

La zona non è delle migliori (i dintorni delle grandi stazioni non lo sono mai), se siete suscettibili forse non fa al caso vostro; ma sinceramente io non ho avuto alcun problema e mai mi sono sentita in pericolo. L’esterno dell’edificio lascia a desiderare, ma dentro il posto è curato e pulito; il personale gentile e disponibile; la colazione abbondante e se è bel tempo potrete gustarvela su una bella terrazza con vista.


I miei tre giorni a Napoli si sono conclusi qui. Manca ancora una bella fetta – e non uso la parola “fetta” a caso – per raccontarvi la mia esperienza in questa città; un prossimo post sarà dedicato a tutto il cibo che ho mangiato!

E voi siete mai stati a Napoli? Vi è piaciuta?