Quest’anno ho letto più che mai e visto che questi libri sono per la maggior parte, se non tutti, dedicati ai viaggi o mete in particolare, ho deciso che potrei parlarvene per darvi qualche consiglio e ispirazione di lettura.
E magari potrei farne un appuntamento fisso anche per i prossimi anni.
Fra lunghi viaggi in bus e metro quando ero a Londra, le lunghe giornate trascorse in spiaggia e i giorni da disoccupata una volta tornata, quest’anno sono riuscita a leggere 17 libri.
Se mi leggete abitualmente alcuni di questi avete avuto già modo di conoscerli nel post dedicato alle letture sui Balcani.
Ma veniamo a noi, ecco qua tutti i libri che ho letto in questo 2018.
1. “Da Via Paolo Sarpi all’Oriente” di Daniele Pezzali
In questo libro l’autore ci racconta la sua storia e di come dall’infanzia trascorsa nella China Town milanese sia passato alla Cina vera per motivi di lavoro. Daniele ci parla della sua gioventù trascorsa a Milano, fra difficoltà economiche e amori, fino ad arrivare alla sua vita quotidiana dall’altra parte del mondo e i vari viaggi intrapresi in questa terra così lontana, cercando di capire questa cultura così diversa, curiosa e talvolta stravagante.
2. “Transmongolica” di Mirko Tavonasis
Il racconto di un lungo viaggio attraverso una delle reti ferroviarie più celebri al mondo e di altri viaggi intrapresi dall’autore successivamente in Cina. Un libro che mette voglia di partire attraverso il resoconto di un viaggio pieno di suggestioni, curiosità ed incontri nella cornice di luoghi spesso poco conosciuti.
3. “El Boligrafo Boliviano” di Silvio Mignano
Questo libro racconta la Bolivia attraverso tanti brevi racconti, esperienze, eventi, tradizioni e incontri che l’autore ha vissuto in prima persona durante i suoi anni di permanenza in Bolivia per lavoro. Si tratta di un buon libro per iniziare ad approcciarsi a questo paese o, come nel mio caso, riviverlo una volta tornati ritrovando luoghi già visti e atmosfere familiari.
4. “Paper Tiger – inside the real China” di Xu Zhiyuan
Questo libro l’ho comprato a Londra in lingua inglese e non so se si trovi in lingua italiana. Nonostante gli argomenti trattati (economia, cultura, società, politica), non è difficile da leggere quindi se volete migliorare la lingua e avete già un buon livello ve lo consiglio anche in lingua originale. Il libro è diviso in tanti brevi racconti che ci parlano dei vari della società cinese. La mentalità, i valori, il rapporto del popolo con la burocrazia e la politica, i giovani, i dissidenti, incontri vari, interviste, viaggi nei luoghi più diversi del paese. Interessante e utile per iniziare a capire qualcosa in più di questo paese e della sua gente.
5. “Acciaio” di Silvia Avallone
Non conoscevo per niente questo libro, infatti mi è arrivato tramite un’iniziativa di scambio libri alla quale avevo presto parte. Il libro è di qualche anno fa ed ha vinto diversi premi. Protagonisti della storia sono Piombino e due ragazzine del posto. A fare da sfondo alle vicende delle belle ragazze è un ambiente degradato, una vita precaria e povera, l’acciaieria della città, una gioventù bruciata priva di stimoli. Tutti mi avevano parlato con grande entusiasmo di questo libro; devo dire che io l’ho letto con trasporto e piacere, ma forse mi aspettavo un pochino di più.
6. “Il secolo cinese” di Federico Rampini
Non è un libro facilissimo da leggere, mi rendo conto che per qualcuno potrebbe risultare anche noioso e pesante e all’inizio avevo paura che potesse essere così anche per me. Questo lo dico perché i temi trattati principalmente riguardano l’economia, il mercato finanziario, le aziende, ecc. ma non mancano storie di uomini e temi più sociali. Io alla fine l’ho letto in un baleno e ve lo consiglio per capire più a fondo la Terra di Mezzo.
Si tratta di un romanzo storico, una saga familiare, che affronta principalmente il periodo dell’occupazione giapponese in Cina ed è ambientato nelle campagne dove appunto cresce in abbondanza la pianta a cui il titolo fa riferimento. Dire che mi è piaciuto è un parolone, sicuramente è una lettura interessante (l’autore è Premio Nobel) che ci fa scoprire tante cose su un periodo storico ben preciso e sullo stile di vita dei cinesi, ma per i miei gusti l’ho trovato eccessivamente descrittivo e un po’ difficile da seguire a causa di una narrazione che intreccia contemporaneamente passati, presenti e futuri.
8. “Bosnia Erzegovina – Viaggio on the road nel cuore dei Balcani” di Simonetta di Zanutto
Conosco virtualmente Simonetta da qualche anno perché ha un bellissimo blog di viaggi dedicato a molte mete insolite. Simonetta vive ad Udine e anche per la sua vicinanza ha affrontato molti viaggi nei Balcani negli ultimi anni. Il suo è un libro dedicato ai luoghi, tanto da poter essere letto come una sorta di guida, ma anche alle persone, alla cultura e alla storia di questo paese ancora non troppo turistico che io ho avuto modo di visitare in un on the road nei Balcani quest’estate.
9. “Maschere per un massacro” di Paolo Rumiz
Il giornalista è stato inviato nella zona proprio durante la guerra dei Balcani e dalle sue riflessioni sul conflitto è nato questo libro che ci svela il dietro le quinte, le bugie, la propaganda, la storia millenaria, i protagonisti, i popoli, le cause e le conseguenze di questa guerra così recente, così vicina e così cruenta. Un libro illuminante non solo per la storia di questa guerra ma per riflettere in generale sulle dinamiche dell’odio e della manipolazione psicologica. Secondo me un libro da leggere obbligatoriamente una volta nella vita.
10. “Dreaming in Chinese – lessons in life, love and learning” di Deborah Fallows
Anche questo libro l’ho letto in lingua originale, cioè in inglese, e non so sinceramente se si trovi in italiano. In libro è scritto da un’americana che vive in Cina e ci racconta del suo approccio con la lingua e di come essa, con tutte le sue differenze dall’inglese, ma in generale dalle lingue occidentali, plasmi anche il carattere, i modi di fare e di concepire la vita da parte dei cinesi. Un punto di partenza inusuale per capire qualcosa in più di una cultura così misteriosa.
11. “Enjoy Sarajevo” di Michele Gambino
In questo romanzo ambientato a Sarajevo per una buona parte, un giornalista italiano ci porta con sé sul campo della guerra nei Balcani, dalla Croazia fino a Sarajevo dove alcuni amici del posto lo attendono a braccia aperte. Il giornalista viene aiutato nella sua impresa di entrare a Sarajevo durante l’assedio da un personaggio un po’ losco, poco chiaro e forse pericoloso. I due ci nascondono qualcosa e piano piano ci verrà svelato di cosa si tratta.
12.“Latinoamericana” di Ernesto “Che” Guevara
Finalmente nel 2018 sono riuscita a finire di leggere questo libro. Avevo iniziato prima di partire per il grande viaggio in sud America ma lo trovavo poco scorrevole e un po’ noioso. Una volta tornata l’ho ripreso in mano e mi sono divertita un po’ di più forse perché di tanto in tanto ritrovato luoghi in cui ero passata anche io. Per chi non lo sapesse, questo libro narra di un viaggio in moto attraverso l’America Latina intrapreso da Che Guevara insieme ad un amico. Tante avventure e pochi soldi.
13. “Addio alle armi” di Ernest Hemingway
Rovistando tra cassetti e vecchi mobili in soffitta ho ritrovato alcuni libri di mia mamma che ho rispolverato e deciso di leggere. Questo libro narra della vicende vissute in prima persona dall’autore durante la prima guerra mondiale sul fronte italiano. Oltre a questo aspetto Hemingway si sofferma anche su sentimenti come l’amicizia ma anche, e soprattutto, sull’amore; nello specifico quello verso un’infermiera accanto alla quale vivrà momenti cruciali e drammatici.
La vita a Mosca e nell’URSS negli anni ’30 attraverso le vicende di un gruppo di giovani alle prese con gli studi, il lavoro, l’amore e la rivoluzione. Per qualcuno di loro la gioventù spensierata finirà presto per essere travolta da una serie di eventi kafkiani che porteranno al confino in Siberia e alla disillusione verso la patria e il sistema.
Una giovane sposa algerina si ritrova intrappolata in un matrimonio infelice e violento con uomo che presto entra a far parte di un gruppo terroristico e che cerca di coinvolgerla nelle attività di supporto alla guerra santa. Una vita in fuga, senza una vera casa, abbandonata da tutti, accompagnata quotidianamente solo dalla paura e da un neonato.
Se siete interessati al Maghreb potrebbero interessarvi anche i libri sul Marocco di cui vi ho già parlato.
16. “L’ombra di Mao” di Federico Rampini
Cosa sappiamo veramente di Mao Tse Tung? La storia lo ha veramente condannato o il giudizio è ancora sospeso? Cosa rimane di quell’epoca e cosa è cambiato? Com’è visto il grande timoniere dai cinesi di oggi? Il giornalista cerca di rispondere a queste domande e non solo attraverso incontri, storie e luoghi.
17. “Uomini senza donne” di Haruki Murakami
Una serie di racconti che hanno come tema centrale l’amore ma più nello specifico la sua fine e la perdita di una donna. Da racconti più lineari e realistici a racconti quasi fantastici e misteriosi. Un libro veloce e scorrevole che è stato un piacere leggere, prima di avventurarmi nei racconti più conosciuti dell’autore.
[…] nel 2018 sono riuscita a leggere 17 libri, quest’anno sono stati 16. Direi che per i miei standard è andata più che bene; […]
Buongiorno Sara, ho visto per caso che hai letto il mio libro 🙂 spero che ti sia piaciuto. Rimaniamo in contatto. Buona serata!
Ciao Daniele! Sì, mi è davvero piaciuto… ho apprezzato molto il tuo racconto 🙂
Ottimi consigli letterari. Credo che inizierò con Murakami e a seguire Hemingway.
Maria Domenica
Grazie mille! Spero che ti piacciano 🙂
Io Sorgo rosso l’ho trovato tremendo… 🙂 un po’ troppo splatter per me è dire che ero partita con le migliori intenzioni. Addio alle armi invece l’ho amato:) Sono curiosa adesso di quel titolo da Paolo Sarpi alla Cina, visto che abito proprio lì vicino. Grazie per i consigli!
Per i miei gusti non è stato troppo splatter, anche se posso capirti, ma pesante e lunghino sí! Leggilo l’altro libro, è molto carino 🙂
Una curiosità : come mai tanto interesse per la Cina?
Bella domanda! Perché doveva essere il mio viaggio di quest’estate, ma poi all’ultimo momento è saltato :/ e il mio ragazzo parla cinese, quindi mi ha trasmesso un po’ la passione 🙂
A me piacerebbe molto leggere “Addio alle armi” e “Sorgo rosso”, credo che siano quelle letture dense di significato a cui spero di dedicarmi di più durante il prossimo anno, tralasciando molti libri che alla fine mi lasciano poco. Murakami è un autore che mi riprometto ogni anno di leggere e non lo faccio mai!
Sono due bei libri, importanti direi, anche se molto diversi. Di Murakami spero di leggere altro presto 🙂