Una gita domenicale sulle sponde di un lago artificiale, al borgo di Isola Santa. Garfagnana è la zona in provincia di Lucca in cui ci troviamo e precisamente siamo nel comune di Careggine.
Il borgo di Isola Santa è una piacevole gita nell’entroterra lucchese, ai piedi delle Apuane, sulle sponde dell’omonimo lago artificiale; qui è possibile scattare belle foto al borgo, in qualsiasi stagione – come vedete dai colori, io ci sono stata d’autunno.
Isola Santa è un punto di sosta per coloro che cercano funghi o che pescano e per gli appassionati di trekking che percorrono sentieri verso le cime delle Apuane; da qui infatti partono diverse escursioni che ad esempio portano al Monte Sumbra o al Gruppo delle Panie: una passeggiata più semplice invece costeggia la sponda destra del lago fino a raggiungere la Pollaccia, seconda sorgente per portata delle Alpi Apuane.
Isola Santa Garfagnana: storia
Circondato da boschi, sentieri e alte montagne, con poco o nessun segnale telefonico, il borgo di Isola Santa ha origini antichissime. L’origine del paese viene fatta risalire alla sua strategica posizione geografica e all’esistenza di un hospitale – di cui si hanno notizie certe dal 1260, ma la cui nascita è sicuramente più antica – che accoglieva i viandanti che attraversavano le Apuane per recarsi dalla Versilia alla Garfagnana o viceversa.
Isola Santa a Lucca ha mantenuto a lungo una posizione molto isolata, cioè fino a quando è stata costruita la strada del Cipollaio (attuale strada provinciale di Valdarni). Punto di svolta nella storia del borgo di Isola Santa è però la costruzione, nel 1949, della diga per lo sfruttamento idroelettrico delle acque della Turrite Secca.
Contestualmente alla costruzione della diga il borgo si spopola piano piano, fino a che a fine anni ’70 gli ultimi abitanti si spostano definitivamente avendo ottenuto il diritto ad un nuovo paese con case sicure e nuove.
Isola Santa Garfagnana: oggi
Di quel piccolo borgo che accoglieva viandanti cosa rimane oggi?
Oggi, del nucleo originario del paese – ormai in parte sommerso dalle acque del bacino artificiale – rimangono una manciata di casette in pietra, con i tetti in ardesia. Protagonista indiscussa del borgo è la Chiesa di San Jacopo, che al momento però non è più utilizzata ed è sconsacrata.
Per molto tempo abbandonato, dal 2000 il borgo di Isola Santa in Garfagnana è soggetto ad un’opera di riqualificazione che lo ha trasformato in un vero e proprio albergo diffuso con la “casa del pescatore”, bar-ristorante per i numerosi pescatori che frequentano la zona.
Il progetto ha avuto sicuramente successo se si pensa a quanto questo paesino sia diventato negli ultimi anni una delle mete turistiche più conosciute della zona – anche sicuramente con il contributo di Instagram.
Inoltre Isola Santa può essere un buon punto di partenza e passaggio per scoprire altri luoghi di interesse della Garfagnana: nella stessa giornata, per esempio, ho visitato anche il meno conosciuto Eremo di Calomini, che si trova lungo la strada provenendo da Lucca.
Come accennato, sono stata qui in pieno autunno e devo dire che è stata una scelta azzeccata. Isola Santa, in questa giornata un po’ grigia, non era presa d’assalto dai turisti, ma sprigionava con tutta la sua magia i suoi colori autunnali. Le acque del lago artificiale, con le sue sfumature verde smeraldo, riflettevano i colori delle foglie gialle e rosse degli alberi circostanti; poi una passeggiata nel borgo per ammirare le casette incantate abbellite da fiori e dettagli unici; casette che mi farebbero venire voglia di sbirciare dentro attraverso la finestra e dove mi immagino signore sorseggiare un tè di fronte al fuoco.
Isola Santa vorrei rivederla in ogni stagione; se già in autunno sembra un paesino incantato, chissà come dev’essere d’inverno ricoperta dal manto bianco della neve!
E voi avete già visitato Isola Santa in Garfagnana?
[…] Per lavoro, ma non solo, ho avuto modo di frequentare Lucca abbastanza spesso e la trovo da sempre una città estremamente vivibile. Nonostante il turismo, la città toscana ha mantenuto negli anni un’autenticità e un attaccamento alle tradizioni – come la presenza di attività locali storiche -che raramente si vedono in altri grandi centri urbani. Ci sono scorci come Piazza dell’Anfiteatro che adoro, i giardini lungo le mura che sono sempre perfetti per una pausa con libro, ristoranti rinomati, palazzi storici da visitare e tutte le comodità di una grande città all’interno di un centro storico ben custodito e poco caotico. E poi Lucca si trova vicino al mare e vicino a bei borghi montani della Garfagnana, come Isola Santa. […]