La Sinagoga di Firenze è uno di quei luoghi della città da visitare almeno una volta, ma allo stesso tempo non è abbastanza conosciuto da rientrare sempre negli itinerari turistici.
Sono stata centinaia di volte a Firenze, abito vicino, conoscevo della sua esistenza, eppure ci sono stata per la prima volta a 28 anni.
Spero con questo post di incuriosirvi e invogliarvi a visitare la Sinagoga di Firenze e il Museo Ebraico annesso.
Sinagoga di Firenze: un po’ di storia
La presenza degli ebrei in città risale a molti secoli fa, anche se, come spesso accaduto per questo popolo, vivevano relegati e fuori dalle mura di Firenze.
L’attuale via de’ Ramaglianti in origine si chiamava via dei Giudei, per esempio, e a fine ‘500 nacque un vero e proprio ghetto nell’attuale Piazza della Repubblica.
A fine ‘800 con l’unione d’Italia gli ebrei godettero finalmente di una piena emancipazione, così come le altre minoranze religiose in questo periodo vissero un momento di maggiore libertà ed espansione.
Sulla scia di questo momento favorevole e la lauta eredità di David Levi, presidente dell’Università Israelitica, la comunità si mosse alla ricerca di un terreno adatto alla costruzione di una nuova sinagoga “degna della città”, così come auspicato e suggerito appunto dal principale benefattore.
Il luogo ideale venne individuato nel quartiere della Mattonaia, nei pressi di Piazza d’Azeglio.
Costruito sulla base dei progetti dell’architetto piemontese Marco Treves, la prima pietra della Sinagoga di Firenze arrivò direttamente da Gerusalemme e venne posta il 30 giugno 1874. L’inaugurazione avvenne invece 8 anni dopo e cioè il 24 ottobre 1882.
Durante la seconda guerra mondiale la Sinagoga stessa visse dei momenti bui insieme alla sua comunità: il tempio venne utilizzato come garage e fu poi minato dai tedeschi in fuga che però riuscirono solo a danneggiarlo.
La storia del periodo è ampiamente descritta ai piani superiori della Sinagoga all’interno del Museo Ebraico.
L’edificio della Sinagoga di Firenze
La Sinagoga di Firenze si contraddistingue in particolare per la sua grande cupola rivestita in rame verde che si staglia sullo skyline della città ed è visibile dai maggiori punti panoramici del capoluogo toscano.
I principali materiali di costruzione sono il travertino bianco e il pomato rosa in uno stile essenzialmente moresco dai richiami fortemente spagnoli. Nelle ricche decorazioni esterne ed interne si ritrovano anche lo stile bizantino e arabo, dove non mancano comunque importanti elementi italiani dati dai mosaici veneziani ma anche da dettagli ed ornamenti curati da maestri artigiani fiorentini.
Uno stile eclettico e colorato che rende la Sinagoga splendente e ancora più suggestiva grazie alla luce soffusa che filtra dalle vetrate policrome.
Visitare la Sinagoga di Firenze mi ha decisamente riportato alla mente la Sinagoga spagnola di Praga, ma un po’ anche le atmosfere del Castello di Sammezzano grazie a questa commistione di stili differenti.
La Sinagoga comprende anche un giardino, un tempo ricco di piante esotiche, dove su una grande lapide sono ricordati i nomi dei 248 ebrei residenti a Firenze ed uccisi da nazisti. Un’altra lapide, più piccola, ricorda invece gli ebrei deportati da Firenze.
Museo Ebraico di Firenze
All’interno della Sinagoga, sviluppato su due piani, si trova anche questo interessante museo che ripercorre la storia della comunità ebraica della città ma che si sofferma anche in generale sui rituali e sulle tradizioni di questa religione.
Al primo piano in particolare troviamo l’esposizione dedicata alle vicende storiche corredata da una bella documentazione fotografica, la Torah e ad altri oggetti importanti simbolo della religione come tessuti ed argenti. Al secondo piano invece si entra nella vita quotidiana dei credenti, scoprendo gli oggetti cerimoniali e gli arredi legati alle festività e ai momenti più significativi della vita ebraica. Il percorso di visita del Museo Ebraico si conclude con una piccola sala dedicata alla memoria dell’Olocausto.
Informazioni utili per la visita della Sinagoga di Firenze
Ecco alcune informazioni utili per la visita.
Sinagoga Firenze orari:
- dal 15 aprile al 14 ottobre: da domenica a giovedì 9:30 – 18:30 – venerdì 9:30 – 17:00;
- dal 15 ottobre al 14 aprile: da domenica a giovedì 10:00 – 17:30 – venerdì 10:00 – 15:00.
Il sabato e in occasione delle festività ebraiche la Sinagoga è chiusa ai visitatori ed è aperta esclusivamente per le funzioni religiose.
Vi consiglio comunque di controllare sempre il sito ufficiale, soprattutto d’estate quando la Sinagoga effettua aperture straordinarie per eventi ed in particolare in alcuni lunedì per delle visite in notturna.
Ogni giorno si può prendere parte anche a delle visite guidate che si tengono ogni mezz’ora:
- dal 1 giugno al 30 settembre: domenica e lunedì dalle 11 alle 18, martedì, mercoledì e giovedì dalle 14 alle 18;
- dal 1 ottobre al 31 maggio: domenica, lunedì e giovedì dalle 10:30 alle 17:30.
Il costo del biglietto è di €6,50 intero e €5 il ridotto.
Se volete concludere la giornata rimanendo in tema, adiacente alla Sinagoga c’è il ristorante ebraico Ruth’s.
Conosco pochissimo Firenze e questa mia mancanza pesa tantissimo sulla voglia di conoscere. Mi segno questo particolare della città toscana per ripercorrere le tracce di un popolo che apprezzo e a cui vorrei approfondirne la conoscenza.
C’è così tanto da scoprire a Firenze che non si smette mai di conoscerla!
Un paio di anni fa sono stata a Firenze: sono passata diverse volte davanti alla Sinagoga ma in orari improbabili e non ho avuto il tempo materiale per visitare con calma il museo. E’ già nella mia wishlist fiorentina per la prossima tappa: devo dire che la sua architettura non passa inosservata!
Pensa che a me non era nemmeno mai capitato di passarci davanti, sono pessima!
Sono stata tantissime volte a Firenze ma non ho mai visitato la sinagoga, pure a me ricorda quella spagnola di Praga per i decori degli interni.
Vero?! Davvero bella e anche la visita al Museo è interessante. Non perdertela la prossima volta in città 😉