Se c’è una cosa che ci spaventa ogni volta che organizziamo un viaggio e compriamo un volo, è proprio arrivare all’aeroporto il giorno della partenza e vedere sullo schermo le parole “in ritardo” o “cancellato”.
Un volo in ritardo o cancellato è probabilmente l’imprevisto più grande che si possa verificare in viaggio. Un imprevisto che crea ansia e può mandare all’aria tutti i piani e le prenotazioni, con conseguente perdita di tempo e di soldi. Noi lo sappiamo bene. Quando eravamo a Parigi, solamente per tre giorni, il giorno stesso in cui siamo atterrati ci è arrivata la comunicazione che il volo di ritorno era stato cancellato. Non c’è bisogno di dire che abbiamo passato i tre giorni a Parigi attaccati al telefono ad attendere email, fare chiamate, cercare di capire qualcosa dei nostri diritti. Se al tempo avessi conosciuto AirHelp il rimborso del volo sarebbe stato tutto molto più semplice. Il portale infatti offre tutta l’assistenza necessaria per poter richiedere il rimborso e il risarcimento giusto senza preoccuparsi in prima persona della burocrazia e delle scartoffie, dando l’opportunità di controllare immediatamente a che tipo di rimborso si ha diritto. Si può addirittura andare indietro di tre anni!
Infatti, spesso non lo sappiamo ma noi viaggiatori fortunatamente siamo tutelati all’interno dell’Unione Europea dal Regolamento (CE) Nº 261/2004, mentre a livello mondiale si applica la Convenzione di Montreal dal 2003.
Nonostante questo, è doveroso fare una specifica: negli Stati Uniti i diritti dei viaggiatori sono minori. Per esempio, in caso di ritardo dei voli l’eventuale diritto al risarcimento è lasciato a totale discrezione delle singole compagnie aeree. L’unico caso in cui i viaggiatori sono tutelati è per i ritardi in pista, cioè quando i passeggeri sono già sull’aereo ma sono bloccati senza decollare. In quel caso allora i viaggiatori hanno diritto a pasti, bibite, accesso ai bagni, assistenza medica, aggiornamenti ogni 30 minuti, e solo superate le 3 ore di attesa la compagnia è obbligata a far scendere i passeggeri. Per quanto riguarda invece la cancellazione del volo negli Stati Uniti nessuna normativa purtroppo garantisce il rimborso del biglietto, al contrario di quello che succede all’interno dell’UE e per i voli internazionali. Anche per quanto riguarda gli imbarchi negati negli Stati Uniti sono tutelati solo i passeggeri dei voli interni operati da compagnie statunitensi e dei voli internazionali che partono dagli USA (per i quali vige la convenzione di Montreal).
Informazioni utili da conoscere
Ritengo indispensabile conoscere alcune regole e casistiche per poter subito farsi un’idea di come agire e un’idea del rimborso a cui si avrà diritto.
Volo in ritardo
Il Regolamento 261 si applica per tutti i voli effettuati dentro l’UE e per i voli che partono dall’UE e hanno destinazione extraeuropea; mentre per i voli che partono dall’area extra UE ma hanno destinazione dentro l’UE, il regolamento si applica solo se la compagnia è europea.
In questi casi il regolamento prevede:
- risarcimenti in caso di ritardo superiore alle 3 ore e non a causa di eventi eccezionali (atti di terrorismo);
- €250 per tutti i voli con tratta pari o inferiore a 1500km; €400 per voli interni all’UE con tratta superiore a 1500km; €400 per voli al di fuori della UE fra i 1500 e i 3500km; €300 per tratte intracomunitarie superiori ai 3500km se il ritardo è fra 3 e 4 ore, €600 se è maggiore di 4 ore.
Per quanto riguarda i voli negli Stati Uniti e internazionali la legislazione non offre molte protezioni e varia da paese a paese.
Volo cancellato
Per i voli ai quali si applica il Regolamento 261 non si ha diritto al rimborso se la compagnia ha notificato con 14 giorni di preavviso o in caso di “circostanze straordinarie”; nello specifico non si ha comunque diritto ad un rimborso se: la compagnia ti avvisa fra i 7 e i 13 giorni di preavviso e ti offre un volo alternativo che parte non più di due ore prima e che arriva meno di 4 ore dopo rispetto al volo originale e se la compagnia ti avvisa con meno di 7 giorni di preavviso e ti offre un volo alternativo che parte non più di un’ ora prima e che arriva meno di 2 ore dopo il volo originale.
Anche in caso di volo cancellato il risarcimento può oscillare tra i 200 e i 600 euro, con alcune discriminanti e ulteriori diritti come quello all’assistenza.
Consigli
Ecco i più importanti consigli per non farsi fregare dalla compagnie e non rinunciare ai propri diritti:
- diritto al rimborso o ad un volo alternativo: oltre il risarcimento stabilito dal CE 261, se il ritardo accumulato è superiore alle 5 ore;
- diritto a cibo e bibite a partire da 2 ore di ritardo;
- esigere informazioni dettagliate sulla causa del ritardo o della cancellazione;
- non firmare o accettare offerte che possono invalidare i tuoi diritti: ad esempio viaggi futuri o altre compensazioni;
- conservare le fatture e gli scontrini di eventuali spese extra sostenute durante il ritardo. Nel caso dei voli internazionali c’è la possibilità di recuperarle;
- chiedere alla compagnia che ti paghi una stanza in un hotel se devi passare la notte per aspettare il volo alternativo.
Insomma, la prossima volta che vi capiterà un problema in aeroporto starete più attenti?
Il post è stato scritto in collaborazione con gli esperti di AirHelp
Per chi viaggia queste informazioni per voli cancellati sono molto importanti. Anche nei mezzi di informazione come tv e radio dovrebbero far girare di più notizie come queste, molto utili soprattutto ora che si viaggia molto di più.
Grazie
È bene conoscere i nostri diritti…
Un articolo utile e importante, mi mancavano tutte queste info!!
https://julesonthemoon.com/
Grazie 🙂 mi fa piacere!