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Una delle mete più famose di un classico viaggio in Turchia sono le terme naturali di Pamukkale: cosa vedere e come arrivare al celebre “castello di cotone”.

Cosa sono piscine naturali di Pamukkale

Pamukkale si trova nel sud-ovest della Turchia, ed è uno di quei posti che – visti in foto – sembrano usciti da una cartolina… ma esistono per davvero! Quella che può sembrare neve o, appunto cotone, è in realtà roccia calcarea. Per essere precisi, si tratta di travertino, un tipo di pietra che si forma quando l’acqua ricca di calcio sgorga dalle sorgenti termali e si raffredda all’aria. Col tempo, questo processo ha creato delle terrazze bianchissime a gradoni, dentro cui l’acqua si raccoglie formando delle piccole piscine naturali di colore turchese.

Le piscine non sono tutte accessibili per motivi di conservazione, ma c’è una parte aperta al pubblico dove si può camminare a piedi nudi e, volendo, mettersi a mollo. In ogni caso, è un’esperienza abbastanza unica — anche se forse non così “magica” come spesso viene descritta online. Il caos nelle ore centrali e in alta stagione è piuttosto snervante e i set messi in piedi dalle influencer che si sparano pose tutti “in tiro” rovinano un po’ l’atmosfera. Vedere il sito di Pammukale vale comunque la pena, ma ecco sappiate che le foto eteree e immacolate che si vedono online (e anche in questo post) non rendono del tutto la realtà: si tratta comunque della rappresentazione di un pezzo della “realtà”, dalla quale viene tagliata fuori la confusione e la gente.

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Come arrivare a Pamukkale

La città più vicina per visitare Pamukkale è Denizli. In città si trova anche un aeroporto dove arrivano voli low cost dalle maggiori città turche; dall’aeroporto poi si può arrivare a Pamukkale in circa un’ora con minibus oppure taxi.

Un’altra opzione, economica anche se impegnativa per la lunghezza, è il pullman. Da Istanbul, Ankara, Izmir o Goreme (città base per visitare la Cappadocia) ci sono bus notturni che arrivano direttamente a Denizli. Sono comodi, abbastanza puliti, e se viaggi da solo possono essere un buon modo per risparmiare una notte di alloggio. Il biglietto si può prenotare anche online (compagnie come Metro Turizm o Pamukkale Turizm funzionano bene) e i prezzi sono accessibili: ad esempio, da Goreme (circa 11 ore di viaggio) il biglietto costa circa €21. Una volta arrivato a Denizli, dalla stazione dei bus partono continuamente i dolmuş (minibus condivisi) per Pamukkale; oppure puoi prendere anche un taxi: il tragitto dura circa 20-25 minuti.

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Arrivare in autonomia con un autobus notturno vi permette anche di arrivare al sito di Pamukkale la mattina molto presto così da evitare le grandi folle e godervi pure l’alba (il sito apre alle 06:00 nel periodo estivo). Sicuramente una soluzione stancante, ma probabilmente la migliore per ottimizzare i tempi e godervi la visita al meglio.

Personalmente, gli ultimi giorni del mio viaggio in Turchia, ho soggiornato nella cittadina costiera di Kuşadası e da qui mi sono mosso con tour guidati di un giorno sia per la visita di Efeso che, appunto, per quella di Pamukkale (a circa 2 ore di distanza).

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Informazioni pratiche per visitare Pamukkale

Il biglietto di ingresso per entrare alle piscine di Pamukkale e al sito archeologico di Hierapolis costa €30, se acquistato singolarmente. Altrimenti, se fate bene i vostri conti, potreste acquistare il Museum Pass all’interno del quale potete includere l’ingresso a vari siti e musei in tutta la Turchia.

Le entrate al sito sono due:

  • North Gate: l’entrata principale che apre alle 8 del mattino. Da qui si può ammirare il panorama dal basso e risalire fino in cima.
  • South Gate: l’entrata che si trova sopra le piscine naturali e che alle 06:00 del mattino (nel periodo estivo).

Visitare le terrazze e le piscine di Pamukkale

La parte più importante della visita di Pamukkale è quella alle terrazze con le piscine naturali: queste non sono tutte e sempre piene d’acqua, quelle che lo sono cambiano a seconda del momento della giornata e della stagione. Questo succede perché c’è un sistema di rotazione pensato per proteggere il sito e inoltre una parte dell’acqua termale viene deviata per usi quotidiani della comunità locale. Vi consiglio di esplorare un po’ tutto il sito e le terrazze per riuscire a trovare qualche angolo meno affollato; mi sembra che spostandosi verso la zona del parco archeologico la situazione migliori.

Oltre alle famose terrazze, nella parte superiore, ci le cosiddette piscine di Cleopatra: leggenda vuole che fu Marco Aurelio ad averle donate alla regina egiziana. Per poter fare il bagno anche qui è necessario pagare un supplemento di 50 lire turche.

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Visitare il sito archeologico di Hierapolis

Hierapolis è un’antica città greco-romana situata proprio sopra le famose terrazze di travertino di Pamukkale. Fondata nel II secolo a.C. il sito era già conosciuta proprio per le sue sorgenti termali e le loro proprietà curative. Hierapolis, che in greco vuol dire “città sacra”, è caratterizzata da una strada principale (la plateia) che attraversava la città da nord a sud e attorno alla quale si sviluppavano case ed edifici pubblici: ad esempio la Porta di Frontino, il Ninfeo dei Tritoni, la Cattedrale e il Santuario di Apollo. Molti edifici vennero costruiti dopo che la città venne colpita da un forte terremoto nel 60 d.C. La zona purtroppo è sempre stata soggetta a forti eventi sismici e per questo Hierapolis fu di nuovo colpita da un terremoto nel IV secolo. Ampliata nel periodo bizantino, Hierapolis divenne un centro cristiano importante: qui sembra sorgere il Martyrion di San Filippo, cioè un edificio a pianta ottagonale costruito in onore dell’apostolo Filippo che si crede sia stato martirizzato in questa città. A causa di un nuovo terremoto, alla fine del VI secolo la città si ridusse a un piccolo centro agricolo.

Tra tutte le rovine oggi visitabili sul sito, il teatro (edificato nella tarda età ellenistica) è sicuramente quello che colpisce di più. Inoltre, questo sito è stato riportato in vita grazie al lavoro della Missione Archeologica Italiana a partire da fine anni ’50.

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Pamukkale è turistica, caotica, forse non all’altezza delle aspettative se visitata in alta stagione e nelle ore di punta; ma secondo me è una tappa che ha senso inserire in un viaggio in Turchia. Se si visita Pamukkale con le aspettative giuste, farai una bella esperienza e ne varrà la pena.