Per la mia seconda volta in Sicilia, dopo aver visitato Catania e dintorni nel 2020, ho scelto di fare un lungo weekend per visitare Palermo e dintorni. Ecco qui il mio itinerario a Palermo e alcuni consigli per muoversi senza auto.
In questi 4 giorni, così come la prima volta, mi sono mossa nei dintorni di Palermo con i bus e con i treni. Quindi, anche se sicuramente muoversi con i mezzi pubblici in Sicilia non è la soluzione ottimale non è nemmeno impossibile; soprattutto se viaggiate in bassa stagione e non dovrete fronteggiare certo le folle estive.
Cosa vedere in quattro giorni a Palermo e dintorni? Io ho suddiviso così i miei giorni: 2 a Palermo, 1 a Mondello e 1 a Cefalù. Un’alternativa potrebbe essere anche quella di dedicare un giorno solo alla visita di Palermo e nel restante giorno visitare Monreale.
Cosa vedere a Palermo in due giorni
Se si studia bene, una città come Palermo potrebbe essere vista anche in un giorno solo se avete poco tempo. Ma per godersela per bene, visitare i principali luoghi di interesse, vedere i mercati più famosi tutti nelle ore migliori, provare tutto il cibo che c’è da assaggiare, due giorni per vedere Palermo sono necessari.
Itinerario a Palermo di due giorni
Ecco il mio itinerario del primo giorno a Palermo:
- Monastero di Santa Caterina: visto che la mia prima giornata è iniziata di mattina presto, la prima tappa è stata questo bellissimo monastero del quale potete visitare sia l’interno che i tetti (biglietto completo €10), ma dove soprattutto si trova un’antica e famosa pasticceria all’interno dello scenografico chiostro. Non perdetevi un cannolo da godervi con vista per €3.50.
- Cattedrale di Palermo: la fila per salire sui tetti mi ha fatto desistere, ma sono sicura che ne valga la pena. Anche se secondo me, soprattutto con una giornata di sole, questa cattedrale dà il meglio di sé all’esterno; sembra di essere trasportati in Andalusia e nel giardino intorno ci sono anche spazi per sedersi e ammirarla con tutta calma.
- Giardini Villa Bonanno: proseguendo lungo Via Vittorio Emanuele, si arriva ai giardini pubblici di Villa Bonanno dove poter fare una pausa godendosi il verde.
- Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina: proprio davanti ai giardini si trova il Palazzo Reale con uno dei must da vedere a Palermo, cioè appunto la Cappella Palatina. Il biglietto completo per visitare la Cappella, gli appartamenti reali e i giardini (acquistabile sul posto poco fuori dall’entrata, davanti ai giardini) ha un costo di €15,50.
- Ballarò: a questo punto, prendendo Via Porta di Castro, dirigetevi verso uno dei quartieri più iconici di Palermo. Questo quartiere con il suo famosissimo e vivace mercato è diventato il mio preferito. Le sue strade sono caratteristiche e devo dire che non le ho trovate nemmeno affollate; quindi meritano un giro senza meta, godendosi anche varie decorazioni e opere d’arte che le caratterizzano. Il mercato poi è un vero caos! La confusione vi catturerà e qui potrete mangiare presso uno dei tanti banchi qualche piatto tipico siciliano: io ho optato per un sostanzioso “pane e panelle” con crocché.
- Piazza Bellini e Fontana Pretoria: a questo punto sono tornata verso il punto di partenza e ho visto due dei luoghi più famosi della città.
Itinerario a Palermo del secondo giorno:
- Il Capo: la zona del Capo è un altro di quei quartieri di Palermo da visitare principalmente per il suo mercato, più piccolo di Ballarò ma forse più tradizionale. Inoltre, esplorate tutte le viuzze nei dintorni; in particolare, intorno a Via dei Carrettieri troverete tantissima street art.
- Muro della legalità: murales lungo circa 70 metri e alto 2 e mezzo, in via San Gregorio, che omaggia le vittime della mafia con loro ritratti e citazioni.
- Teatro Massimo: giusto un passaggio da fuori per vedere il più grande edificio teatrale lirico d’Italia e uno dei più grandi d’Europa.
- Via Maqueda: una lunga via dalla quale vi consiglio di passare di sera visto che l’attrazione principale sono i tantissimi ristoranti e locali dove mangiare.
- Piazza San Domenico: attraversando Via Roma, ecco un’altra delle piazze più importanti da vedere a Palermo. Vi consiglio di salire (gratuitamente) sulla terrazza della Rinascente per godervi al meglio la vista sulla Chiesa.
- Vucciria: proprio da San Domenico si apre l’ultimo dei tre mercati famosi di Palermo.
- Quattro Canti: di nuovo dall’altra parte di Via Roma, in un’altra delle strade più frequentate della città (Via Vittorio Emanuele) si trova questo incrocio, una piazza ottagonale che divide la città in quattro parti.
- Piazza d’Aragona: una piazzetta piccola e poco conosciuta che però io ho trovato ricca di fascino. Ci sono molti locali nei dintorni e qui ho mangiato (benissimo) da Ojda.
- Orto Botanico: forse non uno dei luoghi più conosciuti a Palermo, ma io ritengo che meriti assolutamente una visita. Un’oasi di relax, un giardino con serre e piante incredibili e un bar con posti all’esterno dove potersi riposare.
- Murales Falcone e Borsellino: andando verso il mare, in Via Mura della Lupa, si trova il famosissimo murales che ritrae i due famosi giudici uccisi dalla mafia.
Spero di non essermi dimenticata niente in questo itinerario per visitare Palermo.
Visitare Cefalù e Mondello
Gli altri due giorni durante il mio weekend lungo a Palermo e dintorni li ho dedicati a due tappe dove ho potuto fare il bagno (anche se era inizio Novembre) in un mare così turchese che erano secoli che non vedevo.
Mondello è la principale e più frequentata spiaggia di Palermo. Non oso immaginare quanto sia affollata d’estate, ma in bassa stagione è davvero un posto incredibile dove rilassarsi e godersi il sole. Viaggiando appunto da sola e non avendo l’auto, ho raggiunto Mondello con i bus e tutto sommato è andata molto bene. A parte il primo che era veramente affollato, i bus sono passati in orario e in poco più di mezz’ora ero a destinazione. Dal centro di Palermo ho preso il bus nr. 101 e poi ho cambiato a Libertà Croci per prendere l’806 che vi porta proprio di fronte alla spiaggia. Oltre alla spiaggia a Mondello non aspettatevi di trovare molto altro se non una piazzetta.
Per visitare, invece, Cefalù ho preso il treno da Palermo Centrale che in circa 50 minuti (per €7,10) mi ha portato a destinazione. A Cefalù vi consiglio di salire in cima ai resti delle mura e della rocca, perché da qui si gode di uno dei panorami più belli mai visti. Seguite le indicazioni che trovate in paese e vi ritroverete al punto di accesso dove pagare €5 per la salita. Il percorso è tosto anche se non difficoltoso, sono però certamente consigliate scarpe da ginnastica o sandali da trekking, non le infradito! Il resto della giornata ho semplicemente passeggiato per il centro storico, ma soprattutto anche qui mi sono goduta lo splendido mare. Sull’ora del tramonto, che a Novembre era davvero presto, mi sono diretta verso il Molo dal quale, secondo me, si gode della miglior vista sulla baia che a quell’ora si tinge d’oro.
Se volete stare un giorno in meno in città, o comunque avete più tempo, una delle gite da Palermo più consigliate è anche quella Monreale.
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