santiago del cile itinerario nella storia

Viaggiare in Cile e in particolare visitare Santiago del Cile significa essere testimoni di una storia recente dura e terribile.

Se fin da piccoli siamo stati abituati alle parole dei nostri nonni sulla dittatura e sulla guerra, qui potremmo ascoltare direttamente quella dei genitori o di fratelli maggiori che sono stati testimoni del periodo più buio della storia del Cile.

La dittatura di Augusto Pinochet infatti si è insediata l’11 settembre 1973, con un colpo di stato che ha visto il presidente in carica Salvador Allende uccidersi nel Palacio de la Moneda, ed è terminata solamente nel 1990. Sono quindi ancora tantissimi coloro che hanno vissuto in prima persona certe atrocità, sulla propria pelle o su quella dei propri cari che sono i famosi desaparecidos.

Durante la dittatura di Pinochet sono migliaia le persone fatte scomparire, detenute illegalmente, torturate ed uccise. Alcuni di loro sono sopravvissuti, di altri sono stati ritrovati i resti, ma di tantissimi di loro si sono semplicemente perse le traccie, mai più ritrovati, desaparecidos per sempre. Forse gettati in oceano o nelle bocche dei vulcani.

manifesti Santiago

A Santiago del Cile sono numerosi i luoghi che potete visitare se siete appassionati di storia. Ecco il nostro itinerario a Santiago del Cile sui luoghi della storia.

Santiago del Cile: itinerario sui luoghi della storia

Palacio de la Moneda

Il famoso Palazzo Presidenziale è tristemente noto, nel periodo storico di cui stiamo parlando, per essere stato bombardato l’11 settembre 1973 durante il colpo di stato militare. I bombardamenti, da terra e da cielo, lasciarono segni profondissimi nella struttura, soprattutto interna, ma venne poi fedelmente ricostruito con un’opera di restauro completata nel 1981.

Durante il colpo di stato all’interno del Palazzo si suicidò il Presidente in carica Salvador Allende, primo presidente socialista al mondo democraticamente eletto. Il colpo di stato fu appunto orchestrato, con l’aiuto degli Stati Uniti, per allontanare la paura di un’espansione comunista nel continente americano.

Il Palacio de la Moneda di Santiago del Cile può essere visitato prenotando la visita con almeno una settimana d’anticipo. Questo si può fare compilando un modulo online.
Purtroppo noi non ce ne siamo ricordati in tempo e addio visita!

Londres 38

Londres 38 è proprio l’indirizzo di questo edificio nel centro di Santiago, a pochi passi dal Palacio de la Moneda. Questo luogo era un centro clandestino di detenzione e tortura. Oggi, questo spazio della memoria può essere visitato gratuitamente in maniera libera o con una visita guidata ad orari prestabiliti che potete trovare sul sito ufficiale.

londres 38 Santiago del Cile

L’immobile venne utilizzato fra settembre 1973 e la fine del 1975 dalla DINA (Direzione di Intelligence Nazionale), la polizia segreta del regime. In questo periodo si stima che qui vennero detenute circa 2000 persone; la maggior parte di loro aveva meno di 30 anni e sono incluse anche donne, due delle quali erano incinte.

Dopo la fine della dittatura sopravvissuti, parenti delle vittime e gruppi a sostegno dei diritti umani hanno reclamato il sito che nel 2005 finalmente venne riconosciuto come monumento storico. Dei 4 maggiori centri di detenzione in Santiago del Cile, questo è l’unico che non è stato distrutto ma recuperato interamente come luogo della memoria.

Cementerio General

Se siete mai stati a Parigi e avete vistato il cimitero di Père-Lachaise vi accorgerete che questo cimitero gli assomiglia molto. Grandissimo, con tanto di vie al suo interno, con monumenti e vere e proprie opere d’arte a sovrastare le tombe dei personaggi più importanti. All’ingresso troverete una mappa con indicate tutte le personalità più importanti che qui vi sono sepolte, fra tutti gli ex presidenti del Cile.

La tomba più famosa che qui si viene a visitare è quella di Salvador Allende, che si trova all’interno della cappella di famiglia sovrastata da un imponente struttura che non passa proprio inosservata.

Oltre alla tomba di Allende al Cementerio General di Santiago del Cile qui si trova il Memorial del Detenido Desaparecido y del Ejecutado Político. Un enorme memoriale dove si trovano incisi tutti i nomi dei desaparecidos e piccoli memoriali personali per alcuni di loro.

monumento desaparecidos Santiago del Cile

Museo de la Memoria y los Derechos Humanos

Scendendo alla fermata della metro Quinta Normal dal lato di via Matucana vi troverete davanti questo grande complesso inaugurato nel 2010. L’ingresso è gratuito, solo l’audio-guida costa 2000 pesos.

Lo scopo principale di questo museo è quello di mostrare la vita dei cittadini e la privazione dei loro diritti all’epoca della dittatura di Pinochet. Qui si trovano testimonianze video e fotografie del giorno del Golpe, del Palacio de la Moneda che viene distrutto dai bombardamenti e le voci e le storie di chi si trovava all’interno del palazzo ed ha visto magari con i propri occhi anche il cadavere di Allende. Potete leggere pagine di vecchi giornali, nazionali e internazionali, documenti del regime e interviste al dittatore. Il periodo che si analizza in particolar modo è quello che appunto va dal 1973 al 1990, con tanto di immagini e video dei festeggiamenti nelle strade di Santiago nei giorni in cui è ormai chiaro che il regime cadrà di lì a poco.

Uscendo dal museo, la visita prosegue con una sala vicino alla caffetteria dedicata al coinvolgimento della Cia e degli Stati Uniti nel Golpe del 1973 con tanto di documenti ufficiali ormai dissecretati.

Villa Grimaldi | Parque por la Paz

“Quando circondarono la casa in cui stavo, mi resi conto che non ero preparato. Invece avrei dovuto esserlo, militavo nel Mir. Mi caricarono su un’auto e mi portarono a Villa Grimaldi. Mi interrogarono e torturarono. A qualcuno mettevano la catena ai piedi, lo buttavano per terra e gli passavano sopra con la camionetta. Tutti noi ci chiedevamo come potessero, queste persone, tornare a casa dalle famiglie, e il giorno dopo venire a torturarci” – Hernán Plaza, sopravvissuto.

villa grimaldi Santiago del Cile

Villa Grimaldi, così come Londres 38, è uno degli altri luoghi di prigionia e tortura che si trovano a Santiago. Questo luogo però, al contrario dell’altro, è in zona più defilata rispetto al centro e permetteva così alla polizia segreta della DINA di far scomparire più facilmente i detenuti. Inoltre il centro si trova vicino all’aeroporto dal quale partivano gli elicotteri pieni di prigionieri per essere gettati nell’oceano.

La Villa venne espropriata dal regime nel 1973 quando era un ristorante e luogo di incontro per intellettuali e artisti dell’epoca.

Come quasi tutti gli altri luoghi di detenzione anche Villa Grimaldi venne distrutta dai militari dopo la fine della dittatura, ed oggi è stato trasformato in un parco con targhe commemorative, monumenti e installazioni come il giardino di rose dedicato alle donne rimaste vittime nella villa. Per la visita si può richiedere gratuitamente un’esaustiva audio guida che vi spiegherà come venivano utilizzati i vari luoghi in cui la villa era suddivisa.

Il Parque por la Paz si trova lontano dal centro ma è facilmente raggiungibile scendendo a Plaza Egaña con la metro e prendendo poi il bus D09.

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Che la questione sia recente, non risolta e che sollevi ancora gli animi di molte persone è ben visibile camminando per la città. Sono numerosi infatti i murales o i manifesti che ritraggono Salvador Allende o che invocano giustizia e verità per i desaparecidos.

Ed è incredibile ma vero come esistono ancora molte persone che ritengono tutta la questione dei desaparecidos una menzogna e che sostengano che Pinochet abbia fatto del bene al Cile. Abbiamo conosciuto e chiacchierato a lungo con la figlia di un importante desaparecido e lei stessa ci ha detto di come a volte alla domanda “tuo padre?” menta sulle ragioni della sua morte inventandosi qualche malattia che se lo è portato via. Non si può mai sapere con chi si ha a che fare e a volte rispondere che il proprio padre è una delle tante vittime della dittatura potrebbe anche crearti problemi nei rapporti di lavoro.

Le vittime sono quasi costrette a nascondersi e vergognarsi mentre i responsabili sono rimasti impuniti per anni o per sempre, morendo di vecchiaia prima che i processi si concludessero.