Locandina

Per l’ottava edizione il Festival dell’Oriente torna nella sua sede originaria, e cioè Carrara.  Il 31 ottobre, il 1° e il 2 novembre è stato possibile immergersi all’interno di tante diverse culture, tutte in una volta. Durante la tre giorni del Festival dell’Oriente i visitatori sono potuti entrare in contatto con le culture e le tradizioni di paesi come India, Cina, Giappone, Thailandia, Indonesia, Marocco, Filippine, Malesia,Vietnam, Mongolia, Nepal, Birmania, Cambogia e altri ancora.

Leone

La struttura fieristica che ospita il Festival dell’Oriente si estende su 95000 metri quadri ed è difficile stare dietro a tutto quello che c’è da vedere. I padiglioni si possono visitare anche dieci volte, ma ci sarà sempre e comunque qualcosa che ti sarà sfuggito.

Bodypainting

Workshop di scrittura

Nei padiglioni è possibile districarsi tra bazar, stand, ristoranti tipici, dimostrazioni di arte, pittura, danze, musica, scrittura e partecipare a brevi corsi (campane tibetane, calligrafia giapponese, creazione e cura bonsai). Un intero padiglione è dedicato a tornei di varie arti marziali e di pugilato, dai bambini agli adulti professionisti, provenienti da tutto il mondo. Per chi invece ha voglia di relax, in un’altra area è possibile sperimentare in prima persona discipline tradizionali e terapie olistiche: meditazione, yoga, ayurvedica, theta healing, reiki, massaggi di ogni tipo, tai chi chuan, shiatsu eccetera eccetera.

Contest di pittura

Gli spettacoli principali del Festival dell’Oriente si sono svolti dalla mattina alla sera su di un palco: si è potuto assistere all’esibizione di una famosa cantante lirica giapponese e di una cinese, alle tradizionali danze orientali,  all’esibizione del primo sciamano italiano, la performance del gruppo Gatka del Punjab e coreografie direttamente dai film di Bollywood.

Danze orientali

Nelle sale convegni ai piani superiori sono stati organizzati tantissimi incontri dedicati ai più svariati temi, dalla medicina orientale, al cibo, al teatro. Personalmente ho seguito l’incontro dal titolo “Mongolia, sguardi e orizzonti lontani”, tenuto da Davide Pianezze fotografo free-lance e insegnante di fotografia presso la Nikon School. Davide ci ha mostrato i suoi scatti migliori di un lungo viaggio in Mongolia, paesaggi verdi, monasteri e i volti degli abitanti. E’ stato veramente bello e suggestivo partecipare a questo incontro.

Non ero mai stata al Festival dell’Oriente, e anche se non è ovviamente un modo particolarmente efficace per conoscere davvero altre culture, è comunque un modo per passare una giornata diversamente, un’esperienza divertente per assaggiare piccoli frammenti di culture lontane che purtroppo potremmo non avere comunque la possibilità di conoscere da vicino al 100%.

E voi ci siete mai stai al Festival dell’Oriente? Vi è piaciuto?