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Sucre è abbagliante, lontana dall’immagine che si può avere di questo paese, pulita, ordinata, meno trafficata, elegante e nobile. Sucre è la città bianca della Bolivia, così come Arequipa lo è per il Perù. Ma cosa vedere a Sucre?

Aldilà dei vari luoghi di interesse io ho amato girare senza meta in questa città e fotografare ogni suo scorcio perché Sucre è una città estremamente fotogenica!

Forse vi siete anche chiesti: qual è la capitale della Bolivia? Sucre o La Paz? Bene, vi dico che a dispetto di quello che la maggioranza della persone possa pensare Sucre è la capitale della Bolivia, almeno quella costituzionale, perché il potere legislativo ed esecutivo rimangono a La Paz. Sucre rispetto a La Paz è proprio un altro mondo ma in maniera diversa sono entrambe molto affascinanti.

Per i molti che vedo spesso preoccupati per il mal di montagna, vi dico che Sucre si trova ad un’altitudine di 2.750 metri sul livello del mare mentre La Paz si trova a più di 3600 metri.

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Un consiglio su cosa vedere a Sucre: non affidatevi agli orari di apertura e chiusura dei luoghi da vedere a Sucre indicati sulle guide perché sembrano essere molto variabili. Dovete andare un po’ a tentativi, almeno noi abbiamo fatto così. Solo la Casa de la Libertad ha degli orari ben precisi e rintracciabili, potete infatti trovarli sul sito ufficiale. Per quanto riguarda le altre cose da vedere a Sucre noi abbiamo riscontrato qualche difficoltà: tanti luoghi erano in ristrutturazione, altri aprono solo 2-3 giorni a settimana e in orari ben precisi, altri non si capisce bene. Insomma non demordete, chiedete in giro, bussate alle porte, suonate ai campanelli 🙂

E ora veniamo a cosa vedere a Sucre in Bolivia. Intanto però vi tornerà utile sapere che Sucre è abbastanza piccola e i maggiori luoghi di interesse si possono visitare girando per la città a piedi.

Cosa vedere a Sucre

  • Casa de la Libertad

Il grande palazzo che ospita quello che oggi è un museo era un ex convento gesuitico, diventato poi sede del primo governo indipendente e famoso per ospitare la sala in cui nel 1825 fu firmata la dichiarazione di indipendenza della Bolivia.

La visita alla Casa de la Libertad può essere fatta liberamente o con la guida, in spagnolo e in inglese. Vi consiglio appunto di visitarla con l’aiuto di una guida, che vi racconterà tutto quello che è successo in queste stanze, la vita dei personaggi più famosi della storia boliviana e tante interessanti curiosità. L’entrata, anche con la guida, costa 15 bolivianos.

All’interno si trovano riproduzioni della carta della dichiarazione di indipendenza.

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La sala in cui nel 1825 fu firmata la dichiarazione di indipendenza della Bolivia, con al centro la riproduzione della dichiarazione di indipendenza.
  • Cattedrale di Nostra Signora di Guadalupe

Sempre in Plaza 25 de Mayo si trova la Cattedrale di Sucre dedicata a Nostra Signora di Guadalupe. Purtroppo quando eravamo noi a Sucre la Cattedrale stava subendo una grande opera di restauro e non era possibile visitarla. Così almeno abbiamo capito noi dalle informazioni frammentarie che siamo riusciti a captare in qua e là.

Appena svoltate l’angolo della piazza per entrare in Calle Ortiz, dopo il cancello dell’entrata, si trova una piccola porticina dove ha sede il Museo Ecclesiastico al quale potete chiedere informazioni riguardo l’apertura.

  • Convento San Felipe Neri

Proseguite in Calle Ortiz e all’angolo con Colon troverete questo imponente convento che rientra al primo posto tra le cose da vedere a Sucre. Quando eravamo noi a Sucre, il Convento di San Felipe era aperto solo di pomeriggio e l’entrata si trova in Calle Ortiz da un piccola porticina. L’ingresso al convento costa 15 bolivianos.

Il Convento oggi è una scuola per ragazze e al piano terra, tutte intorno al bellissimo cortile centrale, troverete anche durante gli orari di vista, le ragazze impegnate nelle lezioni dentro le aule.

Le foto parlano da sole, il Convento San Felipe Neri a Sucre è una delle cose più scenografiche e belle nel senso più vero della parola che abbia mai visto. Arrivate poi fino all’ultimo piano dove passeggerete letteralmente sul tetto del convento e dal quale potrete godere di una splendida vista su tutta la città e capire, come non mai, il perché Sucre sia definita la città bianca della Bolivia.

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Sul tetto di San Felipe Neri
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I campanili di San Felipe Neri
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  • Templio de Nuestra Señora de la Merced

Di fronte al Convento San Felipe Neri si trova Plazuela Cochabamba e dall’altra parte della strada si trova questa famosa e bellissima chiesa. Qui si entra soprattutto per ammirare le grandi decorazioni in oro che ricoprono l’altare e il pulpito.

Inoltre qui si trova un altro bel punto di osservazione della città, infatti si può salire sulla torre campanaria per ammirare Sucre dall’alto.

Nuestra Señora de la Merced sucre
Il campanile di Nuestra Señora de la Merced
  • Iglesia San Francisco

Altra chiesa che vale la pena vedere a Sucre è l’imponente e splendente Basilica di San Francisco in di fronte a Plazuela Santa Cruz.

Questa iglesia è famosa per essere stata la chiesa nella quale idealmente iniziò la rivoluzione – che portò all’indipendenza nel 1809 – con il rintocco della sua campana poi conosciuta come “freedom bell”. Quel 25 maggio la campana venne suonata così forte che si ruppe ed oggi è ancora esposta nella basilica.

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Le arcate che attraversano la strada adiacente alla iglesia San Francisco e i suoi campanili
  • Mercado Central

Quello che non è mancato in questo viaggio in sud America e che non mi potevo perdere neanche a Sucre è la visita al mercato locale.

Un labirinto un po’ al chiuso e un po’ all’aperto dove si può trovare di tutto, folkloristico e imperdibile come in ogni città dell’America Latina. Anziane donne curve sui banchi della frutta, carne e pesce in bella mostra appesi come abiti, frutta intagliata e di tutti i colori.

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Signora che intaglia un ananas al mercato centrale di Sucre
  • Mirador de la Recoleta

Il punto panoramico per eccellenza per godersi il tramonto su Sucre è la collina de La Recoleta. Una bella salita che toglie il fiato vi condurrà in una spaziosa piazza che si apre sulla città con una serie di archi, ovviamente bianchi, che incorniciano perfettamente la vista sottostante.

Nella piazza si trova il Museo de La Recoleta, ex convento e anche ex prigione, che oggi può essere visitato.

Proprio sotto agli archi si trova una terrazza che appartiene al Cafè Gourmet Mirador. Se vi chiedete dove mangiare a Sucre e avete voglia di mangiare italiano questo è il posto dove farlo. Il locale è gestito da un cuoco valdostano. I prezzi, per il costo della vita boliviana, sono alti ma considerate che con € 10 potete avere un bel piatto di pasta fatta in casa, una porzione abbondante di dolce, acqua, caffè ed ovviamente una bella vista sulla città.

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La terrazza del Cafè Gourmet Mirador a La Recoleta

Dove dormire a Sucre

Ok, finito di raccontarvi cosa vedere a Sucre passiamo a dove alloggiare. Per quanto riguarda dove dormire a Sucre posso raccontarvi la mia esperienza in due diversi posti. Inizialmente abbiamo scelto Kultur Berlin, un ostello vero e proprio, enorme, con grandi camere e un buon ristorante/bar dove si possono fare tutti i pasti.

Abbiamo dormito qui solo una notte perché non siamo riusciti quasi a chiudere occhio. Ok, la sera in cui ci abbiamo dormito c’era la festa di Halloween, ma ci dava l’idea di essere un party hostel anche durante le altre sere, quindi non abbiamo voluto rischiare ulteriormente.

Ci siamo quindi trasferiti per le notti restanti nel grazioso Santa Cecilia B&B, dormendo in una camera doppia con bagno privato e possibilità di utilizzare la cucina, a circa € 20 a notte in due.

Il proprietario è stato gentilissimo, ci ha accolto calorosamente e aiutato con tutte le informazioni su cosa vedere a Sucre e su come muoverci.

Che ne dite della città bianca della Bolivia? Io me ne sono davvero innamorata nonostante non si possa definire l’emblema di una città sudamericana, ma la sua relativa tranquillità mi ha concesso di respirare un po’ più a fondo per qualche giorno durante questo bellissimo ma stancante tour in Bolivia.