Il marmo di Carrara è uno dei materiali più preziosi al mondo; adorna moltissimi degli edifici più famosi intorno al globo e nelle nostre città italiane. Le cave di marmo a Carrara però forse non sono così note e visitate quante altre attrazioni del nostro paese.
Spesso sono protagoniste della cronaca più triste: per le morti sul lavoro, le condizioni di sicurezza dei lavoratori o per le questioni ambientali; lungi da me addentrarmi in certe tematiche così serie e complicate. Al contempo è vero però che l’estrazione e la lavorazione del marmo nelle cave di Carrara è un lavoro antichissimo, che parte dai tempi dei romani, e che rappresenta una tradizione radicata e importante per tutta la comunità della zona. Il marmo di Carrara viene plasmato da secoli dai più grandi artisti, che lo hanno eletto come materiale prediletto per le proprie opere d’arte. Anche Michelangelo stesso è venuto fin qua a scegliere con i propri occhi i giusti blocchi di marmo.
Il bianco delle cave di marmo lo si vede fin dalle spiagge della Versilia; punteggia le montagne quasi come fosse neve.
Tour cave di marmo di Carrara
Le cave di marmo di Carrara si trovano nei tre bacini marmiferi di Torano, Fantiscritti e Colonnata. Durante un tour guidato alle cave di marmo avrete modo di vedere anche antichi resti di estrazioni fatte in epoca romana e iniziare così un viaggio alla scoperta dell’evoluzione dei metodi di lavorazione e di estrazione attraverso i secoli. Pensate che fino alla metà del XX secolo gli enormi blocchi di marmo venivano trasportati a valle con il metodo della lizzatura: un procedimento molto pericoloso che prevedeva l’utilizzo di carri trainati dai buoi. Questo storico metodo di trasporto viene ricordato ancora oggi, nel mese di agosto, con una rievocazione storica. Anche i metodi di taglio e lavorazione, per fortuna, hanno visto uno sviluppo positivo in termini di sicurezza durante gli ultimi anni.
Uno dei luoghi più belli e interessanti da vedere durante il tour è il tracciato dell’ex ferrovia marmifera, utilizzata dal ‘900 per il trasporto a valle dei marmi. Con l’auto attraverserete i suggestivi ponti di Vara, costruiti nel 1890, e l’interno di strette gallerie scavate nella roccia. Ci troviamo nel bacino di Fantiscritti, il cuore dei giacimenti marmiferi carraresi: qui potrete fare una sosta per fotografare il panorama e per assaggiare il famoso e buonissimo lardo di Colonnata. Continuando a salire in direzione Fantiscritti si arriva ad un ampio piazzale dal quale godere di una bella vista che arriva fino al mare.
Durante il tour avrete modo di entrare nel cuore delle cave a cielo aperto, vedere i diversi macchinari per la lavorazione, toccare con mano i blocchi e notare le piccole differenze che caratterizzano i diversi marmi – ognuno con il proprio nome, dai più rari e pregiati a quello più comune.
Visita alle cave di marmo: consigli utili
- se visitate le cave durante il weekend o i giorni festivi eviterete il traffico dei numerosi mezzi pesanti che percorrono le stradine tortuose della zona;
- se volete invece vedere i cavatori all’opera dovrete organizzare una visita durante i giorni feriali;
- indossate un paio di scarpe da ginnastica, possibilmente non quelle più nuove e buone perché le sporcherete di fango quando camminerete nelle cave a cielo aperto;
- in località Fantiscritti si trova una cava museo (visita inclusa in alcuni tour);
- alcuni tours prevedono l’ingresso all’interno delle cave in attività o la partecipazione a laboratori di scultura;
- i tours più popolari hanno una durata compresa tra le 2 e le 3 ore;
- le agenzie che offrono tours sono moltissime: sul sito dell’Apt di Massa Carrata trovate una lista completa (io ho scelto Carrara Tour).
Finto il giro alle cave di marmo di Carrara, vi consiglio anche una breve visita del centro storico della città di Carrara; non la conoscevo affatto e devo dire che ne sono rimasta piacevolmente colpita.
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