Oltre alle mete più famose c’è altro da vedere nell’isola di Rodi: villaggi tradizionali per i quali vale la pena togliere qualche ora al relax in spiaggia. Koskinou è il più famoso, ma basta curiosare per trovare altri paesini non turistici.
Allontanarsi dalle mete più battute – un po’ indirizzata da internet, un po’ dalle persone locali, ma soprattutto grazie all’istinto – ripaga sempre. A Rodi spesso basta lasciare la strada principale che percorre tutta la costa est dell’isola, lasciarsi alle spalle il mare e salire in collina, per scoprire villaggi tradizionali e genuini all’insegna di una Rodi non turistica.
Qui ho ritrovato il vero senso del mio viaggiare; villaggi dove poter avere un assaggio della vera vita greca, dove fare incontri sinceri.
Ecco 5 villaggi poco conosciuti che vi consiglio di visitare durante un viaggio a Rodi.
Koskinou
Fra i villaggi tradizionali di Rodi Koskinou – 7 km dal capoluogo – è forse il più conosciuto. Nonostante questo, in alta stagione, i turisti che abbiamo incontrato qui si contano sulle dita delle mani.
Perché vale la pena visitare Koskinou? Il piccolo centro del villaggio è caratterizzato da case vivacemente decorate; in particolare risaltano, con colori sgargianti e motivi vari, portoni e finestre. A volte addirittura i muri e le pietre delle stradine che calpestiamo riportano disegni che contribuiscono a rendere il villaggio così unico e particolare.
Una volta che vi trovate a Koskinou, l’ideale per trattenervi ancora un po’ in questa atmosfera sognante e tranquilla è quello di scegliere una delle classiche taverne per pranzare o cenare.
Maritsa
Suggerito proprio da alcuni abitanti di origine italiana di Koskinou, Maritsa è un altro piccolo villaggio di Rodi, ancora meno conosciuto, dove trascorrere piacevolmente un’oretta. Giusto il tempo di girare il piccolo centro, salutare amichevolmente i tanti anziani che dispensano sorrisi e cenare con un piatto tipico.
A circa 16 km dalla città vecchia di Rodi, Maritsa è una manciata di vicoli stretti e a volte trascurati; una piazzetta dove ruota la vita sociale degli uomini; una chiesa con affreschi brillanti che sembrano dipinti ieri e gremita di anziane che, sedute fuori all’ombra, ascoltano la messa diffusa dagli altoparlanti.
Potete unire la visita di questo villaggio a Rodi con l’escursione alla famosa Valle delle Farfalle – Petaloudes.
Afandou
Conoscevo questo nome solo perché così si chiama una delle tante spiagge più conosciute dell’isola; ma girovagando in auto alla ricerca di qualcosa di diverso, mi sono accorta dalle indicazioni stradali che il paese di Afandou si trovava lontano dal mare, verso l’entroterra. Ho seguito l’istinto e ho parcheggiato senza idea di cosa aspettarmi da questo villaggio.
Più degli altri paesini, Afandou mi ha riportato alla mente quel poco di medio oriente e nord Africa che ho visto: le costruzioni lasciate a metà e abbandonate; le strade polverose; il numero di motorini che sfrecciano in giro; la grande prevalenza di uomini nei luoghi della socialità, come piazze e bar; l’ozio e la convivialità davanti alle porte di casa e dei negozi – forse tipica di tutto il Mediterraneo; i colori e la gentilezza delle persone.
Archangelos
Prima di raggiungere il tranquillo lungomare di Stegna – in particolare la scenografica Grande Blue Beach – decidiamo di fare una sosta lungo la strada nel villaggio tradizionale di Archangelos, a 30 km dalla città di Rodi.
Archangelos è decisamente un villaggio suggestivo e genuino, con abitazioni dalle decorazioni color pastello, strette viuzze acciottolate e poco affollate. Dopo aver vagato e curiosato in ogni angolo, raggiungete il centro del villaggio seguendo come punto di riferimento il campanile che si staglia alto: qui si trova infatti la chiesa di San Michele costruita nel 1845. Ad Archangelos noterete anche che rimane attiva una tradizione artigianale legata ai tessuti e alle ceramiche; in paese sono presenti diversi laboratori e negozi.
Se avete ancora tempo e voglia di esplorare, ai margini del paese si trova il Castello di Archangelos: piccola fortezza costruita dai Cavalieri di San Giovanni sulle rovine di un castello bizantino.
Archipolis
Nel mio vagare in auto senza meta, allontanandomi dal mare dopo averne avuto abbastanza del caldo in spiaggia, e salendo per la collina, mi sono imbattuta in questo piccolo paese per niente turistico.
Qui mi sono goduta il vento e l’aria montana in tutta tranquillità, perdendomi per i vicoli e rilassandomi in uno dei bar che si trovano nella via principale del villaggio.
Sulla via del ritorno, scendendo di nuovo verso la costa, sulla vostra destra all’altezza di un ristorante, scorgerete sbucare timidamente dal bosco il Monastero di San Nettario – Agios Nektarios. Purtroppo io mi sono fermata giusto in tempo per l’orario di chiusura e non ho potuto visitarlo, ma le foto trovate online promettevano bene e mi avevano incuriosito. Cercate almeno voi di arrivare in tempo: il Monastero chiude alle 18.
Se siete interessati, la visita al villaggio di Archipolis può essere unita al percorso naturalistico delle 7 sorgenti – Epta Piges – vista la vicinanza.
Visitare almeno un paio di questi villaggi di Rodi è secondo me obbligatorio. Non potete perdere la città di Rodi e quella di Lindos, così come le baie e le spiagge più famose, ma per avere un assaggio della vera Grecia – soprattutto se non ci siete mai stati prima – una tappa nei villaggi fuori dalle rotte turistiche non deve mancare.