Quando ho preso la decisione di partire per l’Irlanda ho dovuto ogni volta spiegare per bene cosa sarei andata a fare e come avevo trovato questa opportunità di “lavoro”. Mi sono accorta come in pochi sapessero, nonostante magari anche un interesse concreto per un’esperienza all’estero, come funziona Workaway o addirittura cosa fosse.
Come funziona Workaway?
Niente di più semplice. Sulla piattaforma di Workaway sono presenti centinaia e centinaia di host in quasi tutti i paesi del mondo alla ricerca di un aiuto. Vi parlo di famiglie che hanno bisogno di una una mano nelle faccende di casa e con i bambini, ostelli che hanno bisogno di personale per rifare letti, pulire e preparare il cibo, fattorie e strutture varie che cercano braccia per piccoli lavori di manutenzione e chi semplicemente è alla ricerca di qualcuno con cui praticare un’altra lingua.
Viaggiare con Workaway richiede una piccola spesa di €49 l’anno. Per chi vuole viaggiare senza spendere non ci sono più scuse, basta sapersi adattare ed essere pronti a nuove esperienze e a mettersi a disposizione degli altri con un piccolo aiuto.
Una volta registrati alla piattaforma e pagata l’iscrizione, create un profilo con i vostri dettagli anagrafici e soprattutto descrivete voi stessi, le vostre competenze, le vostre qualità e quello che si sta ricercando attraverso questo tipo di esperienza.
A questo punto iniziate a cercare l’host che fa per voi, leggete bene il loro profilo e contattateli.
Solitamente dovrete lavorare circa 4-5 ore al giorno; in cambio si riceve l’alloggio e spesso anche il vitto. Su questo però dovrete leggere attentamente il profilo del vostro host per capire bene; c’è chi offre tutti i pasti, chi solo uno, chi ve li prepara addirittura e chi vi fa la spesa e poi vi lascia utilizzare la cucina.
Un consiglio: se volete partire con Workaway iniziate a contattare gli host con un certo anticipo (2-3 mesi) per essere sicuri che vi rispondano, per avere maggiore scelta e definire il più chiaramente possibile i dettagli dell’esperienza all’estero che andrete a fare.
Se a questo punto avete più chiaro come funziona Workaway e che cos’è, allora vi racconto la mia esperienza.
Se siete alla ricerca di modi per alternativi viaggiare low cost, a lungo termine e a contatto con i locali potrebbero interessarvi i miei post su Couchsurfing o su come fare la ragazza alla pari.
La mia esperienza con Workaway
Una volta capito come funziona Workaway ho deciso che era un’esperienza che volevo fare in questo momento della mia vita; personalmente volevo praticare un po’ di inglese e poter arricchire il mio curriculum – di vita – e il mio “bagaglio” con nuove competenze.
Ho scritto a tantissimi host ma in pochi mi hanno risposto e alla fine la scelta è ricaduta su un ostello nella regione del Connemara in Irlanda. In cambio di vitto e alloggio mi proponevano un massimo di 5 ore lavorative al giorno, con 2 giorni liberi, per occuparmi di semplici mansioni come rifare i letti, pulire, accogliere i clienti, aiutare con la legna.
Purtroppo le cose non sono andate esattamente come speravo. I proprietari sono stati super carini e gentili ma erano anche molto disorganizzati, non sapevamo mai quello che c’era da fare, ci informavano sempre all’ultimo momento dopo numerose sollecitazioni, inoltre c’erano pochi clienti e quindi abbiamo lavorato davvero poco.
Poco male direte voi, peccato che l’ostello fosse veramente in mezzo al niente e raggiungere luoghi d’interesse era davvero difficile e inoltre non essendo lì per una vacanza non avevo molto budget da destinare alle uscite…quindi tanto tempo libero l’ho passato a non fare niente ed annoiarmi molto.
Infatti ho anche deciso di tornare due settimane prima del previsto perché mi sembrava che l’esperienza, arrivata ad un certo punto, non potesse darmi altro.
Anche il mio intento di praticare inglese ne ha risentito un po’ visto che la mia compagna di Workaway era una ragazza francese che conosceva pochissimo di inglese e vedendo pochi clienti, e poco anche i proprietari, non c’era l’occasione tutti i giorni di sostenere una conversazione a modo.
Per questo vi dico di iniziare con largo anticipo la ricerca del vostro host perfetto e fare tante domande una volta che avrete la loro disponibilità.
La mia esperienza con Workaway mi ha lasciato comunque anche dei ricordi positivi e piacevoli.
Intanto è stata un’altra occasione per viaggiare da sola, ho fatto belle esperienze per la prima volta grazie ai ragazzi dell’ostello (come una lezione di kayak), sempre per la prima volta (e poi tantissime altre) ho fatto autostop, ho stretto una bella amicizia con la mia compagna di avventura francese, ho fatto lunghe passeggiate immersa nel silenzio e nella natura ed ho visto dei posti bellissimi nei dintorni come la selvaggia Inishbofin Island, Galway e le Cliffs of Moher.
Anche se questa prima esperienza con Workaway non è stata perfetta spero di avere modo e tempo per riprovare una seconda volta, perché penso che viaggiare con Workaway rappresenti un’ottima soluzione per viaggiare low cost, per fare un’esperienza lavorativa, per entrare in contatto da vicino con un’altra cultura e per fare nuove amicizie.
Esperienza con Workaway approvata 😉
P.s.: altro progetto simile che potrebbe interessarvi è il Woofing, incentrato su progetti rurali e fattorie biologiche.
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