Ultimamente una coppia di amici che è stata nell’isola caraibica mi ha fatto tornare in mente il mio lontano viaggio a Cuba nel 2013 e come le cose siano cambiate… poco! Le truffe a Cuba sono sempre le stesse! Vediamo quali sono le più comuni truffe a Cuba e come non farsi fregare.
Dieci anni sono lunghissimi per la storia e l’evoluzione di un paese qualsiasi, ma forse per Cuba lo sono stati ancora di più. Negli ultimi dieci anni è morto Fidel Castro, il paese ha visto qualche liberalizzazione in più, è arrivata la wifi, è finita l’era della doppia moneta locale, e tantissime altre cose che non conosco.
Ma quello che sembra non essere cambiato sono i raggiri e le truffe a Cuba: i jineteros sono i cubani che per strada tenteranno di attaccare bottone con voi per provare a fregarvi in qualche modo. Tranquilli, non sto parlando di pericoli veri e propri, di molestie o rapine; i jineteros sono solo fastidiosi e potenzialmente “pericolosi” per il vostro portafoglio se non siete a conoscenza dell’esistenza di alcune truffe a Cuba e siete un po’ ingenui. Per quanto riguarda la sicurezza in generale e se vi state chiedendo se andare a Cuba è pericoloso, per me la risposta è “no”. Nel 2013 eravamo due ragazzine di 23 anni e non abbiamo mai davvero avuto problemi.
Vediamo allora quali sono le truffe più comuni a Cuba e come difendersi per evitare di finire spennati durante una vacanza.
Quali sono le più comuni truffe a Cuba?
Per evitare che dopo un vostro primo viaggio in quest’isola caraibica vi troviate a maledirla e ad accostarla solo a ricordi negativi, è necessario che partiate ben preparati per evitare di finire truffati a Cuba. Il succo è che non dovete mai fidarvi, dovete allenare bene l’occhio e l’orecchio, essere ben vigili e non credere mai alle grandi offerte che vi si prospettano.
Ecco alcune delle truffe, degli imbrogli, dei tranelli, nei quali vi imbatterete: ecco a cosa fare attenzione a Cuba.
Cambio soldi
Prima cosa alla quale fare attenzione a Cuba è come e dove cambiare il denaro. Io vi consiglio, per stare più tranquilli, di cambiare qualcosa subito all’aeroporto. Una volta arrivati in città, invece, ricordatevi di cambiare i soldi solamente nelle sedi della CADECA, la Casas de Cambio, o nelle banche.
Assolutamente non cambiate i soldi per strada dove sarete abbordati da veri e propri truffatori!
La falsa guida
I jineteros ci riconoscono subito: siamo portafogli ambulanti con una bandierina attaccata in fronte che dice “turista italiano”. È il vostro primo giorno a Cuba, siete in giro per L’Avana ancora un po’ disorientati, vi guardate intorno, zainetto in spalla e macchina fotografica al collo. Un cubano si avvicinerà a voi e vi inizierà a parlare in italiano, chiedendovi da dove venite, come vi chiamate, ecc. Cercherà di costruire un’intimità con voi, guadagnare la vostra fiducia.
A questo punto la persona suddetta avrà una gran voglia di accompagnarvi a vedere determinati posti; in particolare conosce dove potete bere il miglior mojito della città o dove potete assaggiare la migliore aragosta. Quindi vi accompagnerà nel luogo prescelto, il jinetero mangerà o berrà insieme a voi e dunque arrivati alla fine il conto dovete ovviamente pagarlo anche per lui. E il problema non è tanto questo. Il problema è che quello che avete assaggiato non è il miglior mojito o la miglior aragosta della città, ma è semplicemente il locale/ristorante di un amico dal quale la “falsa guida” riceverà una bella commissione e voi vi troverete a pagare un prezzo assurdo assolutamente fuori dalle logiche dei prezzi del posto. Se quando sono stata io a Cuba 10 anni fa una truffa di questo genere poteva comunque non costituire economicamente una grande perdita – vista la grande differenza del costo della vita – oggi i cubani sembrano essersi adattati e aver riplasmato anche i costi di queste truffe. La coppia di amici che c’è stata recentemente si è trovata a pagare €45 per 3 mojito! Va da sé che se non sapete come svignarvela di fronte a queste truffe, davvero possono compromettere tutta la vacanza.
Una delle truffe più comuni che possono attuare i jineteros è quella di avvisarvi che il determinato posto dove siete diretti è chiuso, così da consigliarvi loro un posto alternativo; sia questo un ristorante, un museo, un hotel.
Fra le attività che i jineteros sono disposti ad offrirvi c’è anche il classico giro per la città con una delle tipiche auto d’epoca tutte colorate che si vedono nelle cartoline. Mi ricordo che nel 2013 io e la mia amica finimmo per pagare €20 a testa un giro di circa un’ora. Niente di grave personalmente, ma una palese truffa per il costo della vita sull’isola! Oggi una truffa di questo genere vi potrebbe costare almeno il doppio!
Una volta che vi hanno conosciuto, non è facile liberarsi di questi jineteros. Sapranno dove dormite e faranno in modo di beccarvi ogni giorno per raggirarvi in maniera diversa. L’ultimo giorno io e la mia amica avevamo bisogno di un taxi e i nostri affezionati jineteros hanno deciso, senza il nostro consenso, di chiamarci un’auto. Una volta che siamo salite ovviamente pretendevano di essere pagati per l’intermediazione. Dopo 3 giorni ormai ci avevamo fatto l’abitudine e così abbiamo deciso di “ribellarci” rifiutandoci categoricamente di pagare.
Come evitare i jineteros a Cuba? Semplicemente andando dritti per la vostra strada, non dando troppe confidenze, rifiutando ogni suggerimento, senza timore di sembrare maleducati.
La festa del sigaro
Ma guarda un po’ che fortuna, proprio oggi è la festa nazionale del sigaro e a voi si prospetta l’occasione di comprare un pacchetto di rinomati sigari ad un prezzo straordinario! Ecco, quando qualcuno vi abborda per strada raccontandovi questa frottola non ci credete e non lo seguite! Questa è solo una scusa per portarvi in una casa privata ad acquistare a prezzi rialzati pacchetti di sigari di dubbia qualità.
Per intenerirvi maggiormente potrebbero spiegarvi che vi stanno portando presso una cooperativa; ai lavoratori sarebbe consentito per legge portarsi a casa una paio di scatole al mese da rivendere a prezzi inferiori, così da poter avere un’entrata extra per le loro famiglie bisognose.
Potreste ritrovarvi a fumare foglie di banana!
Rum o tè?
Fra i prodotti tipici dell’isola di Cuba, oltre ai sigari, c’è sicuramente il ron. Sono tante infatti le marche famose dell’isola che sono tra le più rinomate al mondo: Havana Club Gran Reserva, Santiago, Ron Cubay, Guayabita del Pinar del Rio, Ron Santero. Se però non vi affidate a negozi ufficiali, ma vi lasciate ingannare da qualche simpaticone incontrato per strada uno dei rischi nei quali incorrono i turisti sprovveduti è quello di ritrovarsi con una bottiglietta di tè piuttosto che di rum.
Taxi
Negoziate la tariffa in tutti i minimi dettagli, perché il tassista cubano potrebbe attaccarsi a qualsiasi cosa per farvi pagare un grosso sovrapprezzo. Assicuratevi che il prezzo sia totale e non per passeggero, che siano inclusi i bagagli, che abbia già chiaro dove deve scendervi (ad es. davanti alla casa e non all’ingresso della città), ecc.
Passaggi/autostoppisti per strada
Forse non avendo io nel mio viaggio noleggiato un’auto ero rimasta all’oscuro di questa tipologia di truffa a Cuba della quale invece mi hanno messo al corrente gli amici recentemente. Se vi trovate a noleggiare un’auto e quindi a percorrere le strade dell’isola con questa, da soli, vi capiterà di essere fermati con tanto di paletta da dei falsi poliziotti. Questi, con qualche scusa, tenteranno di far salire sulla vostra auto delle persone. Nel caso dei miei amici, queste persone sarebbero state dei lavoratori che dovevano raggiungere proprio la meta verso la quale loro erano diretti.
Leggendo in giro ho visto che questa truffa può assumere tante sfumature: potete essere fermati da autostoppisti vari, automobilisti in panne, persone alle prese con qualche tipo di emergenza. Ma il succo è che queste persone che farete salire non sono altro che jineteros che durante il tragitto cercheranno di rifilarvi qualcosa o farvi fermare nei luoghi da loro prescelti dai quali riceveranno poi una commissione. Non fate mai salire nessuno! E state attenti a qualsiasi richiesta possa pervenire da coloro che millantano di essere poliziotti.
Casas particulares
Tra gli alloggi per dormire a Cuba da provare c’è sicuramente un soggiorno in una casa particular: cioè, una casa privata. Personalmente io mi sono trovata benissimo nelle esperienze che ho fatto in queste famiglie e non ho avuto alcun tipo di problema. Ma anche qui, le insidie sono sempre in agguato.
Spesso queste famiglie offrono anche i pasti, ma prima di sedervi per la colazione o accettare le bevande assicuratevi sempre che queste siano effettivamente incluse nella tariffa che avete concordato.
Consigli per evitare truffe a Cuba
I consigli per evitare di cadere nelle truffe più comuni a Cuba sono molto semplici:
- date poca confidenza agli sconosciuti per strada
- non fatevi vedere incerti o spaesati
- non dite che è la vostra prima volta a Cuba, ma che conoscete bene l’isola
- non fate sapere il luogo esatto dove dormite
- non rendete noto il vostro itinerario
- declinate ogni offerta: non bevete alcolici, avete già mangiato, non fumate, non vi interessa niente
- non fatevi ingannare dalla coincidenze: no, il tipo non ha nessun parente nel paesino sperduto italiano dal quale venite!
- prima di usufruire di qualsiasi servizio, chiarite i dettagli della tariffa per non avere sorprese alla fine
- diffidate da qualsiasi tipo di offerta.
Tra l’altro l’atteggiamento insistente e truffaldino dei cubani è simili per certi versi a quello che ho ritrovato nel mio viaggio in Marocco, o che voi stessi potreste aver ritrovato in alcuni paesi arabi.
Detto questo, sembra che vi abbia prospettato un incubo! No, io mi sono divertita molto nel mio viaggio a Cuba e ho anche instaurato delle conversazioni interessanti con persone del posto che sono state gentili e se hanno chiesto qualcosa in cambio lo hanno fatto in maniera garbata e non insistente.
Quello che volevo dire con questo post è volto solo ad avvisare che dovete partire preparati, non essere ingenui, così da evitare di cascare nelle truffe a Cuba che sono le più frequenti.