Non sono stata io a compiere questa impresa ma il mio compagno di avventura Gianni. Sarà lui infatti a raccontarvi in questo post l’esperienza di scalare il vulcano Villarrica in Cile: dove si trova il Villarrica, quali sono le sue caratteristiche, come organizzare l’escursione al Villarrica partendo da Pucón e cosa aspettarsi.Se il viaggio unito ad una sana attività fisica all’aria aperta fa per voi, Gianni sul mio blog ha parlato anche di come organizzare il Cammino di Santiago.
Ma torniamo alla scalata del Villarrica in Cile, pronti?
Vulcano Villarrica: dati e curiosità
In Cile, nella regione Araucanía, si trova uno dei vulcani attivi più studiati e importanti al mondo: il vulcano Villarrica. Con i suoi 2847 metri di altezza, un diametro di 200 metri di cratere e un’attività lavica senza sosta, questo gigante terrestre attira visitatori da tutte le parti del mondo, tant’è che col tempo sono nate numerose agenzie nei dintorni che propongono scalate alla cima del vulcano.
Il Villarrica ha anche altri due nomi: “Quitralpillán” in Mapudungún, lingua mapuche, che significa “dimora degli antenati con fuoco”, ancora oggi venerata da molti; e “Ruca Pillán”, “la casa del demonio”, con evidente riferimento al carattere del vulcano.
Il primo tentativo documentato di scalare il Villarrica si ha nel 1883 quando un gruppo di soldati dell’esercito del Cile si cimenta nell’impresa, ma a causa di alcune complicazioni nella salita, la spedizione non ha successo. Ha invece esito positivo Guillermo Pollak, uno scalatore di origine ceca, nel 1930. Nella seconda metà del ‘900, l’ascesa al vulcano è diventata un’esperienza sempre più popolare, un vero e proprio mito per i turisti e i backpacker che viaggiano in Sud America.
Scalata al Vulcano Villarrica: come funziona
Il percorso in linea retta per scalare il vulcano Villarrica dalla base alla cima sarebbe di circa 7 km, ma l’andamento in diagonale fa sì che la distanza cresca considerevolmente. Tuttavia la difficoltà non è data dalla lunghezza del percorso, bensì dal dislivello: si parte da 1200 metri, dove ancora non c’è molta neve, fino ad arrivare a più di 2800 m, per un totale di 1600 m scalabili approssimativamente in 5-6 ore.
In alcuni giorni è possibile sfruttare una seggiovia a pagamento (andarivel in spagnolo) al costo di 10000 pesos, saltando così circa 300 mt di dislivello, approssimativamente un’ora di cammino in meno sulle gambe.
Per chi vuole scalare il Villarrica la sveglia arriva intorno alle 6, in modo da essere pronti per iniziare a salire verso le 7.30. Dopo avere ascoltato il discorso della guida su come si svolgerà l’attività, finalmente si è pronti a partire. Durante tutta la mattinata ci saranno momenti per fermarsi e mangiare, bere e riposarsi. Tuttavia l’andamento del gruppo stabilirà quante saranno le pause e come si dovrà continuare.
Fino a metà percorso, ossia 2000 metri circa, la pendenza è ragionevole, nella seconda parte invece la scalata si fa sempre più difficile, considerando anche il vento forte che rischia di far perdere l’equilibrio.
Verso l’ora di pranzo si raggiunge la cima, da quel momento si hanno a disposizione venti minuti, massimo mezz’ora, per fare foto e ammirare la vista sia dentro che fuori del vulcano. Bisogna stare attenti, e su ciò la guida sarà molto severa, a non sporgersi troppo né da una parte né dall’altra, dato il rischio di farsi trasportare dalle raffiche improvvise di vento.
Altra cosa sulla quale fare attenzione sono i gas emanati dal vulcano e alquanto nocivi per la salute. Perciò prima verrà consigliato a tutti di indossare una maschera protettiva.
Appena finito di immortalare l’impresa, non c’è da fare altro che scendere per 100 mt e mettersi addosso l’imbracatura che avvolge gambe e fondo schiena e seguire le indicazioni della guida su come scendere con lo slittino sfruttando delle piste di neve già segnate. La discesa diventa così un modo per rilassarsi (ma non troppo) e arrivare a valle in un’ora e mezza circa.
Tour al vulcano Villarrica da Pucón
La meta prediletta per prendere parte ad un tour al vulcano Villarrica è la città di Pucón, dove troverete innumerevoli agenzie che offrono varie attività, sportive e non.
Ogni agenzia include una guida esperta di montagna, il trasporto dalla città alla base del vulcano e ritorno, e l’attrezzatura. I gruppi di solito sono composti da una dozzina di persone, ma può anche capitare di trovarsi in 4 o 5 se si è fortunati.
Ecco una lista degli oggetti dell’equipaggiamento forniti nei tour:
- scarponi da scalata
- casco
- piccozza
- giacca a vento e pantaloni
- copri gambe (per la neve)
- slittino per scendere e imbracatura per non bagnarsi
- guanti leggeri e guanti spessi
- maschera anti-gas
- zaino da trekking/scalata.
Poi ci sono alcune cose che possono essere comprese o meno a seconda dell’agenzia: snack da consumare durante il percorso, racchette da sci come ulteriore supporto.
È bene segnalare che è necessario portarsi dietro almeno 2 litri d’acqua, snack (se non compresi), occhiali da sole, fascia copriorecchie/copritesta, crema solare, eventuale sacchetto per la spazzatura (poiché è assolutamente vietato buttare qualsiasi cosa, anche rifiuti organici).
Quanto costa un’escursione sul vulcano Villarrica in Cile
Il costo di un tour sul Villarrica oscilla dagli 85.000 pesos cileni, circa 115 euro, in bassa stagione, ai 100.000 pesos. Si può provare anche a tirare il prezzo, ma in ogni caso è bene valutare quanto possa essere il caso, dato che l’attrezzatura per salire deve essere necessariamente appropriata e in buone condizioni.
È bene anche informarsi sulla restituzione del denaro o sull’eventuale posticipo del tour qualora non fosse possibile la scalata per via del maltempo; in ogni caso niente paura perché le guide sono sempre in contatto con gli enti informatori per stabilire il da farsi.
Scalare il vulcano Villarrica: possono farlo tutti?
NO. E qui torno io, Sara, a parlarvi. Quando andrete in agenzia ad informarvi probabilmente vi diranno che non è tutta questa difficoltà e che tutti ce la possono fare. Questa storia l’ho sempre sentita ripetere per qualsiasi escursione più o meno impegnativa che abbiamo fatto in questo lungo viaggio che ci ha portato in Perù, Bolivia e Cile. E piano piano ho iniziato a non fidarmi più.
Lo stesso giorno dell’escursione al vulcano Villarrica di Gianni, io ho fatto un altro tour e le guide mi hanno appunto detto che se non me la sono sentita ho fatto bene a rinunciare perché non è assolutamente un passeggiata (nemmeno per le guide stesse). E di non fidarsi quando in agenzia per vendere dicono che “è facile”, perché così non è.
Parlate con chi ha già fatto quest’esperienza, guardate le foto, pensate alle temperature e al vento, alle ore di scalata, al peso dell’attrezzatura che vi dovrete portare dietro. Credo che ognuno possa valutare bene per se stesso conoscendo i proprio limiti.
Io so che non mi sarei goduta l’esperienza perché sono estremamente freddolosa e per niente preparata, del tipo che mi viene il fiatone dopo 2 minuti di una qualsiasi salita. Ma non per questo vi voglio scoraggiare: Gianni non è particolarmente allenato, non aveva mai fatto una cosa del genere prima ma è tornato, sì distrutto ma anche felice e soddisfatto.
[…] giorno: Valparaíso 18° giorno: Valparaíso 19° giorno: Valparaíso – Pucón20° giorno: Pucón21° giorno: Pucón22° giorno: Pucón – Chiloé23° giorno: Chiloé24° giorno: Chiloé 25° […]
[…] e qui cerco di spiegarvi come farlo al meglio. Noi siamo arrivati sull’isola venendo da Pucón in […]
[…] saprete se avete letto i post di Gianni sulla scalata del vulcano Villarrica in Cile o sul cammino di Santiago, fra i due è lui il camminatore. Gianni infatti ha scelto di fare il […]
Emozionante! Emozionante per la scalata di un monte innevato, emozionante per il raggiungimento del cono vulcanico. Non credo di essere in grado di compiere questa impresa ma come dici tu “sognare non costa niente”.
Giusto! 🙂 Anche io non me la sono sentita e sono contenta così…ma dev’essere super emozionante! 😉
Grandissimi! Sia per il racconto… sia per aver precisato per bene che tendono a mentire pur di vendere!
Mi è capitato di fare un trek di giorni venduto come una passeggiata per principianti e giuro che se fossi stata una principiante mi facevo portare A SPALLE dal genio che l’aveva venduto con tanta leggerezza.
Complimenti per il vulcano!!!;)
Si, ecco è una cosa abbastanza comune allora. Io sono stata malissimo con le ginocchia al Colca Canyon, sarò un po’ un catorcio io ma anche quello non è proprio da principianti. Soprattutto i 5km ripidssimi in salita il giorno dopo :/
Che meraviglia, dev’essere un’esperienza incredibile. Ci credo che Gianni sia tornato alla base distrutto, con una scalata come quella chi non lo sarebbe? Probabilmente hai fatto bene ad optare per un’altra escursione, magari non saresti riuscita a viverti questa nel migliore dei modi. Quante cose meravigliose che mi hai fatto scoprire con questo viaggio…
Grazie Marghe 🙂 Si, durante questo viaggio ho capito che è meglio fare poco ma goderselo invece che strafare 🙂
Che esperienza stupenda dev’essere stata!! E’ bello leggere dei tuoi viaggi e fai bene a specificare che non è alla portata di tutti!
Si, perchè se qualcuno si trova ad affrontare certe escursioni per la prima volta non si rende conto che a volte le agenzie tendono a sminuire le difficoltà. L’ho imparato lungo il viaggio.