Un palio di paese non è una festa come tante, un gioco qualsiasi per passare una serata. Partecipare alla vigilia del Palio del Cerro di Cerreto Guidi e ai giochi è stata una vera e propria esperienza che mi ha trascinato a 360° dentro la realtà di un piccolo paese in provincia di Firenze, che giustamente tanto piccolo non si sente. Orgoglioso delle sue origini, delle sue tradizioni e di un palio che le ultime generazioni hanno veramente costruito da zero rendendolo uno spettacolo di tutto rispetto.
Arrivata in paese per la cena di vigilia del venerdì sera, ho trovato il centro storico di Cerreto Guidi chiuso al traffico per fare spazio alle tavole imbandite da ogni contrada. Oltre ai cittadini in abiti comuni, alla cena partecipano i vari figuranti, compreso il capitano di ogni squadra, in bellissimi abiti rinascimentali tutti fatti artigianalmente. Finita la cena guardie e podestà girano di contrada in contrada per l’investitura ufficiale dei capitani e a seguire per la benedizione della squadra da parte del simpaticissimo parroco del paese.
La serata prosegue con i festeggiamenti senza però esagerare dato che la giornata successiva, quella del Palio, sarà impegnativa per tutti.
L’indomani mattina, ho partecipato ad un’interessante visita guidata del paese di cui vi parlerò in un post a parte. Il resto della giornata invece è trascorso all’insegna dei preparativi del Palio e alla scoperta delle sue contrade. Ho potuto visitare le sedi delle 4 contrade del paese, una diversa dall’altra: da una piccola chiesa non ancora sconsacrata ad una cantina con tanto di enormi botti ormai in disuso. Le 4 contrade che ogni anno si contendono il Palio del Cerro a Cerreto Guidi sono: Porta Fiorentina, che si apriva in direzione appunto del capoluogo, Porta Caracosta, dal termine “Chiaracosta” che indicava una zona agricola ricca di vigneti, Porta al Palagio, sopra alla quale si trovava il palazzo del Podestà e Santa Maria al Pozzolo, da un antico pozzo vicino al quale fu costruito l’Oratorio di S. Maria.
Abbiamo trascorso un po’ di tempo all’interno di ciascuna sede ed è stato bellissimo vedere come questi luoghi siano diventati un vero e proprio ritrovo per grandi e piccini, dove ognuno dà il proprio contributo alla preparazione di questa grande festa con entusiasmo e grande spirito di amicizia. All’interno si respira una sana rivalità e la gioia di chi aspetta e prepara questo evento quasi per un intero anno. Pensate anche solo al tempo per reperire il velluto di colore giusto per gli abiti – sempre più difficile da trovare – e perfezionare gli stessi da un anno ad un altro. Abbiamo scambiato due chiacchiere con i più giovani che sono nati facendo già parte di una contrada ormai ben determinata e con chi invece ha visto la manifestazione nascere sotto i propri occhi e definire la propria appartenenza soltanto in età adulta – essendo il Palio del Cerro nato nel 1969.
Alle 17:00 del sabato è stata la volta della pesa pubblica dei giocatori del tiro alla fune (uno dei 5 giochi del Palio). I 4 partecipanti per ogni contrada vengono pesanti di fronte al pubblico e ai giudici per accertarsi che ogni squadra non superi i 500 kg (!!!).
Il paese è in fermento, gente che corre di qua e di là, molti cenano nelle vie del centro per essere presenti in tempo e in men che non si dica è arrivata l’ora del corteo storico. Si tratta di una vera e propria rievocazione storica ambientata nel 1573 che ricostruisce l’arrivo di Cosimo I de Medici, sua figlia Isabella con il consorte Orsini, i loro figli e tutta la corte. A Cerreto Guidi la famiglia Medici si recava spesso e qui si era costruita una villa – davanti alla quale si tengono i giochi – abbattendo il castello medievale preesistente. Anche il resto dei figuranti che sfila si basa su personaggi che realmente hanno percorso le strade di Cerreto Guidi al tempo, come le varie famiglie nobili delle contrade, seguiti da musici, sbandieratori e giocatori.
A seguire il corteggio si dispone lungo le scalinate della Villa Medicea di Cerreto Guidi e davanti al palco facendo da cornice ai giochi.
Quest’anno purtroppo il tempo non è stato benevolo e proprio a qualche minuto dall’inizio del Palio è iniziato un bel diluvio. I giochi sono stati quindi posticipati al giorno successivo alle ore 15:00. Non so se l’ambientazione diurna abbia tolto qualcosa alla magia dell’evento, ma io devo dire che mi sono divertita molto lo stesso. Anzi, la sera prima ero veramente dispiaciuta perché ormai mi sentivo anche io una contradaiola in ansia e in trepidante attesa!
Senza abbattersi d’animo, con la stessa grinta e lo stesso orgoglio le contrade si sono battute la domenica pomeriggio per circa un paio d’ore in 5 divertenti giochi diversi:
- Tiro con la balestra
- Tiro alla fune
- Lancio degli anelli (unico gioco nel quale gareggiano le donne)
- Corsa sui troppoli
- Corsa con le bigonce
Quest’anno la 49° edizione del Palio del Cerro ha visto trionfare la contrada Caracosta. Il giorno successivo al palio – quest’anno la sera stessa – la contrada vincente ha l’onore di riportare Santa Liberata (Santa alla quale è dedicato il palio) dalla collocazione temporanea della Pieve di San Leonardo adiacente alla Villa Medicea al suo santuario originario con una processione.
Palio del Cerro, informazioni utili:
Il Palio del Cerro si tiene a Cerreto Guidi ogni anno il sabato prima della domenica di Santa Liberata – che è la prima di settembre – ed è accompagnato da una settimana di festeggiamenti in onore della Santa stessa. Troverete conferenze, mostre, mercatini, esibizioni e anche il Palio dei ragazzi.
Alla cena di vigilia delle varie contrade possono partecipare tutti, non solo i residenti, prenotando il proprio posto al prezzo di €10 e gratuitamente per i bambini fino ai 5 anni.
I biglietti per assistere ai giochi del Palio del Cerro possono essere acquistati, anche il giorno stesso ma meglio con un po’ d’anticipo per sicurezza, in paese alla Pro Loco o nelle sedi delle contrade al prezzo di €13.
Cerreto Guidi vi aspetta nel 2018 per la 50° edizione!
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