Il giardino delle rose di Firenze è uno di quei luoghi incantanti e romantici delle nostre città, che però sono ancora relativamente poco conosciuti…probabilmente ancora meno da chi abita a pochi chilometri, piuttosto che dai turisti che arrivano dall’altra parte del mondo.
Il giardino delle rose viene realizzato nel 1865 dall’architetto Giuseppe Poggi, lo stesso del famoso Piazzale Michelangelo dal quale appunto si accede al giardino (l’altra entrata è su viale Poggi).
Il giardino ospita anche un giardino giapponese e dal 2011 dieci sculture in bronzo e due gessi dell’artista belga Jean-Michel Folon.
Il giardino è molto frequentato da giovani fiorentini che con la loro coperta si stendono sul prato a prendere il sole, leggere un buon libro, bere, disegnare o semplicemente godersi il meraviglioso panorama su Firenze. Dal giardino delle rose si possono ammirare il Duomo, il Ponte Vecchio e il Palazzo della Signoria. Passeggiate nelle varie viuzze che circondano il giardino e divertitevi a scoprire nuovi scorci su una delle più belle città del mondo. E almeno io mi diverto a “spiare” quelli che al giardino delle rose vengono per disegnare il paesaggio: cavalletto, matite, acquarelli et voilà!
E voi ci siete mai stati? Altrimenti appuntatevi questo bellissimo posto per la prossima visita nel capoluogo toscano 😉
Domani sarò a Firenze: è un luogo ch mi hanno consigliato in tanti, ci andrò di sicuro! 🙂
Siii, merita assolutamente! Non perdertelo 😉
Uno dei miei posti preferiti a Firenze! Ogni volta che torno in città, le tappe obbligate sono il Piazzale Michelangelo e il giardino delle rose 🙂
Ottime scelte, sono anche tra i miei luoghi preferiti. Imperdibili! Anzi, ora che mi ci fai pensare…è un po’ che non ci torno 😉
Il giardino è un luogo incantevole. E’ un regalo che a Firenze hanno fatto tre persone:
– lo stesso Folon che prima di morire nel 2005 subito dopo la conclusione della sua grande e bella antologica curata a Forte di Belvedere da Marilena Pasquali, espresse il desiderio che alcune sue sculture fossero donate alla città che più amava perchè fossero permanentemente esposte in un luogo pubblico.
– la sua vedova, Paolina Ghiringhelli, ora anch’ella deceduta, che volle adempiere alla volontà del marito
-Marilena Pasquali, oggi curatrice di una nuova antologica dell’artista voluta dallo Stato belga a Bruxelles in occasione del decennale dalla morte,che si adoperò per trovare la migliore collocazione delle sculture e organizzò la loro disposizione nel giardino.
QUESTA COSE VANNO DETTE E RICORDATE PER RICONOSCENZA. IL GIARDINO, FINO AL 2011 QUASI SEMPRE CHIUSO AL PUBBLICO, E’ RINATO GRAZIE A QUESTA DONAZIONE
Salve,
si conoscevo la storia. Ho parlato bene del giardino, quindi è ovvio che l’opera di chi lo ha realizzato e tutt’ora lo mantiene è da me apprezzata, ma nel post ne parlavo in generale…se per ogni luogo di cui parlo dovessi parlare così approfonditamente di chi ha reso possibile tutto ciò diventerebbe un po’ noioso (almeno per me), questo è un blog personale dove parlo del mio punto di vista e delle mie esperienze. Per quel tipo di informazioni ci sono tante altre fonti 🙂
Vi ringrazio comunque per il contributo e per essere passati 😉