
Tre giorni per visitare Bukhara sono molti, ho fatto le cose con calma e mi sono spinta qualche km fuori città per vedere un paio di luoghi interessanti. Se però avete meno tempo per vedere Bukhara, state tranquilli che un giorno e mezzo è sufficiente per completare un itinerario con i luoghi principali da vedere.
Con 12 giorni pieni per il mio viaggio in Uzbekistan, ho avuto il tempo per visitare le principali città turistiche con maggiore calma; avendo sentito parlare bene di Bukhara, ho deciso di soggiornare qui tre notti per potermi godere la sua atmosfera. Il cuore di Bukhara è facile da girare, non si creano folle di turisti come a Samarcanda e le sue madrase e le sue moschee sono meno rimaneggiate di quelle della città uzbeka più famosa. Vedere la maggior parte dei luoghi di interesse non pesantemente ritoccati per apparire perfetti e splendenti non toglie niente alla magia, anzi, li rende ancora più suggestivi e affascinanti.

Soprannominata “la santa” e poi “la nobile” quando la secolarizzazione forzata dei sovietici non voleva più nessun riferimento alla religione. Nonostante la città abbia subito grandi interventi negli anni sovietici, il fascino della città vecchia rimane immutato. Qui ho ripercorso più volte le stesse vie, ho perso tempo, mi sono seduta e rilassata sulle rive del “laghetto” nella piazza principale. E poi… Bukhara è la città dove sono anche finita a mangiare in una casa priva e imbucata a una festa di matrimonio!

“Il 25 febbraio 1825, Moorcroft e i compagni scorsero in lontananza l’inconfondibile profilo dei minareti e delle cupole di Buchara, la più santa fra le città dell’Asia centrale musulmana. Tanto santa, si diceva, che mentre altrove la luce del giorno scendeva dall’alto sulla terra, a Buchara si irradiava dal basso a illuminare i cieli.”
Ecco un itinerario di cosa vedere a Bukhara e dintorni in 3 giorni.
Visitare Bukhara: itinerario
Primo giorno a Bukhara
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- Lyab-i Hauz ensamble: la piazza principale di Bukhara, circondata da alberi di gelso sotto che si affacciano su una grande pozza d’acqua (piscine che sono state recuperate nel tempo, dopo che in epoca sovietica erano state chiuse perché ritenute insalubri). Intorno alla piazza si trovano moschee e madrasse che oggi non hanno più la loro originaria funzione: la Madrasa di Nadir Divanbegi (da notare sulla facciata la decorazione con due uccelli mitici, due agnelli e un volto) e la Madrasa Kulkadesh, all’interno delle quali oggi si trovano bancarelle e negozi.
- Maghoki Attori Mosque: superando la piazza si trova questa moschea che oggi ospita un museo del tappeto (trascurabile), ma che è la moschea più antica della regione sotto la cui superficie si trovano i resti di un tempio zoroastriano e di uno buddista.
- Bazar: procedendo verso nord vedrete facilmente aprirsi davanti a voi la zona dei bazar coperti (toki) sormontati da caratteristiche cupole. Anche senza volere, sarà difficile girare per Bukhara senza entrare in mercati e bazar che si nascondono ovunque.
- Madrasa Ulug Beg: splendente e imponente, la più antica (1417) madrassa della regione. All’interno si trovano botteghe di artigiani, ma qui regna una bella pace ed è l’occasione per vedere il fascino di un sito non restaurato. Da non perdere al tramonto!
- Madrasa Abdul-Aziz Khan: di fronte a quella di Ulug Beg, si trova quest’altra madrassa costruita nel 1652 proprio con l’intento di superare l’altra in splendore. La madrasa non è restaurata e, segno della grande multiculturalità dell’Asia centrale nei secoli, presenta decorazioni e motivi di ispirazione cinese.
- Chor Minor: fuori dal centro storico, si trova questo edificio il cui nome significa “quattro minareti” anche se quelle che vediamo in realtà sono semplici torri. Si tratta di una costruzione del 1807 ed è ciò che rimane di una madrasa fatta costruire da un mercante turkmeno.




Secondo giorno a Bukhara
Il secondo giorno di visita a Bukhara è stato quello senz’altro più intenso, quindi forse potete anche suddividere le cose da vedere in maniera diversa oppure saltare un paio di tappe.
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- Po-i-Kalyan: questo complesso (ingresso 15.000 SOM) è composto dall’originale minareto alto 48 metri e da una moschea ricostruita nel 1514, in quanto, al contrario del minareto, quella originale del 1121 non sopravvisse alla distruzione di Gengis Khan. Il minareto, per la sua grandezza, si dice fosse utilizzato dai carovanieri per orientarsi. Mentre, certamente, fino al XIX sec. venne utilizzato come torre dalla quale buttare giù i condannati a morte. Di fronte alla moschea Kalon si trova la Madrasa Mir-i-Arab che però purtroppo quando sono stata io aveva la facciata tutta “impacchettata” per un intervento di restauro. La madrasa è ancora oggi in funzione, i turisti quindi non possono entrare ma da un lato dell’edificio si possono intravedere l’entrata e il cortile.
- Hoja Zayniddin Mosque: piccolo complesso composto da una moschea e un tempo un piccolo ostello per viandanti, che però purtroppo io ho trovato quasi in stato di abbandono.
- Moschea Bolo-Hauz: usata come luogo di culto dagli emiri (che vivevano nell’Ark quasi di fronte), questa moschea lascia a bocca aperta per il suo porticato così diverso da ciò che avrete visto fino a questo momento: un vero gioiello di intarsi e fini decorazioni. All’interno ci si può affacciare nella sala d’ingresso altrettanto bella.
- Ark: la cittadella attorno al quale la città si sviluppò (già abitata nel V sec. d.C) ma rimaneggiata a più riprese a causa di molteplici distruzioni, l’ultima delle quali quando venne danneggiata dai bombardamenti sovietici nel 1920. L’Ark è stato la residenza degli emiri dal ‘500 fino all’arrivo dei bolscevichi; oggi al suo interno si possono visitare varie sale, cortili, esposizioni e un’area archeologica con vista sulla città. L’ingresso costa 60.000 SOM. Nei dintorni, ma fuori dalle mura si trova lo Zindon, cioè l’antica prigione con il famigerato “buco nero”: un profondo pozzo dove venivano gettati i prigionieri.
- Bazar: arrivata l’ora di pranzo mi sono trovata nei pressi del mercato centrale di Bukhara. Enorme, vivace, colorato e gremito solo di persone locali; se vi piacciono queste atmosfere e mangiare nei posti meno consigliati di sempre, questo è il posto giusto.
- Mausoleo Chasma Ayub: poco fuori dal bazar vedrete questa costruzione particolare sormontata da una cupola conica (aggiunta da Tamerlano). Il sito (letteralmente “fonte di Giacobbe”) sorge sopra una fonte di acqua pura. Oggi al suo interno c’è un piccolo museo (trascurabile) dedicato all’acqua.
- Mausoleo di Ismail Samani: il mausoleo della dinastia dei samanidi, costruito nel 905, è una costruzione interessante e particolare che unisce stili di trazioni diverse. Inoltre, rispetto a quello che si è abituati nella regione, la struttura non è decorata da mattonelle e piastrelle colorate ma è semplicemente costituito da mattoni. Ingresso 15.000 SOM.
- Qo’sh Madrasa e Madari Khan Mosque: senza volere, girovagando, mi sono trovata in questa piazza dove sorgono due grandi moschee antistanti dove non c’era letteralmente nessuno. All’interno di una delle due (non saprei dire quale) ho trovato però un custode che dietro una piccola mancia mi ha fatto un interessante tour del complesso con tanto di servizio fotografico e video annesso!





Terzo giorno a Bukhara
Il terzo giorno di visita a Bukhara l’ho dedicato a due gite poco fuori dalla città e un giro più vicino al centro che ha attraversato la storica mahalla (quartiere) che conduce ai siti ebraici e alla casa-museo di Khodjaev. Per gli spostamenti fuori città, come spiegato nel post dedicato all’organizzazione del viaggio in Uzbekistan, mi sono servita dell’app Yandex Go.
- Palazzo d’estate dell’emiro: a circa 6 km dal centro si trova questo palazzo (Sitorai Mohi Hosa) costruito ad inizio ‘900 per l’ultimo emiro di Bukhara. Al palazzo lavorarono sia architetti locali che russi e per questo lo stile è molto vario: non solo troviamo tradizioni centroasiatiche e persiane, ma anche influssi decisamente europei. Ingresso 60.000 SOM.
- Mausoleo di Bakhautdin Naqshaband: sempre pochi km fuori città si trova questa importante meta di pellegrinaggio. Si tratta del santuario costruito sul luogo di nascita e sepoltura del mistico sufi che dette il nome a quella che ancora oggi è uno dei più importanti ordini della corrente sufi.
- Mahalla e cimitero ebraico: tornata in città, sono uscita dal centro a piedi in direzione della casa-museo Fayzulla Khoadjev e ho attraversato questi storici quartieri dove non passano solitamente i turisti. Vicoli stretti con i canali di scolo, molti signori in bicicletta, vecchie auto e case in argilla con la tradizionale copertura in fango e paglia. Il punto di arrivo è stato il monumentale cimitero ebraico della città.
- Casa-museo Fayzulla Khodjaev: ultima straordinaria tappa (scoperta grazie a Eleonora di Pain de Route) è stata questa antica residenza appartenente a colui che negli anni ’20 fu il primo presidente della Repubblica Popolare di Bukhara. Casa di una bellezza unica, con un cortile pazzesco; un vero angolo di pace e tranquillità dove rigenerarsi, visto anche che qui non arriva in pratica nessuno. Ingresso 30.000 SOM.



Altri consigli per visitare Bukhara
Vorrei qui riportarvi tre consigli su dove bere un caffè ammirando il tramonto sui più bei panorami della città e dove mangiare… donuts!
- Pavillon Kalon: come suggerisce il nome, nella piazza di fronte al minareto Kalon, entrata in questo elegante negozio di abbigliamento e salite su. Al secondo piano c’è un piccolo cafè con alcuni tavoli accanto a una grande vetrata che dà sul complesso di Po-i-Kalyan. Al terzo piano c’è una terrazza all’aperto, ma l’ingresso (valido comunque più giorni) costa 50.000 SOM.
- Zargaron Plov: per godervi il tramonto ammirando la Madrasa Ulug Beg, che si colora di oro, potete bere un tè sul piccolo balcone di questo locale.
- Donuts & Coffee: non c’è vista, ma una piccola sala interna arredata con cura dove poter ricaricare le batterie (vostre e del telefono) mangiando un sublime donut. Giuro, per la prima volta in vita mia ho capito come deve essere un vero donut! Grazie del consiglio alla Prof. con la valigia Giulia.

Spero che questo post vi sia utile per organizzare al meglio cosa vedere a Bukhara e dintorni.