letture uzbekistan

Quali libri sull’Uzbekistan leggere prima di partire? Solo facendomi questa domanda mi sono in realtà resa conto che in passato, senza volerlo, ne avevo letti almeno due. L’Asia Centrale mi attraeva da un bel po’.

Questa parte di mondo ha una storia lunga e complessa; sembra distante da noi, ma in realtà si intreccia profondamente anche con l’Europa. E i suoi echi si fanno sentire anche nel presente.

Ecco alcuni consigli di libri sull’Uzbekistan (e sull’Asia Centrale) per conoscere meglio questo paese, prima di un viaggio.

Libri sull’Uzbekistan e Asia Centrale

Il grande gioco

Il grande gioco di Peter Hopkirk è un libro celebre di inizi anni ’90 che racconta le vicende che dall’800 hanno visto contrapporsi Russia e Gran Bretagna per l’influenza e il dominio sull’Asia Centrale. Quindi non solo Uzbekistan, ma tutto quello che un tempo era il Turkestan, poi il Pakistan, l’Afghanistan e l’India: proprio quest’ultimo era l’avamposto britannico da difendere a tutti i costi dalle mire dei russi. Non è un racconto di viaggio ma un saggio che racconta gli avvicendamenti delle maggiori potenze, le guerre, i tradimenti e molti personaggi che sono passati alla storia per aver esplorato – spesso come spie – queste terre che un tempo erano realmente remote e ostili.

“Il 25 Febbraio, Moorcroft e i compagni scorsero in lontananza l’inconfondibile profilo dei minareti e delle cupole di Buchara, la più santa fra le città dell’Asia Centrale musulmana. Tanto santa, si diceva, che mentre altrove la luce del giorno scendeva dall’alto sulla Terra, a Buchara si irradiava dal basso a illuminare i cieli.”

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Sovietistan di Erika Fatland

Erika Fatland è una giovane scrittrice e reporter norvegese che circa una quindicina di anni fa ha viaggiato per le cinque repubbliche ex sovietiche dell’Asia Centrale (Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan) per diversi mesi. Nel famoso e premiato libro del 2017 Sovietistan, Fatland racconta le sue avventure di viaggiatrice solitaria in queste terre ancora poco conosciute in occidente ma in grande trasformazione. Nel racconto si intrecciano la storia e la politica, ma anche gli incontri con le persone del posto, gli usi, i costumi e le tradizioni di questi popoli.

Buonanotte, signor Lenin di Tiziano Terzani

In questo libro Tiziano Terzani racconta l’Unione Sovietica e un viaggio nelle repubbliche dell’Asia Centrale in un momento ben specifico e fondamentale della storia: il crollo dell’URSS e del regime comunista. Terzani si trova in viaggio al confine tra Russia e Cina, lungo il corso del fiume Amur, proprio nei giorni in cui ha luogo il golpe anti-Gorbacëv a Mosca. Da qui il giornalista parte per un viaggio che lo condurrà, attraverso la Siberia, l’Asia centrale e il Caucaso, fino a Mosca… alla ricerca del “cadavere” del comunismo che sembra non trovarsi. Un racconto datato, certamente, e anche un po’ forse superato dalla storia, ma per me Terzani è sempre avvincente.

Si, il comunismo sovietico è morto, ma nessuno sembra sapere esattamente dove, quando, come. Nessuno sembra rimpiangerlo, ma nemmeno rallegrarsi che se ne sia andato. Quanto alla salma, quella davvero nessuno l’ha vista.

Guida Polaris

Di solito, giusto per collezione, mi affido quasi sempre alle guide della Lonely Planet. Visto che però non ne esiste una specifica dedicata all’Uzbenistan ma solo una per tutte l’Asia Centrale (e pure datata 2018), questa volta ho acquistato la guida Polaris (datata 2023). Ve la riporto qui tra i consigli di lettura perché secondo me merita davvero. Ci sono anche i vari itinerari da seguire città per città, ma rispetto al risvolto più pratico che contraddistingue la Lonely Planet questa guida ha un’ampia parte dedicata alla storia e alla cultura del paese. Io mi sono trovata molto bene.

Ombre sulla via della seta di Colin Thubron

Un viaggio lento, lungo otto mesi, partendo da Xian in Cina fino ad Antiochia sul Mediterraneo. Attraversando sei paesi, in questo libro, Thubron ci racconta i paesaggi naturali che attraversa, ma anche la storia dei luoghi attraverso le persone che incontra; religioni, tradizioni, costumi, architettura. Un libro utile per capire qualcosa in più della Cina e dell’Asia centrale, ma che per i miei gusti personali purtroppo ho trovato un po’ lento: parere del tutto personale e sicuramente minoritario, visto che si tratta di una delle letture sull’Asia centrale più consigliate da tutti.

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L’illuminismo perduto di S. Frederick Starr

Solitamente i saggi spaventano molto il lettore comune (io sarò in minoranza, visto che è il mio genere letterario preferito), ma questo voluminoso saggio (più di 600 pagine) è avvincente e scorrevole. Per circa tre settimane sono stata immersa in questa lettura che mi ha rapito. Lo studioso racconta il periodo che indicativamente va dal 750 al 1150 e che ha contraddistinto l’Asia Centrale (più la Persia, la Cina e l’Afghanistan) per la sua vivacità culturale, il dibattito filosofico, la poesia e le numerose scoperte e rivoluzioni scientifiche, in particolare nel campo della matematica, dell’astronomia e della medicina. L’autore tratteggia il profilo dei principali studiosi dell’epoca, raccontando una realtà e un periodo (la sua nascita, l’apice e il declino) poco conosciuti al pubblico occidentale, nonostante le evidenti e importanti influenze che questi hanno avuto nella storia e nel progresso dell’Europa.

Nostalgistan di Tino Mantarro

Tino Mantarro, viaggiatore e autore milanese, si lascia sedurre dal fascino decadente lasciato in eredità dall’epoca sovietica e negli anni attraversa gli “stan” a più riprese. Tra incontri con popolazioni calorose e funzionari corrotti, religioni e tradizioni, mercanti indolenti, avventure e contrattempi immancabili. Il libro è scorrevole e leggero, capace di mescolare storia, geopolitica ma anche impressioni personali e ironia.

Avete altri consigli di lettura sull’Asia Centrale? Mi sento proprio che avrò voglia di continuarne a leggere.