dormire in ostello

Ormai dormire in ostello durante i miei soggiorni all’estero è diventata un’abitudine, per i primi 25 anni non sono stata riluttante all’idea ma proprio non avevo mai preso in considerazione questa soluzione per i miei viaggi. Perché?

Una serie di motivi: non conoscevo nessuno che lo aveva fatto, vaghe considerazioni sentite chissà dove e chissà quando e che ormai inconsciamente influenzavano le mie scelte di soggiorno. E penso che sia così per la maggior parte delle persone a cui piace viaggiare e che non hanno ancora provato a dormire in ostello.

dormire in ostello: Equity Point Prague

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Ci sono tutta una serie di domande e di considerazioni che negli ultimi anni mi sono sentita fare da amici e conoscenti. Considerazioni che sono probabilmente, come lo erano le mie, rimaste ferme a 30 anni fa e dettate dalla mancanza di una vera esperienza diretta ma basate solo sul “sentito dire”.

In quanti quando sentono parlare di ostelli storcono il naso e dicono: “io non ci dormo”!? L’idea che comunemente si ha degli ostelli è quella che siano dei luoghi sporchi, pieni di confusione e giovani in cerca di sesso facile, poco sicuri e poco igienici. Non sono qui a dire che dormire in ostello sarà sempre fantastico, di ostelli fatiscenti ne esistono… ma non possiamo dire lo stesso degli hotel? Anche quando si prenota un hotel si corre un rischio. Tutto sta nel saper scegliere, affidarsi alle recensioni e alle foto originali dei viaggiatori. Dico solo di non togliere subito la spunta alla voce “ostello” quando cercate un alloggio, ma di valutare caso per caso.

Dove prenotare un ostello? Come per tutte le altre strutture potete prenotare direttamente attraverso il sito web dell’ostello stesso, accedere a portali dedicati, o più semplicemente tramite Booking.

Con questo post vorrei far ricredere chi ancora non ha preso in considerazione questa alternativa, spronare a provare questo tipo di soggiorno, soprattutto se si vuole viaggiare low cost, tanto e per lunghi periodi. Anche dopo aver letto questo post sicuramente in molti non vorranno comunque provare a dormire in ostello per vari motivi, non siamo tutti uguali per fortuna, ma credo che più persone di quelle che si pensa siano “tipi da ostello”…solo che ancora non lo sanno!

Ecco quindi secondo me ciò che dovreste conoscere per dormire in ostello.

Cosa sapere per dormire in ostello

  • Dov’è il bagno?

Uno dei più grandi problemi quando si viaggia: il bagno. E una delle domande più frequente sugli ostelli: “ma devo uscire dalla stanza per andare in bagno!?”. Non è detto. Spesso ogni camera ha il proprio bagno, basta controllare nei dettagli i servizi offerti dagli ostelli e dalle loro camere, che possono variare l’una dall’altra.

  • Uomini e donne dormono insieme?

Anche qui dipende da ostello a ostello. Molto spesso però gli ostelli sono dotati di camere esclusivamente maschili e altre esclusivamente femminili. Personalmente durante i miei viaggi in solitaria ho dormito spesso anche in camere miste visto che costano meno, per esempio in Irlanda per visitare le Cliffs of Moher e a Dublino.

  • Non voglio dormire con sconosciuti

Perfetto. Molti ostelli ormai offrono anche camere singole, doppie o familiari. Io ho dormito spesso in ostello anche essendo in coppia: è successo diverse volte volendo minimizzare le spese di un lungo viaggio in Sud America.

  • Chi può dormire in ostello

Tutti. Soprattutto fuori dall’Italia l’ostello non è visto solo come soluzione per giovani e single, spesso si possono trovare a dormire in ostello anche persone più anziane, coppie o famiglie con bambini (questo mi è successo di notarlo in particolare ad Amsterdam). Prima di prenotare leggete le condizioni dell’ostello in caso ci fossero limitazioni d’età e le recensioni per capire quali tipologie di viaggiatori sono soliti soggiornare. Se la posizione magari è conosciuta per la sua nightlife movimentata forse non sarà l’ostello più adatto a chi viaggia con bambini, ma magari lo è quello che si trova nel centro storico.

  • Igiene e arredamento

Come per qualsiasi tipologia di alloggio, si può cascare bene e si può cascare male. Ma “ostello” non è sinonimo di sporcizia e bruttezza. Ho soggiornato in diversi ostelli e mi sono trovata bene quasi sempre. Che ne dite per esempio di queste camere? Scommetto che in molti non immaginano che possano esistere ostelli così 🙂

Generator - Venezia
Generator – Venezia
dormire in ostello - the B.I.G., Città del Capo
the B.I.G., Città del Capo
the B.I.G. (cucina), Città del Capo
the B.I.G. (cucina), Città del Capo
Soul Kitchen, San Pietroburgo
Soul Kitchen, San Pietroburgo

Se siete interessati a dormire gratis, stringere amicizia e conoscere nuove culture anche i miei post su Couchsurfing e Workaway fanno per voi

Aspetti positivi del dormire in ostello

  •  Fare amicizia

Magari non interesserà a tutti, ma almeno per me viaggiare significa anche avere l’opportunità di conoscere persone nuove con culture diverse e praticare anche un po’ di inglese…che non fa mai male! Dai compagni di stanza alle aree comuni è difficile non scambiare due parole con qualche sconosciuto. E non relegate questo aspetto solamente alle esperienza in solitaria. Anche se siete in coppia o in gruppo potete fare amicizia 😉

Per esempio io ho stretto una bella amicizia con una ragazza coreana durante la mia prima esperienza a Bruxelles e con una ragazza cinese incontrata in Marocco.

  •  Tempo libero

Piove a dirotto? Avete i calli ai piedi da quanto avete camminato? La sveglia è troppo presto per godersi una serata fuori? In ostello troverete qualcosa da fare. Che sia il bar o lo spazio comune con pc, libri, videogiochi e tv con tanto di film. Molti ostelli ormai dispongono anche di piscina. Controllate i servizi che i vari ostelli offrono e scegliete quello più adatto a voi.

  • Tour organizzati

Spesso gli ostelli offrono tour a prezzi economici o addirittura gratuiti per esplorare la città. Si può andare dal classico tour della città in un paio d’ore, a tour specifici su un certo aspetto della città, tour eno-gastronomici e varie altre attività tipiche del luogo in cui vi trovate. Per esempio, nel nostro ostello a Sofia abbiamo prenotato la visita di un giorno al Monastero di Rila oppure a Gerusalemme ho preso parte ad un lezione di cucina dove abbiamo imparato a preparare l’hummus.

Vi ho incuriosito almeno un po’? Se dopo ho aver letto questo post vi siete decisi a dormire in ostello per la prima volta, fatemi sapere com’è andata 😉